In quello spartiacque di avvenimenti personali e collettivi vissuti dai friulani che fu il 1976, con il terremoto che devastò mezzo Friuli, venne avviata anche una fortunata iniziativa editoriale: l’“Agenda Friulana”. Luigi Chiandetti, editore e tipografo a Reana del Rojale, ideò questa modalità divulgativa di notizie sulla propria “piccola patria”, immaginando che anche una semplice agenda-libro, aperta ogni giorno sul tavolo da cucina o sulla scrivania in ufficio, potesse contribuire alla rinascita del Friuli distrutto dagli eventi simici. Accompagnando i lettori, anno dopo anno, e sono ormai 46, in un percorso culturale che giornalmente presenta i testi di qualificati autori che trasmettono aspetti inediti, o in generale meno conosciuti, di tradizioni locali, cultura, arte, economia, personaggi, gastronomia, paesaggio. Una miscellanea di brevi notizie che incuriosiscono e si leggono con piacere, e che racchiudono in sè le tre dimensioni del tempo: Passato, Presente e Futuro.

L’editore Luigi Chiandetti.

La nuova edizione, quella per il 2022, sarà illustrata domani, 13 dicembre, alle 18.30, su Telefriuli in una video-presentazione nella quale interverranno: Elisa Mauro curatrice; Francesco Miniussi, direttore Ente Tutela Patrimonio Ittico; Graziano Tilatti, presidente Confartigianato Udine; Luigi Chiandetti, editore.
Per come l’”Agenda Friulana” è concepita, ci sono spazi per annotare quello che dobbiamo fare, com’è nel significato stesso di agenda: deriva dal verbo “agere” che è espresso nella forma di gerundio passivo e indica le cose che è nostro dovere portare a termine, programmando e operando nella dimensione del Futuro. Nel mondo attuale in cui la concezione del tempo è completamente cambiata e ha raddoppiato il passo, complici le nuove tecnologie della comunicazione, informazioni e relazioni sembrano bruciarsi in poche ore se non in minuti, in un presente scarso e sfuggente. La soluzione è, invece, di essere capaci di cambiare il nostro modo di vivere il tempo, recuperando una visione che metta in relazione la nostra vita con quella degli altri facendo propri ricordi, radici e speranze. E proprio leggendo con attenzione e calma le tematiche affrontate nell’”Agenda Friulana”, viviamo il Presente nella sua pienezza, abbandonando la frenesia. Ecco allora che anche il Passato può lasciare la sua traccia.
Guardando la copertina dedicata alla tutela della nostra meravigliosa flora e fauna, vediamo in primo piano un pescatore, ed è dedicata proprio all’Ente Tutela Patrimonio Ittico la rubrica presente all’inizio di ogni mese. Ben 40 le tematiche affrontate dai vari autori e curate da Elisa Mauro Chiandetti:
“Il canto delle pietre. Il grembo sotterraneo del Friuli” di Angelo Floramo
In termini paesaggistici abbiamo la rubrica “Le lagune a sinistra del Tagliamento” di Franco Romanin e “Riserva Naturale Regionale del lago di Cornino” di Gerardo Sarno
Spazio alla generosità verso il prossimo con la rubrica di Maurizio Di Marco “Associazione Friulana Donatori di Sangue zona Alto Torre”
La riscoperta del cibo realizzato con materie prime genuine viene trattato da Antonietta Spizzo con “Grani antichi in Friuli Venezia Giulia”
Francesco Sabucco con “I dodis dicasteris di fonde daûr dai furlans”
Gregorio Grasselli ci spiega le origini friulano-venete della storia di Romeo e Giulietta
Flaviano Bosco narra “Il pane dei morti. Elaborazione del lutto nel folklore friulano” ovvero di come la morte nel mondo contadino veniva considerata parte del ciclo vitale e non occultata come ai giorni nostri
Biografie di personaggi che sono stati culturalmente rilevanti quali: Nello Menotti (di Elettra Patti), Tita Gori (di Giuseppe Longo), Sandro Colussa e Paolo Rieppi (di Odorico Serena)
Lionello Baruzzini ricorda i modi di dire friulani di un tempo in campo medico
L’ambito artistico e museale con i “Mosaici astratti di Rino Pastorutti” scritto da Franca Mian, “Il cimitero monumentale di San Vito a Udine” di Tiziana Ribezzi, “Il museo della Civiltà contadina di Aiello” di Stefano Perini, “L’assedio di Aquileia in un’ara votiva del Museo Archeologico” di Fiammetta Piaia, “Incontri con l’arte in Friuli” di Vito Sutto.
Celestino Vezzi ricorda “Cjargne: tradizion sfantade, tradizion vivorde”, mentre Doris D’Antoni rievoca “Lis testemoneancis de civiltât contadine”
La figura delle “Donne nel Nuovo Testamento” di Odorico Serena
Particolarità legate a Tricesimo con “Minuzie tricesimane” di Giovanni Puppatti
Germano Pontoni ha realizzato ricette gustose nella rubrica “Friuli: sapori d’oggi”
Molte le “Curiosità friulane” dedicate a luoghi e persone nello scritto di Paola Treppo
Le Agjenzie Regjonal pe Lenghe Furlane tratta 12 tra le 50 minoranze linguistiche presenti in Europa.
Immancabili calendario ed effemeridi di Nino Rodaro
Gottardo Mitri ci propone diversi canti della Divina Commedia nell’italiano di Dante, la traduzione letterale in friulano e la parafrasi sempre in marilenghe.
Attualità ma anche intreccio con il passato con: “Marisa nus conte…” di Marisa Gregoris, “Faliscjis” di Rossano Cattivello, e “Storie Pordenonesi” di Fulvio Comin.
Considerazioni storiche di Gianni Cianchi su Basagliapenta, Margherita Piva propone “Fede e potere: regine e nobili badesse del monastero di Santa Maria in Valle a Cividale”, mentre Andrea Purinan ci affascina con “La complicata storia del palazzo di Giustizia a Udine”
Antonella Gallarotti illustra importanti scrittori di origini goriziane che hanno dato un contributo alla letteratura friulana.
Presenti anche le liriche di diversi poeti.
Questo, dunque, è il volto del Friuli che “Agenda Friulana” ci invita a conoscere, a gioire per la sua complessità operosa e a dare sostanza alla fecondità del nostro futuro.

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In copertina, ecco come si presenta “Agenda Friulana 2022”: domani la presentazione su Telefriuli.

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