La musica dal vivo torna finalmente al Tartini di Trieste con il cartellone autunnale dei “Concerti del Conservatorio”, un format storico di produzioni e prestigiose ospitalità, che si apre ancora una volta al pubblico cittadino con accesso libero, su prenotazione e nel rispetto delle norme sanitarie. Dopo la lunga sospensione pandemica, ecco i nove concerti programmati al Tartini dal 14 ottobre al 15 dicembre, per la cura del responsabile di produzione Andrea Amendola con il direttore Sandro Torlontano. Nove appuntamenti per esplorare sonorità differenti che spaziano, con l’apporto di musicisti di rilievo internazionale, dal recital pianistico alla sperimentazione compositiva elettronica, alle varie declinazioni strumentali della formazione per Duo cameristico, all’Ensemble d’arpe.
Il coro Odhecaton…
… e il direttore Paolo Da Col.
Si parte dopodomani, giovedì, nella Chiesa Evangelica Luterana di Trieste, alle 20.30: il concerto d’avvio, frutto della collaborazione con l’Associazione Chamber Music Trieste, vedrà protagonista la blasonata formazione corale Odhecaton diretta da Paolo Da Col, punto di riferimento assoluto nell’ambito della polifonia ospite delle principali rassegne in Europa e America, già premiata con importanti riconoscimenti discografici. Odhecaton eseguirà una composizione originale di Mirco De Stefani, autore di Conegliano le cui opere sono state incise in diverse pubblicazioni monografiche. Si tratta della trasposizione in musica dei 145 versi del XXXIII ultimo canto del Paradiso di Dante che diviene partitura “luminosa” per dodici voci maschili articolata lungo le trentatré stanze (o gruppi di terzine) che si dispiegano in polifonie, contrappunti, canoni, imitazioni, unisoni, movimenti a specchio, a spirali, ritmi binari e ternari, cadenze e riprese. Forme e strutture per trasmettere le parole di Dante e la loro straordinaria carica evocativa.
La programmazione proseguirà con uno degli appuntamenti più intensi per il Conservatorio, il concerto finale – mercoledì 20 ottobre, in Sala Tartini alle 20.30 – dei vincitori del Premio Pianistico Internazionale Stefano Marizza, competizione di tre giorni che nasce dalla collaborazione tra il Tartini e la famiglia Marizza in memoria del giovane e brillante pianista e collaboratore dell’Università Popolare di Trieste, che supporta l’iniziativa.
Appuntamento con la sperimentazione e le composizioni inedite degli allievi della Scuola di Musica elettronica del Conservatorio giuliano sabato 30 ottobre alle 18, in sala Tartini, in occasione di “Trieste Prima 2021 – Incontri internazionale con la Musica Contemporanea 35ª edizione”, in collaborazione con Chromas Associazione Musica Contemporanea. Verranno proposte le nuove composizioni musicali di Stefano Vranic, Andrea Ferroni, Corrado Rojac, Stefano Fabbro, Umberto Boldarin, Aaron Defranceschi, Francesco Gulic.
Martedì 9 novembre, alle 18.30, al Politeama Rossetti riflettori sul Concerto di apertura dell’Anno Accademico: quest’anno concepito come uno speciale evento musicale affidato all’Orchestra sinfonica del Conservatorio Tartini, per la direzione di Caterina Centofante, su musiche di Varese, Ravel, Schubert. Nell’occasione verranno consegnati i premi speciali di studio ai migliori diplomati dello scorso anno accademico.
Giovanni Maier
Un tuffo nell’America del Novecento è, invece, la versione “Standards Revisited” del duo composto da Saverio Tasca al vibrafono e Giovanni Maier al contrabbasso, in programma mercoledì 10 novembre alle 20.30 in Sala Tartini. Due grandi interpreti, stimati docenti ma anche solisti di vaglia in ambito jazz. A Trieste proporranno la rilettura di alcuni standard nel segno di moderne sonorità jazzistiche: sfileranno così le “tunes” immortali di autori come Cole Porter, George Gershwin, Irving Berlin.
Immancabile, poi, nella programmazione del cartellone del Tartini anche un recital pianistico, che il 17 novembre vedrà protagonista la macedone Teodora Kapinkovska con un repertorio appassionante, ovvero la Sonata op. 31 n. 2 “La Tempesta” di Beethoven, la Ballata op. 52 di Chopin, la quarta e ultima scritta dal compositore polacco che rivoluzionò il genere ballata. Infine, la Sonata n.2 op. 36 di Rachmaninoff, opera massiccia che riflette la potenza pianistica del compositore russo. La giovane pianista si è esibita in numerosi recital pianistici nel suo Paese, in Italia e Slovenia, ottenendo significativi risultati in importanti concorsi.
Si prosegue mercoledì 24 novembre con un affascinante Ensemble di sei arpe, il Chromatic Harp Ensemble, ovvero Diletta Capua, Myriam Genito, Valentina Palumbo, Anna Talbot, Tosca Tavaniello, Irene Pauletto. Il loro programma presenta una scelta di brani originali e trascritti per ensemble d’arpe con l’intento di far scoprire al pubblico le molteplici capacità espressive di questo antichissimo strumento, spaziando da Ottorino Respighi a Bernard Andrés (di cui verrà proposto anche il brano “Port au Prince” in memoria delle vittime causate dal terremoto del 2010 ad Haiti), da Bernard Gliere ai contemporanei Mark Elliot e Alfredo Rolando Ortiz, al George Bizet nell’arrangiamento di Flavio Gatti.
Dall’America del Novecento alle sonorità barocche per un duo altrettanto consolidato pur di tutt’altro repertorio, composto da Manuel Staropoli al flauto dolce/traversiere e Manuel Tomadin al clavicembalo e organo, il primo dicembre alle 20.30 in Sala Tartini. Proporranno un Viaggio nelle terre della Serenissima, brani di Dario Castello, Antonio Vivaldi, Giovanni Platti e Arcangelo Corelli, progetto che rende onore alla lunga storia che lega il flauto dolce a Venezia dove già dal Cinquecento fino a buona parte del Seicento esisteva una larga produzione artigianale dello strumento. Solista in formazioni cameristiche e orchestre, Staropoli ha alle spalle una lunga carriera concertistica e discografica. Probabilmente l’organista italiano della sua generazione più decorato nelle competizioni, Manuel Tomadin ha svolto intensissima attività concertistica e ha inciso per importanti etichette suonando organi storici.
Giovanissime interpreti dal precoce talento, entrambe laureate all’Accademia delle Arti di Banja Luka (Bosnia Erzegovina) e ora in corso di specializzazione al Conservatorio di Trieste, Kristina Ivanovic al violino e Zorica Novakovic al pianoforte saranno protagoniste mercoledì 15 dicembre, sempre alle 20.30 in Sala Tartini, gran finale del cartellone autunnale dei Concerti 2021. In programma l’intensa Meditazione in re minore e il Souvenir d’un lieu cher Op. 42 do Tchaikovsky, la Sonata per violino e pianoforte in La maggiore di Cesar Frank e le Danze Rumene di Bartok.
Il Chromatic Harp Ensemble.
I concerti sono a ingresso libero, ma con prenotazione obbligatoria fino a 48 ore prima dello spettacolo (fino ad esaurimento posti) esclusivamente via e-mail all’indirizzo prenotazioni@conts.it. L’accesso è consentito solo con Green Pass accompagnato da un documento di identità valido.
Info www.conts.it – telefono 040.6724911
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In copertina, la storica sede del Conservatorio “Giuseppe Tartini” in via Ghega a Trieste.