(g.l.) Dopo l’applauditissimo Concerto inaugurale dell’Anno accademico al Politeama Rossetti, ecco un nuovo e importante appuntamento per il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste: il Concerto di Natale 2022. Si preannuncia infatti come un grande evento musicale, ispirato dalle atmosfere natalizie e allietato dal coronamento di un significativo restauro dello storico organo della Pieve di Sant’Ulderico, a Dolina in Val Rosandra, la serata curata dal “Tartini”, in programma proprio oggi, alle 19.30, nella suggestiva cornice della stessa Chiesa, nel Comune di San Dorligo della Valle, alle porte di Trieste. Il concerto, organizzato con il sostegno delle istituzioni che hanno collaborato al restauro del prezioso strumento – la Conferenza Episcopale Italiana, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Banca ZKB Trst-Gorica, la Parrocchia di Dolina e gli stessi fedeli con le loro donazioni –, sarà ripreso dalla sede Rai del Friuli Venezia Giulia, che trasmetterà il concerto proprio nel giorno di Natale, domenica prossima, 25 dicembre, sulle frequenze regionali di Rai3. La serata è aperta alla libera partecipazione del pubblico.

La Pieve di Sant’Ulderico a Dolina.

L’organo monumentale – Torna così a suonare il magnifico organo monumentale Franz Goršič Op. XXXII – 1879 di Lubiana a due manuali, oggetto di un importante restauro filologico: si tratta di uno strumento composto da un totale di 1091 canne: 187 fatte di legno e 904 di metallo, completo di tutte le sue parti meccaniche e foniche, racchiuso in una cassa lignea originale decorata in stile neoclassico da uno splendido nucleo scultoreo dorato a foglia d’oro con la corona all’interno del timpano centrale, che rappresenta l’organo quale sovrano di tutti gli strumenti musicali. Un intervento importante per il capoluogo del Comune di San Dorligo della Valle/Dolina e per il suo patrimonio storico artistico, che questa sera sarà esaltato in occasione della solenne inaugurazione e benedizione impartita dall’arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi. Ideale ouverture musicale saranno i canti del celebre gruppo vocale Cantate Domino dell’isola linguistica tedesca Gottsche – Kočevje in Slovenia, mentre alla benedizione farà seguito il Concerto di Natale del Conservatorio “Tartini”, affidato all’Ensemble di Ottoni dell’Istituto guidato dal professor Massimiliano Morosini e agli organisti della classe di organo del professor Manuel Tomadin. Il programma del concerto includerà musiche della tradizione organistica tedesca di Johann Sebastian Bach e l’opera portante eseguita da tutti i musicisti sarà il Gloria di Rutter. Risuoneranno anche brani della locale tradizione natalizia. La messa in onda del concerto su Rai3 includerà un approfondimento legato al più noto brano natalizio, “Stille Nacht” (Astro del Ciel), che la notte di Natale del 1879 fu per la prima volta eseguito nel territorio della Diocesi di Trieste proprio sull’organo di Dolina.

L’Ensemble di Ottoni.

Il restauro dello strumento – Avviato nel 2018 per iniziativa della Soprintendenza Sabap del Friuli Venezia Giulia a cura dell’ispettore Marco Manin, coordinatore del progetto, il restauro dell’organo puntava a restituire alla comunità una preziosa opera d’arte, nonché un indispensabile strumento di uso liturgico e concertistico. Prima del restauro, infatti, l’organo si trovava in un pessimo stato di conservazione e quasi inservibile all’uso. L’intero progetto di restauro è stato seguito dalla Soprintendenza attraverso la storica dell’arte Claudia Crosera e la restauratrice Nicoletta Buttazzoni. L’intervento conservativo, affidato alla ditta Orglarstvo Škrabl, si è articolato nel completo smontaggio dell’organo trasferito nei laboratori di restauro a Rogaška Slatina dove tutte le parti dello strumento sono state accuratamente restaurate, revisionate e in parte riprodotte. Notevole la scelta dei registri che compongono il preziosissimo manufatto e lo rendono un organo completo con caratteristiche pienamente romantiche. Il laboratorio sloveno di costruzione e restauro di organi Škrabl è uno dei più grandi laboratori organari in Europa, con propri strumenti diffusi in oltre 26 Paesi di tutti i continenti.

