di Giuseppe Longo

UDINE – Il turismo friulano prova a ripartire, anche se purtroppo non sarà facile. Infatti, le macerie che alla fine ci lascerà Coronavirus ricordano, anche se con accenti diversi, quelle del terremoto. Non si aveva memoria, da molti anni, di nevicate così abbondanti e ripetute come quelle dell’inverno appena archiviato, ma la stagione sugli sci, nonostante rinvii e promesse, non è mai decollata, con danni devastanti su tutta la montagna e i suoi poli attrattivi. Un po’ meglio è andata per il mare che ha fruito della “finestra” estiva, quando tutti, più o meno, ci eravamo illusi che l’emergenza sanitaria si fosse già esaurita (ricordate quel troppo incauto “andrà tutto bene” che la scorsa primavera si cantava sui balconi…). E ora con le timide aperture annunciate a partire dal 26 aprile – anche se la ristorazione all’aperto in Friuli Venezia Giulia e in tutta l’Italia del Nord, viste le temperature, pare ancora improbabile – si tenta, appunto, di rimettere in moto la macchina dell’economia, nella quale il turismo ha un ruolo di primissimo piano.

Bini con Da Pozzo e Tollon.

La Regione Fvg è schierata in prima linea. «Investiremo sull’infrastrutturazione turistica, perché se vogliamo che i turisti vengano, ma anche tornino nella nostra regione, dobbiamo garantire infrastrutture e servizi adeguati a supporto», ma anche perché «il turismo rappresenta il 12 per cento del Pil regionale ed è il comparto che ha risentito per primo della crisi e che si riprenderà per ultimo, ma sono certo che già nel 2022 saremo in grado di recuperare il gap di fatturato», ha annunciato ieri mattina l’assessore alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, intervenendo nella sede udinese della Camera di commercio alla presentazione di Future Forum 2021, un percorso editoriale e formativo dedicato al turismo a partire dalla narrazione dei siti Unesco del Friuli Venezia Giulia. «Scorreremo la graduatoria e apriremo un nuovo bando per sostenere gli investimenti nel comparto», ha aggiunto l’esponente della Giunta Fedriga che aveva accanto il presidente Giovanni Da Pozzo e il vicepresidente di Confcommercio Udine, Alessandro Tollon. Tra coloro che invece assistevano in videoconferenza, assieme ai rappresentanti della stampa Fvg, anche Walter Filiputti, da anni curatore dell’offerta enogastronomica dell’ente camerale, in collegamento da Forni di Sopra, nel “cuore” delle Dolomiti Friulane”, essendo impegnato in una importante iniziativa promozionale.
Bini si è, infatti, dimostrato ottimista – e speriamo che questo suo sentimento “contagi” anche gli operatori del settore – in considerazione del fatto che «il Friuli Venezia Giulia ha tenuto: i primi dati del trimestre ci mostrano che è la migliore economia del Nordest per tenuta occupazionale; contemporaneamente, stiamo assistendo a una forte riorganizzazione del modo di fare impresa che può portare anche innovazione». L’assessore ha poi posto l’accento sul «cambio di passo registrato nel rapporto con il Governo, dove la creazione di un ministero specifico del Turismo sta creando nuove opportunità. La stessa idea di istituire un fondo di rotazione regionale per il turismo con “SviluppoImpresa” è stata presa ad esempio dal ministro Garavaglia che non esclude di adottare un fondo di rotazione simile anche a livello nazionale. Quanto a SviluppoImpresa – ha aggiunto – stiamo accelerando l’emanazione dei regolamenti attuativi, molti dei quali riguardano le nuove misure adottate per il comparto turistico, come i provvedimenti per le ristrutturazioni delle case vacanza private e il voucher “TuResta” pensato per favorire sia le famiglie che le imprese del nostro territorio».

La fortezza di Palmanova.

Ma vediamo, allora, come intende muoversi la Camera di Commercio di Udine e Pordenone. «La nostra regione – ha detto al riguardo Da Pozzo – dimostra di attirare un turismo articolato, con 11 mila imprese attive e circa 38 mila-40 mila addetti, che hanno sofferto e stanno soffrendo tantissimo e che speriamo possano tornare a fare il loro lavoro pienamente». E allora? Dopo le edizioni televisive di Future Forum 2020, lo scorso ottobre, e la prima “declinazione” dedicata ai “Quaderni d’agricoltura”, in dicembre, è pronta a partire la nuova progettualità. E questa volta il tema affrontato sarà proprio il turismo, come si diceva uno dei settori più colpiti dalle misure contenitive della pandemia e uno dei fondamentali da supportare per la tanto auspicata ripartenza. Il tema turismo sarà sviluppato appunto attraverso il racconto dei siti Unesco del territorio e quattro declinazioni oggi fondamentali: sostenibilità, digitalizzazione, cultura, enogastronomia.

Il centro storico di Cividale.


