(g.l.) Il Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone, e in generale il mondo culturale del Friuli Occidentale, hanno capito quali siano il valore e l’importanza che riveste la socializzazione della cultura, intesa come veicolo per far crescere l’intero territorio. L’istituzione cittadina è diventata, così, un punto di riferimento e motore culturale dell’intera comunità che ruota attorno al teatro stesso, uscendo dalla città e raggiungendo luoghi come le vallate di questa parte della regione, valorizzandone le peculiarità e fornendo un servizio alla popolazione del luogo. Così può essere riassunto il “messaggio” che gli assessori regionali alla Cultura, Tiziana Gibelli, e alla Montagna, Stefano Zannier, hanno lasciato ieri a Pordenone durante la presentazione del programma estivo del Verdi. Nell’ambito del cartellone “L’estate continua” sono stati infatti illustrati i dettagli del Concerto per la pace previsto per il 25 luglio che vedrà sul palco pordenonese l’orchestra e il coro del teatro comunale di Bologna condotti dalla direttrice ucraina Oksana Lyniv. Dal 31 luglio invece prenderà il via il “Progetto montagna” con alcune rappresentazioni teatrali previste nelle valli pordenonesi con la collaborazione del Club alpino italiano e infine la presenza residenziale a Pordenone della Gustav Mahler Jugendorchester che seleziona e raggruppa i migliori giovani musicisti europei.

Il presidente Giovanni Lessio.

L’assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, come informa Arc, ha voluto porre in risalto l’importante funzione che i teatri di provincia possono avere in Italia quale motore per la crescita culturale di un territorio. In questo senso, ha evidenziato il ruolo che il Verdi di Pordenone ha assunto nel tempo, grazie anche a un substrato molto fertile che nella Destra Tagliamento ha permesso la nascita e la crescita di diverse iniziative di spessore. L’assessore ha ricordato inoltre come in una regione ricca culturalmente come la nostra e con produzioni che spaziano in tutti i campi, sia necessario però compiere ancora un passo in avanti attraverso il sostegno a quelle realtà che necessitano di compiere ancora uno step per poter raggiungere la piena maturità. In questo senso – è stato ricordato -, il Teatro Verdi è una di quelle istituzioni che sa fare sistema, dando il proprio contributo per far compiere un salto di qualità alla produzione culturale della Destra Tagliamento.
In videocollegamento invece l’assessore regionale alla Montagna Stefano Zannier, il quale si è complimentato con il presidente del Teatro Verdi per aver voluto dedicare, grazie anche alla collaborazione con il Cai, una parte della programmazione estiva al territorio montano pordenonese. In particolare, il cartellone prevede quattro appuntamenti che coinvolgeranno la Val d’Arzino, la Valcellina e la Val Tramontina con un concerto e tre rappresentazioni teatrali. Nel suo intervento, l’esponente dell’Esecutivo Fedriga ha voluto rimarcare l’importanza di queste iniziative culturali in zone di montagna in quanto arricchiscono la vita dei residenti, dando così un segnale di attenzione nei confronti di quelle aree della regione che stanno soffrendo sempre più lo spopolamento. Inoltre, l’assessore ha evidenziato come le zone montane del Friuli Venezia Giulia abbiano grandi potenzialità di sviluppo per il pregio naturalistico dei luoghi, i quali potrebbero essere ancor più valorizzati grazie ad eventi come quelli messi in calendario dal Verdi.

L’estate del Teatro di Pordenone, dunque, non si ferma. Dalla fine di luglio in programma ulteriori, importanti appuntamenti nel segno dell’originalità, dell’intrattenimento e dell’impegno. A presentare il palinsesto di queste ulteriori attività estive il presidente Giovanni Lessio, con i citati assessori regionali Gibelli e Zannier, l’assessore comunale alla cultura Alberto Parigi, il presidente del Cai di Pordenone Lorenzo Marcon, la consulente artistica prosa Claudia Cannella e il consulente artistico musica Maurizio Baglini.
Primo degli eventi presentati, appunto, il “Concerto per la Pace” con l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna sotto la guida della sua direttrice, l’ucraina Oksana Lyniv, divenuta in questi mesi la portabandiera, nel mondo della musica classica, di forti messaggi contro la guerra. Un grande evento a ingresso libero, in programma lunedì 25 luglio, con l’esecuzione dell’opera che decreta Beethoven contemporaneo a ogni epoca: la Nona sinfonia, monumento non solo alla musica ma anche all’umanità. In vista del concerto, già dal 9 giugno e fino a inizio settembre, sarà attivata dal Teatro una campagna di sottoscrizione fondi in collaborazione con la Croce Rossa Italiana di Pordenone e del Friuli Venezia Giulia: un progetto lanciato dal Verdi per sostenere in modo diretto i giovani colpiti dalla guerra in Ucraina, in particolare con l’attivazione di Borse di studio culturali da poter utilizzare, anche all’estero, per la propria formazione.

