La paesologia è una forma di attenzione ai paesi, a quei luoghi che, trascurati dalla politica, spesso non ricevono la giusta attenzione nemmeno da chi li abita. Il paesologo – così si definisce il poeta e scrittore Franco Arminio – si interessa del loro presente e del loro avvenire, a partire dalla convinzione che i piccoli Comuni delle aree interne non sono affatto creature morenti, da abbandonare all’oblio del tempo e degli uomini, ma vanno difesi, anche dagli intellettuali, dallo spopolamento e dalla dimenticanza. Arminio sarà il protagonista oggi, alle 18, a Dordolla – nell’ambito di Harvest-Festival del raccolto (in caso di maltempo all’auditorium di Moggio Udinese) – di uno degli appuntamenti conclusivi della rassegna Vicino/lontano mont. I paesi, sostiene Arminio, per prima cosa bisogna andare a trovarli spinti dalla passione: bisogna attraversarli e guardarli, “salvarli con gli occhi”, come scrive in una delle sue poesie più belle, che dà il titolo all’incontro. E Dordolla, frazione della Val Aupa appunto in Comune di Moggio, con i suoi 36 abitanti non è stata scelta a caso per ospitare questo incontro.

Franco Arminio

Umberto Galimberti

“Tra la montagna e il mondo: in ogni atto, l’attenzione” sarà invece il tema dell’appuntamento di domani 25 settembre, alle 10.30, sempre a Dordolla per Harvest (nell’ex Asilo-Ricreatorio in caso di maltempo), che è stato pensato per dare un seguito di concretezza alle suggestioni che lo stesso Arminio intende lasciare oggi. Coordinati dal professor Mauro Pascolini, responsabile dell’Officina Montagna di Cantiere Friuli dell’Università di Udine, personalità significative dell’impegno a favore delle piccole comunità di montagna – Paolo Felice, vicepresidente Legacoop Fvg, Rina De Lorenzo ed Eleonora Cesco Gaspere, vicepresidente e direttrice di Cadore-Cooperativa Sociale delle Dolomiti, Moreno Miorelli, ideatore e curatore di Stazione Topolove/Topolò, e Jacopo Sforzi, ricercatore dell’Euricse di Trento e profondo conoscitore della cooperazione di comunità in Italia – rifletteranno su come le comunità possano prendersi cura dei luoghi e delle persone, immaginando nuovi percorsi di dialogo e di “r/esistenza” in montagna.

Vicino/lontano mont chiuderà i battenti della sua prima edizione – curata da Claudio Pellizzari – sempre domani, alle 20.30, al Teatro Candoni di Tolmezzo, con un evento di grande spessore e significato: il filosofo Umberto Galimberti, che fu uno degli ospiti della prima edizione di Vicino/lontano, nel 2005, dialogherà con una giovane diciannovenne carnica, la studentessa tolmezzina Dalila Angileri. “La parola ai giovani”, è il titolo di un recente saggio dello studioso, e anche, simbolicamente, dell’appuntamento conclusivo dell’intera rassegna, che si avvarrà della moderazione di Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto e del Piccolo. Il programma ha voluto incrociare i giovani più volte lungo il suo percorso. E lo ha fatto ponendosi in ascolto, sapendo che la responsabilità del futuro è ormai nelle loro mani. Non potrà mancare un commosso momento di ricordo per Giovanni Anziutti, presidente dell’Asca e partner entusiasta di Vicino/lontano mont, che ha tragicamente perso la vita in montagna proprio in questi giorni.

Giovanni Anziutti

Oltre 30 gli appuntamenti in programma per la prima edizione di Vicino/lontano mont 2021 – tra incontri, dialoghi, proiezioni, giornate in malga e in rifugio, workshop, laboratori, presentazioni e convegni -, tutti realizzati in accordo e con l’attiva disponibilità delle istituzioni pubbliche locali e con la collaborazione di associazioni ed enti privati. La rassegna, curata da Claudio Pellizzari, si è realizzata in collaborazione con l’Officina Montagna del Cantiere Friuli dell’Università di Udine, l’ASCA – Associazione Sezioni CAI di Carnia, Canal del Ferro, Val Canale (con i progetti Leggimontagna e Cortomontagna), il Carnia Industrial Park, la Cooperativa Cramars e Innovalp.tv, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine con l’Atelier Mobile di Torino, la Condotta Slow Food di Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti”, Harvest-Festival del Raccolto di Dordolla, l’ANPI Val But “Aulo Magrini”, Euritmica/MusiCarnia, Arci Cocula, Legacoop FVG, la Comunità di Montagna della Carnia, la Comunità di Montagna del Canal del Ferro e Valcanale e il Consorzio BIM Tagliamento.

L’iniziativa ha coinvolto i territori dei Comuni di Ampezzo, Comeglians, Forni Avoltri, Moggio Udinese, Ovaro, Paluzza, Pontebba, Prato Carnico, Ravascletto, Rigolato, Sappada, Socchieve, Tolmezzo e Treppo Ligosullo.

Le attività di vicino/lontano 2021 si sono realizzate grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Farmacia Antonio Colutta e Confartigianato.

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In copertina, Dordolla, in Val Aupa: non arriva a quaranta abitanti.

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