(g.l.) “Sorella scimmia, fratello verme – Storie straordinarie di animali, scrittori e scienziati” (Rizzoli) è il titolo del nuovo libro di Piergiorno Odifreddi – matematico, saggista e accademico – che verrà presentato nel tardo pomeriggio di oggi, 2 ottobre, al Teatro comunale “Gustavo Modena” di Palmanova. All’incontro, che si terrà alle 18.30, interverrà lo stesso autore che si soffermerà sul tema “Stupore e metamorfosi”, dialogando poi con Furio Honsell, pure lui matematico, consigliere regionale Fvg, già sindaco di Udine e rettore dell’Università del Friuli. L’iniziativa rientra nel programma di “dialoghi” che proprio oggi nella Fortezza giunge alla sua conclusione.
«Nell’Occidente cristiano-giudaico – anche su indicazione del Genesi dove si ordina all’uomo di sottomettere i pesci del mare, gli uccelli del cielo e via dicendo – si è guardato per millenni agli animali come fonte di cibo, forza lavoro o, nel migliore dei casi, compagnia. Ma i nodi di questa visione fondata sulla presunta superiorità umana rispetto alle altre specie – si legge in una nota di presentazione al libro – stanno ormai venendo al pettine, con tutte le catastrofiche conseguenze che ha avuto e avrà sulla natura e sul pianeta. In realtà, gli animali hanno gli stessi nostri diritti di abitare la Terra e, se si indaga nella letteratura, nella filosofia e soprattutto nelle scienze, si scopre che spesso hanno aiutato l’uomo a progredire, lo hanno ispirato o indirizzato nelle scoperte. In questo libro Piergiorgio Odifreddi, con la sua straordinaria capacità di metterci sempre un nuovo tarlo razionale nel cervello, fa una sorprendente carrellata di storie di scienza che, oltre all’uomo, hanno avuto per protagonisti degli animali. Si passa così dai conigli che, con la loro proverbiale prolificità, hanno esemplificato i numeri di Fibonacci ai ragni il cui filo resistentissimo, notò il chimico-scrittore Primo Levi, si solidifica secondo un processo più efficace di quelli messi a punto dall’uomo: per trazione. Il curioso, coltissimo e originale percorso di Odifreddi si snoda poi tra le rane e le torpedini di Galvani (queste ultime già utilizzate, secondo Plinio, nell’antichità per fare degli elettroshock naturali) e i moscerini di Morgan, indispensabili per gli studi sull’ereditarietà. E che dire del cane di Pavlov che (come le oche di Lorenz) ebbe lo straordinario merito di spostare l’attenzione degli psicologi dall’introspezione all’osservazione dei comportamenti? Eccezionali insegnamenti ci sono giunti da api e formiche, scimpanzé e mucche (quella di Jenner, pioniere dei vaccini). E poi, perché mai il gatto di Peano riesce sempre a cadere in piedi? Insomma, siamo ancora convinti di poter fare a meno degli animali».
L’incontro odierno, tra gli altri sostegni, beneficia anche della collaborazione del Club per l’Unesco di Udine, presieduto da Renata Capria D’Aronco.

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In copertina, l’immagine con cui viene presentato il nuovo libro di Piergiorgio Odifreddi oggi protagonista a Palmanova.

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