Gli appuntamenti legati al viaggio fisico e metaforico, nel millenario complesso abbaziale di Rosazzo, proseguono grazie alla rassegna “I Colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga” curata dalla giornalista Margherita Reguitti, moderatrice degli incontri, e da Elda Felluga assieme alla Fondazione Abbazia di Rosazzo.


Il quinto appuntamento si terrà domani 5 maggio, alle ore 18, con l’autore Roberto Chiarini ed il suo ultimo saggio intitolato “Storia dell’antipolitica dall’Unità a oggi. Perché gli italiani considerano i politici una casta”, edito da Rubettino. La capacità di divulgare concetti di alta qualità scientifica, fornendo interpretazioni originali su problemi storiografici, sta alla base della “forma mentis” dell’autore, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Milano. I suoi studi, fondati soprattutto su concetti come liberalismo, socialismo, fascismo, neofascismo e destra italiana, verranno affrontati ed approfonditi con il moderatore dell’incontro Tommaso Piffer, scrittore e docente di storia contemporanea dell’Università di Udine.
Il termine antipolitica era sconosciuto fino a poco tempo fa. Non compariva nemmeno nei dizionari. Eppure da sempre contrassegna un atteggiamento assai popolare. Designa il disgusto verso la politica e la sua casta. Disgusto che di regola si rifugia in una diserzione dalle urne, ma che talora osa l’azzardo di prefigurare un’utopica “buona politica”. Tra rifiuto ed esercizio politico del rifiuto si apre uno spazio largo in cui ci sono mille sfumature di antipolitica. Coglierle e distinguerle è la sfida che questo studio si propone seguendo l’intero corso della storia nazionale: dal disincanto del dopo-Unità all’antiparlamentarismo di fine Ottocento, dal rifiuto della democrazia liberale d’inizio Novecento al fascismo, per chiudere con la critica della “Repubblica dei partiti” culminata in quest’ultimo ventennio nel populismo antipolitico.
L’appuntamento letterario all’Abbazia sarà un’ottima occasione per visitare la XI Biennale d’Arte intitolata “Giovanni Barbisan. Un classico nella modernità”, da poco inaugurata nelle sale espositive fronte Chiesa.

L’Abbazia vista da Luigi Vitale.

L’ incontro, si svolgerà nel rispetto delle disposizioni di sicurezza anti Covid-19, è consigliata la prenotazione all’indirizzo fondazione@abbaziadirosazzo.it fino a esaurimento dei posti disponibili. La rassegna è realizzata grazie alla Fondazione Abbazia di Rosazzo, Livio Felluga, Vigne Museum associazione culturale, il Comune di Manzano e il sostegno di Banca Intesa SanPaolo. Informazioni sui siti:
www.abbaziadirosazzo.it e www.liviofelluga.it e pagine social

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