di Mariarosa Rigotti

Una tre giorni con protagonista Michele Sambin a Padova: un evento che prenderà il via da domani, 16 maggio. Intitolato “Michele Sambin. Il tempo consuma (1978/2022), presente passato e futuro in loop” è a cura a cura di Guido Bartorelli, Cristina Grazioli, Farah Polato (docenti dell’Università patavina) e di Veniero Rizzardi (Università di Venezia). Come anticipano i curatori, in collegamento con la grande mostra “Il video rende felici. Video arte in Italia”, a cura di Valentina Valentini, che si terrà a Roma nella Galleria d’Arte Moderna e il Palazzo delle Esposizioni, fino al 4 settembre prossimo, le giornate nella città del Santo metteranno a fuoco l’opera di un protagonista della creazione contemporanea: appunto il padovano Michele Sambin.


Così, domani, spiegano i docenti, «nella Sala dei Giganti, ci sarà il re-enactment della video-performance “Il tempo consuma (1978/2022)” a cura del Centro d’arte degli Studenti dell’Università di Padova, riprogettata e rimessa in vita grazie alla collaborazione del CSC – Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova che ha convertito il sistema video loop analogico (1978) in dispositivo digitale (2021)». Quindi, aggiungono i professori Bartorelli, Polato, Grazioli e Rizzardi, «il 17 e il 18 maggio l’opera sarà visibile in versione video installazione nella Sala delle Edicole del Palazzo del Capitanio. Il 17 maggio la medesima sede ospiterà una giornata di studi interdisciplinari sull’arte di Michele Sambin, che vedrà confrontarsi le prospettive dell’arte, del cinema, della musica, del teatro e delle tecnologie digitali».
Così, passando al programma dell’evento nel dettaglio: domani, lunedì, alle 21, appuntamento alla Sala dei Giganti (piazza Capitaniato con il concerto performance re-enactment “Il tempo consuma”. Quindi, martedì, alle 10, nella Sala delle Edicole, prenderà il via la Giornata di studi che si snoderà dalle dalle 10 alle 13. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione dei lavori, ci sarà il via a “Sguardi sull’opera multiversale di Michele Sambin”. Nell’ordine, ci saranno gli interventi di Riccardo Caldura (dell’Accademia di Belle Arti di Venezia) su “Pittura Video Performance”; Fernando Marchiori (dell’Università di Padova) che relazionerà su “Per tornare a noi. La risposta estetica di Michele Sambin”; seguirà Sandra Lischi (dell’Università di Pisa) con “Fra cinema e video: dissolvenze e cesure”; poi Veniero Rizzardi (del Centro d’Arte – Università Ca’ Foscari Venezia) interverrà con “Lo sguardo musicale di Michele Sambin”. Quindi dalle 12.15 alle 13 è prevista una discussione.
Dopo una pausa, i lavori riprenderanno dalle 15 alle 18. La seconda parte dei lavori prevede così “Il tempo consuma (1978/2022)”. In programma gli interventi di: Sergio Canazza e Alessandro Fiordelmondo (Università di Padova) con “Il tempo consuma 2.0: proposta di un modello per la conservazione e la riattivazione di opere artistiche multimediali interattive”; poi prenderà la parola proprio Michele Sambin con “Dalla fine all’inizio, il futuro del video loop”. Farà seguito una tavola rotonda con i relatori e i curatori e quindi ci sarà la discussione.
Inoltre, sempre martedì prossimo e il giorno successivo, dalle 10 alle 18, nella Sala delle Edicole, sarà presentata la video installazione “Il tempo consuma”. Da evidenziare che, mercoledì 18 maggio, dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 16, lo stesso Michele Sambin accoglierà i visitatori nel luogo dell’installazione. Mentre, alle 16.30, l’artista dialogherà con gli studenti del corso di Scienze dello spettacolo e produzione multimediale dell’Università di Padova.

L’evento sarà anche online sulla piattaforma zoom. L’Id riunione è: 874 6530 4654.

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In copertina e all’interno Michele Sambin che sarà protagonista da domani a Padova.

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