Il direttore Sandro Torlontano.

La sua storia – L’organo della Chiesa parrocchiale di Dolina era stato progettato dall’organaro lubianese Franc Goršič nel 1878, per volontà del decano e pievano Gregorio Jan (1821-1900) e per volontà del podestà di Dolina Jakob Josef Pangherz Pongracz (1823-1907). Si trattava di un progetto importante, tanto che l’amministrazione della Pieve fece ampliare e rinforzare la cantoria della Chiesa. Contemporaneamente, il decano di Dolina Gregorio Jurij Jan commissionò all’artista sloveno Ivan Tavčer d’Idria la creazione dei nuovi affreschi e della cantoria che furono in gran parte distrutti per la messa in sicurezza del soffitto della navata, avvenuta nel 1934, e mai ricostruito per carenza di fondi. Lo strumento fu trasportato da otto vagoni merci dalla stazione ferroviaria di Lubiana fino ad arrivare a Dolina il 17 novembre 1879 e fu montato personalmente da Franc Goršič e da due suoi collaboratori in una ventina di giorni. L’intero progetto implicò il costo ingente di 2500 fiorini, donati personalmente dal podestà di Dolina Jakob Josef Pangherz Pongracz, padre del futuro compositore, organista, sindaco e deputato imperiale Josip Pangerz (1869-1925). L’organo risuonò la prima volta proprio nella notte di Natale del lontano 1879 e fu suonato dal giovanissimo Josip Pangerc, che successivamente ricoprì per ben quattro decenni il ruolo di direttore e organista della cappella civica di Dolina. L’organaro France Goršič viene annoverato in ambito sloveno come il miglior costruttore di organi del XIX secolo. Il suo organo di Dolina è l’unico esemplare della ditta Goršič esistente in Italia ed è l’ultimo suo organo a trazione meccanica.

L’Orchestra diretta da Silvia Massarelli.

Il nuovo Anno accademico – È da sempre uno dei momenti più attesi della programmazione musicale del Conservatorio di Trieste, e anche quest’anno il Concerto inaugurale del nuovo Anno accademico non ha deluso le aspettative: lunghi applausi hanno accolto il 21 novembre, al Politeama Rossetti, l’esibizione dell’Orchestra sinfonica del “Tartini”, un organico forte di oltre sessanta giovani musicisti iscritti ai corsi superiori e specialistici, integrato quest’anno al violino solista dalla giovane musicista Sara Schisa. Sul podio è salita la direttrice Silvia Massarelli, tra le più note e riconosciute bacchette del nostro tempo. Prima donna direttore d’orchestra a vincere il “Grand Prix de Direction d’Orchestre” al concorso internazionale di Besançon (presidente della giuria Manuel Rosenthal), è stata Premio della Critica al Concorso Prokofiev di San Pietroburgo e unica vincitrice del Concorso Robert Blot di Parigi. Come sempre, l’inaugurazione dell’Anno accademico è concepita come una festa dedicata al pubblico triestino, e sul palcoscenico il direttore del “Tartini”, Sandro Torlontano, ha ricordato le iniziative portanti dell’anno e salutato le molte istituzioni presenti in platea, cittadine e regionali. È stata una festa anche per gli studenti del Conservatorio, con la consueta consegna dei Premi speciali di studio ai migliori diplomati dell’Anno accademico passato. Il Concerto inaugurale, realizzato per il coordinamento del responsabile di produzione Andrea Amendola, dopo l’esecuzione dell’Inno nazionale e di quello europeo, si è aperto con il poema sinfonico Finlandia di Sibelius, brano divenuto, in seguito, rappresentativo del popolo nordico; è proseguito con Introduzione e Rondò capriccioso op. 28, un brano di alto virtuosismo che Saint-Saëns ha composto nel 1863, e si è concluso con la Sinfonia n.3 di Schumann, detta Renana. L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Tartini” include i giovani musicisti iscritti ai corsi superiori e specialistici del Conservatorio assieme ai migliori studenti dei corsi propedeutico-accademici e affianca alla sua funzione formativa istituzionale una notevole attività concertistica nei teatri in Italia e all’estero.

Il capoluogo della Val Rosandra.

Dettagli su conts.it

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In copertina, un particolare della tastiera dello storico organo restaurato a Dolina.

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