Teatrekking in montagna.

«Un concerto per ritrovare l’Umanità, la prima cosa che viene smarrita durante una guerra: questo è l’intento che ci guida nella realizzazione dell’evento musicale del 25 luglio, un grande progetto artistico ma anche un impegno fattivo per dare un aiuto concreto ai giovani che stanno patendo sulla loro vita e sul loro futuro le conseguenze di questa assurda guerra», ha detto Giovanni Lessio. «La concretezza e l’impegno sono gli elementi-guida di questi prossimi eventi estivi. Dopo l’invito a venire in “Pescheria”, dalla fine di luglio la nostra offerta si sposta in montagna, con un progetto realizzato in sinergia con il Club Alpino Italiano nel segno del rispetto per le Terre Alte e per i problemi di spopolamento che affliggono le nostre aree montane».
Si tratta di un progetto in più fasi, invece, quello legato proprio alla montagna, che prende avvio quest’estate per proseguire nel tempo con importanti incursioni invernali, tra convegni ed eventi artistici. Un percorso supportato dalla Fondazione Friuli che sancisce la partnership tra Teatro Verdi e la Sezione di Pordenone del Cai, già felicemente avviata nel corso della scorsa estate in occasione del novantesimo anniversario del Rifugio Pordenone: una sinergia culturale e d’intenti nata dal comune impegno per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna e delle persone che la abitano. Durante l’estate le attività si concentreranno in Val Cellina (Casera Casavento), Val Tramontina (Borgo Tamar) e Val d’Arzino (Castello Ceconi).

La prima fase di questo progetto culturale multidisciplinare, dal titolo “Il Verdi in Montagna” (con il patrocinio dei Comuni di Claut, Tramonti di Sotto, Vito d’Asio, Parco Naturale Dolomiti Friulane, Gruppo Regionale del Cai Friuli Venezia Giulia, Cai Claut, Spilimbergo e San Vito al Tagliamento), è caratterizzato da una rassegna di spettacoli di prosa e di musica allestiti in contesti montani. Le località di spettacolo saranno scenario naturale per due spettacoli di prosa e un innovativo percorso di teatrekking di e con Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi, e per un originale concerto che unisce due grandi della musica, Vivaldi e Piazzolla. Occasioni uniche per sperimentare innovative formule di coinvolgimento e vivere il felice connubio tra natura e cultura, in una serie di eventi “site-specific”. «Siamo orgogliosi della collaborazione tra Club Alpino Italiano e Teatro Verdi – ha spiegato il presidente della Sezione di Pordenone del Cai Lorenzo Marcon – perché risulta connubio tra un efficace e sostenibile strumento di promozione culturale del territorio montano e la capacità di offrire analisi e spunti di riflessione sul destino della vita nelle terre alte. Anche il presidente generale del Club Alpino Italiano, Antonio Montani, si è detto entusiasta del progetto e desideroso di potervi partecipare».

IL PROGRAMMA

Si inizia domenica 31 luglio a Castello Ceconi, con il fondamentale supporto di Graphistudio, con Le otto stagioni, tra Vivaldi e Piazzolla con Francesco Comisso al violino e Luca Piovesan alla fisarmonica. Il violino, principe dei concerti vivaldiani, e la fisarmonica, protagonista del tango argentino, ‘giocano’ con la musica tra Venezia e Buenos Aires. Martedì 2 agosto a Casera Casavento è la volta del primo appuntamento teatrale con Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi: (S)Legati, storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates e del loro sogno, quello essere i primi al mondo a scalare il “Siula Grande” dalla parete ovest. Mercoledì 3 agosto, dalle 16, di scena il Teatrekking, un’innovativa formula di trekking teatrale con partenza da Tramonti di Sotto per arrivare a Borgo Tamar. Ancora Fabris e Bicocchi protagonisti, questa volta, di La carne dell’orso, una passeggiata a quattro tappe con altrettanti avventurosi racconti tratti da Sepulveda, Calvino, Levi, Crichton, Swaiz, Petit e Chatwin. A conclusione, lo spettacolo Un alt(r)o Everest sugli alpinisti Jim Davidson e Mike Price che nel 1992 scalano il Monte Rainier nello stato di Washington. Un cammino arduo, una sfida incredibile anche dentro alle profondità dell’amicizia.