“FF Tourism – Di turismo e accoglienza facciamo il nostro orgoglio” è intitolata l’iniziativa che vedrà Walter Filiputti, narratore d’eccezione del percorso info-formativo. E che sarà a tre vie: innanzitutto, quattro trasmissioni settimanali su Telefriuli, il martedì (dal 27 aprile). Immediatamente a seguire, quattro webinar tematici per le imprese, ogni mercoledì successivo (dal 28 aprile) e, al termine, un percorso formativo di taglio molto pratico-operativo sempre per le imprese del comparto, a conclusione delle prime due fasi, cioè dal 29 aprile.
Il progetto – come è stato ancora spiegato ieri mattina – è realizzato con il supporto di Mirabilia Network, la rete nazionale e internazionale che unisce, per valorizzarle in modo comune, le economie sui cui territori vi sono siti Unesco cosiddetti “meno noti”, network di cui la Camera Pn-Ud è colonna portante fin dagli esordi. Il network organizza iniziative di promozione delle imprese del comparto, con particolare riguardo a quelle del turismo culturale, realizza incontri di business con controparti internazionali e mette in comunicazione le imprese di varie regioni e Paesi per uno scambio di esperienze e attività. Oltre che con Mirabilia, FF Tourism è realizzato in collaborazione con PromoTurismo Fvg.
In ciascuna puntata televisiva, grazie proprio a Filiputti e con l’apporto di esperti, si andrà alla scoperta di uno dei siti Unesco del Friuli Venezia Giulia, «che ne può vantare ben cinque – ha evidenziato il presidente Da Pozzo –, tutti a pochissima distanza da Venezia, di cui possono intercettare facilmente una fetta importante del flusso di visitatori, appena l’incubo della pandemia sarà sotto controllo e, confidiamo, anche sconfitto. Non vediamo l’ora che tutto possa ripartire per sviluppare ancora di più questa vocazione, che può rappresentare un traino davvero interessante per l’intera nostra economia, da declinare nelle quattro componenti – turismo sostenibile, digitale, culturale, enogastronomico – che possono farci davvero fare un balzo in avanti in termini di accoglienza di altissima qualità».

Tornando a Future Forum Tourism, se le puntate televisive si concentreranno soprattutto sulle località Unesco (il 27 aprile Aquileia, quindi i martedì successivi Palmanova, Cividale, Dolomiti Friulane e Palù di Livenza), nel webinar del giorno successivo, dedicati in particolare agli operatori del settore, gli esperti accompagneranno i partecipanti ad approfondire le quattro componenti individuate dal progetto. Per il turismo sostenibile avremo Segio Cagol, per quello digitale Edoardo Colombo, per quello culturale Antonio Scudieri e per quello enogastronomico il già ricordato Walter Filiputti e Roberta Garibaldi.
A conclusione di questo primo doppio binario, partiranno i corsi, sempre online, a cura degli uffici della stessa Camera di Commercio specializzati nella formazione di lavoratori e imprenditori. Il 29 aprile e il 3 maggio si parlerà di protocolli anti-Covid per le strutture ricettive, il 6 maggio di “Ripartire dalla propria motivazione per trasmettere fiducia e sicurezza nel cliente”, mentre il 13 maggio si farà il punto su strutture ricettive ed eco-sostenibilità.

Le Dolomiti Friulane.

Ecco, infine, chi sono gli esperti delle puntate.

Sergio Cagol: consulente e formatore sui temi del turismo e della cultura. Supporta destinazioni e aziende turistiche, pubbliche e private, a progettare e governare la loro strategia complessiva, dal posizionamento al prodotto, dalla reputazione alla valorizzazione, fino alla promo-commercializzazione.

Edoardo Colombo: esperto di innovazione, specializzato nella trasformazione digitale per la Pubblica Amministrazione e per le Imprese. Consulente libero professionista ha operato e opera come advisor sui temi dell’innovazione e delle tecnologie digitali, con specifico indirizzo verso il turismo.

Antonio Scuderi: fondatore e Ceo di Capitale Cultura Group, un acceleratore di business e audience development per i settori culturale, turistico, dell’enogastronomia. Con oltre 100 progetti sviluppati in 5 anni nei settori della cultura, dello sviluppo di servizi museali, del turismo, dello sviluppo territoriale e della comunicazione, il Gruppo rappresenta una realtà eclettica e capace di sviluppare sinergie tra settori diversi dell’offerta culturale e creativa.

Roberta Garibaldi: professore all’Università degli Studi di Bergamo, da più di 20 anni si occupa professionalmente di turismo, in ambito accademico e istituzionale. Svolge attività di formazione, consulenza e ricerca per la promozione dei territori, del turismo enogastronomico e culturale.

Walter Filiputti: docente all’Università di Udine del master Gestione del turismo culturale e degli eventi (a lui è affidato il settore dell’enogastronomia e degli eventi del turismo). Presidente e coordinatore del consorzio di ristoratori Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori. Vignaiolo per decenni, oltre che enomanager, winemaker e autore di opere sulla cucina e sul vino.

Il Palù di Livenza.

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In copertina, Aquileia romana e patriarcale: il primo sito Unesco ad essere illustrato.

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