di Giuseppe Longo

«Benedictus qui venit in nomine Domini»., disse in cuor suo Biagio Marin quando, il 28 aprile 1957, nel porto di Grado vide arrivare il corteo di barche che accompagnava monsignor Silvano Fain. Il sacerdote, «tutto vestito di viola» e con «la croce pettorale come un vescovo», giungeva da Cormons, dove era nato. E proprio dalla cittadina del Collio oggi arriva nell’Isola il suo nuovo arciprete, ma con una particolarità: monsignor Paolo Nutarelli è gradese doc. E non è di certo frequente che un sacerdote si trovi a fare il parroco proprio nel suo paese d’origine. Per cui, dopo oltre vent’anni passati su quelle meravigliose colline, “Donpi” – così era chiamato affettuosamente nelle comunità cormonesi, ma anche nella vicina Dolegna – riabbraccia il suo mare, sicuramente con la gioia di tornare fra la sua gente, ma anche con il dispiacere di aver dovuto lasciare una comunità nella quale si è sempre sentito di casa e che gli ha voluto bene. Don Nutarelli farà il solenne ingresso nella patriarcale Basilica di Sant’Eufemia, proprio oggi, nel corso di una solenne cerimonia che comincerà alle 15.30. E prenderà il posto di monsignor Michele Centomo chiamato, dopo pochi anni dal suo arrivo, alla guida di un’altra importante comunità isontina.
E ora, in poco più di un mese, Grado si ritrova con i suoi vertici, religioso e civile, completamente rinnovati. Nuovo parroco, dunque, ma anche nuovo sindaco, dal quale il neo-arciprete riceverà il benvenuto – anzi il “bentornato” – nell’Isola del Sole. In seguito alle recenti elezioni amministrative, primo cittadino è risultato infatti Claudio Kovatsch che ha preso il posto di Dario Raugna, la cui giunta aveva amministrato la cittadina balneare nell’ultimo quinquennio.

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In copertina, monsignor Paolo Nutarelli e qui sopra la Basilica di Santa Eufemia dove oggi farà il suo ingresso solenne.

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