(g.l.) C’è da sperare vivamente (vista, purtroppo, la ripresa dei contagi) che non si tratti soltanto di una, seppur importante, tregua, ma che il Covid o Coronavirus, che dir si voglia, abbia cambiato “strategia” e ci permetta di convivere con il virus che comunque continuerà a circolare. Questo ci ha finalmente consentito di ripartire, di rimettere in moto le nostre attività, di dare senso alla vita di ogni giorno che era stata pesantemente penalizzata dai lunghi e indimenticabili lockdown, causando danni incalcolabili all’economia produttiva, ma non solo.
E di “Ripartenze” si occupa da tempo Dino Persello che proprio oggi ne riparla a Montegnacco di Cassacco, incrociando lo spettacolo con un’altra bellissima iniziativa che sarà presentata giovedì prossimo a San Daniele dal titolo “L’arte di degustare la collina sandanielese”. Come dire che anche l’offerta gastronomica di questo meraviglioso angolo di Friuli fa parte a pieno titolo dell’ansia, più che giustificata, di ripartire finalmente. Proprio perché la buona tavola collinare – nella quale primeggia il famoso prosciutto crudo di San Daniele – è un “motore” imprescindibile del movimento turistico di quest’area e quindi volano per una importante ripresa economica.
Grande voglia di ripartire, dunque. Ne è convinto proprio Dino Persello che, anticipando lo spettacolo odierno (ore 20.45, parco Zanier di via Gallici) di Montegnacco, afferma: «Si, dubbi… zero! Dobbiamo ed è d’obbligo ripartire, e al più presto! È’ ora di tornare a percorrere le strade del mondo! Un tempo lungo e difficile ha tenuto a dlistanza le persone, e qualcosa di intimo, prezioso ed essenziale ha rischiato di perdersi. Il teatro e la musica, vogliono ora fare la propria parte e riconquistare le proprie finalità primaria di “collante sociale”. Abbiamo dolorosamente vissuto sulla nostra pelle, una sorta di pericoloso smarrimento, subendo le infelici ambiguità degli scienziati e dei media».
«Ritengo oggi tempo sprecato – continua l’attore e regista sandanielese – analizzare a fondo tale triste situazione, e non mi interessa per niente capire se siamo davvero un popolo scientificamente analfabeta. O che gli scienziati non siano abituati a comunicare con il pubblico, o che i giornalisti non siano abituati a comunicare la scienza. Dall’esperienza di questa sventura ribadisco, dobbiamo però ripartire, auspicando con forza un nuovo patto tra scienza e società che serva a ricucire questa frattura. Cosi come siamo messi oggi, a rischio è l’intera umanità!”. E conclude: “No, nessuna presunzione che questo lavoro teatral-musicale chiarisca e tanto meno risolva il tormentato momento di pericolosa confusione sociale che stiamo attraversando. Ma una speranza sì… che questo incontro serva a riavvicinare la gente a quella magia, che solo la “presenza fisica” di una Comunità, può dare!».

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In copertina, l’attore sandanielese Dino Persello che stasera sarà a Montegnacco.

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