di Giuseppe Longo

Bello e simpatico l’annuale appuntamento di Pasquetta, ma è la ricorrenza di Sant’Antonio la festa più importante di Torlano, anche perché è quella patronale essendo dedicata la Chiesa parrocchiale proprio al Santo di Padova. Festa che tradizionalmente precede di pochi giorni quella dei Patroni di Nimis, Santi Gervasio e Protasio, che il calendario assegna al 19 giugno e che quindi saranno celebrati domenica prossima, sebbene da tempo immemorabile la festa patronale del capoluogo venga fatta coincidere con quella dell’8 settembre, quando si celebra la Natività della Madonna.
Abito della festa, dunque, oggi a Torlano per la sentita ricorrenza del 13 giugno. Pertanto, alle 11, ci sarà la Messa solenne cantata, seguita al tramonto, alle 19, dalla Coroncina di Sant’Antonio e quindi dalla processione per le vie del paese con la statua del Taumaturgo amato in tutto il mondo. Al centro delle odierne celebrazioni la Chiesa ricostruita in stile moderno dopo il terremoto di 46 anni fa, al posto di quella tradizionale abbattuta dalle scosse di quell’indimenticabile 6 maggio, che però avevano risparmiato il bel campanile in pietra squadrata.
L’edificio attuale – molto singolare che, nella forma, ricorda una tenda – fu progettato dall’architetto udinese Mario Deison e la sua costruzione si concretò nello spazio di quattro anni, tra il 1984 e il 1988, quando la rinascita della frazione era ormai pressoché conclusa. La sua consacrazione avvenne il 12 giugno 1988 e la cerimonia fu presieduta dal vescovo ausiliare Emilio Pizzoni: accanto a lui l’indimenticato monsignor Giuseppe Micossi che aveva realizzato il sogno di ridare a Torlano, in tempi relativamente brevi, la sua Chiesa. Dedicandola nuovamente proprio a Sant’Antonio da Padova.

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In copertina e all’interno due immagini della consacrazione della nuova Chiesa di Torlano, il 12 giugno 1988: con il vescovo Emilio Pizzoni ci sono anche monsignor Giuseppe Micossi e don Luigi Gloazzo.

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