È conto alla rovescia per il grande evento inaugurale dell’Anno Accademico 2021-2022 del Conservatorio di Trieste: a pochi giorni dal turnover alla guida dell’istituzione di Alta formazione musicale, sotto la nuova direzione del maestro Sandro Torlontano, si apre domani 9 novembre, alle 18.30 al Politeama Rossetti, un’annualità accademica salutata dal Concerto affidato all’Orchestra sinfonica del Tartini – un organico forte di oltre sessanta giovani musicisti – per la direzione della talentuosa e già affermata direttrice Caterina Centofante, impegnata sul podio in un programma scandito da pagine di Edgard Varèse, Maurice Ravel e Franz Schubert. E proprio questo evento saluta l’avvio del nuovo mandato, alla Direzione del Tartini, di Sandro Torlontano, chitarrista di fama internazionale: « Il concerto d’apertura dell’Anno accademico – spiega Torlontano che ha ricevuto proprio in questi giorni il testimone da Roberto Turrin – è un momento di grande emozione che si condivide con tutti gli studenti, i docenti, il personale del Conservatorio e la cittadinanza tutta. Quest’anno in modo particolare lo è ancor di più, perché rappresenta la voglia di ripartire, di rinascere, di tornare a riempire le sale e i teatri di pubblico, di cultura e di musica. È con questo spirito che invitiamo tutti a partecipare per godere di una grande serata di musica che vede protagonisti le studentesse e gli studenti del Conservatorio Tartini».

Sandro Torlontano

Come sempre, il Concerto inaugurale offrirà l’occasione per consegnare i Premi speciali di studio ai migliori diplomati dell’Anno accademico che si sta chiudendo.  Il concerto si aprirà con Hyperprism di Edgard Varèse, una breve composizione del 1923. In un originale ensemble composto da flauto, clarinetto piccolo, due trombe, tre corni, due tromboni e un vasto set di percussioni, la musica si trasforma come luce filtrata e deformata da un prisma. I due gruppi, formati dalle percussioni, in primo piano per complessità e ricchezza sonora, e dai fiati, si attraggono, si disperdono e si intrecciano su livelli in continua evoluzione. Caratteristico e meticoloso è l’uso dei timbri orchestrali nella Suite Ma Mère l’Oye, che conferma lo stile raffinato di Maurice Ravel. Ogni movimento, introdotto da una breve didascalia, evoca la narrazione suggerita dal mondo delle favole per l’infanzia, da La Bella addormentata, a Pollicino, Laideronette imperatrice delle pagode, I Dialoghi de la Bella e la Bestia, Il Giardino incantato. Conclude il programma la Sesta sinfonia di Franz Schubert, una partitura dagli echi beethoveniani, con un finale di brillante ispirazione rossiniana.

L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Tartini è composta da giovani musicisti, iscritti ai corsi superiori e specialistici del Conservatorio. Ad essa afferiscono, inoltre, i migliori studenti dei corsi propedeutico-accademici nonché, in particolari occasioni, giovani diplomati ed alcuni docenti, assicurando così continuità alla formazione, pur nel naturale avvicendamento dei suoi componenti. Alla sua guida si sono alternati, nel corso degli anni, diversi direttori d’orchestra, tra i quali si segnalano Aldo Belli, Giampaolo Coral, Andrea Cristofolini, Antonino Fogliani, Romolo Gessi, Stojan Kuret, Adriano Martinolli D’Arcy, Fabio Pirona, Sigmund Thorp, Luigi Toffolo e Daniele Zanettovich. L’Orchestra affianca alla sua funzione formativa istituzionale una notevole attività concertistica, che viene regolarmente svolta in vari teatri, in Italia e all’estero, in collaborazione con enti di rilevante prestigio musicale. Ha realizzato, inoltre, varie registrazioni discografiche, radiofoniche e televisive.

Caterina Centofante

Caterina Centofante, nata a Bolzano, dopo aver conseguito il diploma in pianoforte al Conservatorio di Trento, ha studiato al Conservatorio di Milano, diplomandosi in composizione sotto la guida Alessandro Solbiati e in direzione d’orchestra con Daniele Agiman. Si è perfezionata all’Accademia Chigiana di Siena con Lothar Zagrosek, I Pomeriggi Musicali di Milano con Aldo Ceccato, Musicarivafestival con Isaac Karabtchevsky, Florence Synfonietta con Piero Bellugi, European Conducting Academy e Berliner Meisterkurse con Lior Shambadal e Romolo Gessi, London Classical Soloists e Università di Stoccarda. All’attività artistica affianca quella didattica all’Università di Stoccarda, all’Università di Hannover e, attualmente, al Conservatorio Tartini di Trieste.

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Parte da Trieste la “rivoluzione” internazionale dell’Alta formazione musicale, attraverso un progetto apripista che schiude la strada al riconoscimento bilaterale – e in futuro, auspicabilmente, anche multilaterale – dei Titoli di studio acquisiti attraverso un percorso didattico condotto parte in Italia e parte all’estero. Il Ministero dell’Università e Ricerca ha infatti autorizzato, con avvio proprio in questo mese di novembre, il primo Corso internazionale con Titolo congiunto, in riferimento al Joint Degree 7EQF-Master level in Chitarra, del valore equivalente ad una laurea magistrale, progettato dal Conservatorio Tartini con la Academy of Arts di Novi Sad, partner storica dell’Istituzione musicale triestina. L’autorizzazione per il Titolo congiunto internazionale rilasciata dal Ministero della Ricerca, è la prima in Italia per un Conservatorio, pur essendo infatti prassi diffusa per le Università. Ogni biennio, quindi, 4 studenti selezionati dalle 2 istituzioni potranno completare il ciclo formativo autorizzato attraverso una annualità svolta a Trieste e una a Novi Sad, con il coinvolgimento formativo di una ventina di docenti tra le due istituzioni, sapendo di poter contare sul pieno riconoscimento del titolo acquisito sia in Italia che in Serbia. La collaborazione intercorsa negli anni tra il Conservatorio Tartini e la Academy of Arts di Novi Sad è stata portata avanti con reciproca soddisfazione, attraverso decine di mobilità docenti e studenti scambiate all’interno dei programmi Erasmus K107 ed in seguito K103, oltre che per gli eventi congiuntamente organizzati nell’ambito del Protocollo di Cooperazione culturale tra Italia e Serbia (legge 212/2012). Gli organismi interni delle due Istituzioni musicali, per quanto di loro competenza, hanno già provveduto a ratifiche interne indispensabili preventive al riconoscimento del Titolo congiunto. Obiettivo del programma di studio del Master congiunto in chitarra/arti dello spettacolo è quello di ottenere le conoscenze e le competenze di livello musicale professionale, in ambito esecutivo o didattico.

Il concerto è a ingresso libero, con accesso consentito solo dietro presentazione di Green Pass. È possibile prenotare il proprio posto via e-mail all’indirizzo prenotazioni@conts.it fino ad esaurimento della disponibilità della sala.

Info e dettagli su conts.it

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In copertina e qui sopra due immagini dell’Orchestra sinfonica del Tartini.

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