Il progetto si completa di una seconda fase, tra l’autunno e l’inverno 2022, con un importante Convegno programmato a Spilimbergo per il 15 ottobre. Organizzata dalla Sezione di Pordenone, in collaborazione con il Gruppo Regionale FVG e con il Patrocinio della Sede Centrale del Club AIpino Italiano, l’assise affronterà i temi nevralgici del dibattito sulla montagna: la vulnerabilità ambientale, le trasformazioni epocali in corso, la tutela del territorio, il rispetto delle biodiversità, lo spopolamento. La giornata si concluderà con un grande concerto nel Duomo di Santa Maria Maggiore. L’ Ensemble Intersezioni – Orchestra di Padova e del Veneto proporrà la Sinfonia n. 6 in fa maggiore Op. 68, “Pastorale” di Beethoven per sestetto d’archi, nella rara versione coeva da camera di Michael Gottardo Fischer.
Il progetto si sposterà, quindi, al Verdi Pordenone, con il “Concerto per la Montagna”, programmato domenica 11 dicembre in occasione della Giornata Internazionale della Montagna. Un appuntamento di alto valore culturale in cui la musica si fa tramite per un’operazione di sensibilizzazione. Tutti gli eventi estivi nelle Valli pordenonesi saranno ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Ulteriore, importante fase del progetto è quella legata al primo “Concorso nazionale per testi teatrali sulla Montagna”. Primo in assoluto a livello italiano per la creazione di testi drammaturgici riferiti al contesto storico e socio-culturale montano, il Concorso, promosso dal Teatro Verdi in collaborazione con la sezione di Pordenone e la Sede Centrale del Club Alpino Italiano, si avvierà a settembre 2022 per concludersi nell’estate 2023. La scrittura teatrale giudicata vincitrice – valutata da una Commissione composta da figure individuati dalla Sede Centrale del Club AIpino Italiano ed esponenti della critica teatrale nazionale – riceverà un premio in denaro e la produzione da parte del Teatro Verdi della mise en espace del testo.

Ma la lunga estate del Verdi sarà anche nuovamente illuminata dalla presenza in residenza della GMJO, la Gustav Mahler Jugendorchester (nella foto sotto il titolo), che seleziona e raggruppa i migliori giovani musicisti europei. Dopo le limitazioni imposte nella due ultime stagioni dalla pandemia, la più celebre e prestigiosa orchestra giovanile del mondo torna a Pordenone nel mese di agosto, sempre grazie all’importante sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (Assessorato alla Cultura e alle Attività Produttive), di PromoTurismo Fvg con la collaborazione del Comune di Pordenone. Al Verdi svolgerà le prove per il suo Summer-Tour 2022 e la residenza offrirà, come di consueto, l’occasione per mettere in contatto i giovani musicisti con una città che si rinnova ideale location per la loro straordinaria esperienza formativa. Anche quest’anno, la nostra regione sarà sede di appuntamenti concertistici d’eccezione offerti dalla GMJO: due a metà agosto in località regionali decentrate, scelte per il loro forte valore simbolico, e uno a inizio settembre al Teatro Verdi.

«Il concerto per la pace, l’abbinamento cultura e montagna, il ritorno della GMJO sono la fotografia dell’eclettismo del Teatro Verdi e del suo instancabile impegno», ha sottolineato l’assessore Alberto Parigi. «Impegno che si declina – ha aggiunto – attraverso l’attenzione all’attualità, la predisposizione al coinvolgimento dei giovani, il radicamento nella nostra terra unito al respiro internazionale della proposta culturale. Apprezzo il concerto per la pace poiché se è vero come è vero che la cultura deve unire, tale principio non può essere solo mera retorica. Così come apprezzo l’intelligente idea di utilizzare la cultura come leva di riscoperta delle nostre montagne. Infine, la presenza della GMJO riporta una ventata di speranza e rinnova l’opportunità di integrare i migliori talenti giovanili della musica con una città – Pordenone – che ha con la musica una relazione speciale».

Per la consulente artistica Prosa Claudia Cannella quelli proposti in montagna sono «due spettacoli avvincenti, tratti da storie vere ai imiti dell’incredibile, che raccontano anche due storie di amicizia e di dolorose assunzioni di responsabilità: verso la vita, l’uomo e la montagna. Ritmo incalzante, suspance ed emozione trovano una location ideale alla Casera Casavento e a Borgo Tamar. A unirli una passeggiata in cui si fondono teatro e trekking tra i magnifici paesaggi della Val Tramontina e della Val Cellina e i paesaggi interiori di ciascuno di noi».
«I silenzi, gli spazi immensi, gli scenari incomparabili delle cime sono da sempre fonte di ispirazione per l’arte, per il pensiero e in particolare per la musica», ha esordito infine il consulente musicale del Verdi Maurizio Baglini. «Compositori e interpreti nelle varie epoche – ha poi osservato – hanno reso omaggio alle montagne, cattedrali di pietra che trasmettono all’animo il senso dell’eterno. Le scelte musicali proposte in questa rassegna accompagnano i passi di chi ascolta verso una dimensione che va oltre la sfera terrena per proiettarci nell’assoluto».

Il Teatro Verdi.

Informazioni e prenotazioni: www.teatroverdipordenone.it
e Biglietteria tel 0434.247624 – biglietteria@teatroverdipordenone.it

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In copertina, la direttrice ucraina Oksana Lyniv che il 25 luglio a Pordenone dirigerà  il “Concerto per la Pace”.

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