Scuola di scrittura a Pordenone – È conto alla rovescia per l’avvio della 13ma edizione della Scuola di scrittura promossa da Fondazione Pordenonelegge: “Viaggio al cuore delle storie” titola Pordenonescrive 2022, in programma da domani, 1 febbraio, al primo marzo 2022 con 18 ore di lezione su piattaforma digitale. Cosa sarebbe il Gattopardo, senza una Sicilia così irredimibilmente decadente sullo sfondo? Come può il romanziere scavare negli “sguardi” più intimi e celati della sua narrazione, destreggiarsi nei dialoghi e gestire le voci dei propri personaggi, calibrare l’ingombrante oppure discreta “presenza” dell’io narrante, trovare nella dimensione reale quel “fantastico” capace di aggiungere emozione alla storia? Ci sono scelte che ogni scrittore affronta, mentre si misura con l’impostazione di un romanzo: ecco che Pordenonescrive 2022 si dedicherà alla genesi di un’opera, affrontando concretamente le questioni connesse ai meccanismi creativi e alla narrazione di una storia nella sua interezza. Un tema che sarà trattato da docenti d’eccezione: accanto agli scrittori Alberto Garlini e Gian Mario Villalta, curatori di Pordenonescrive, ci sarà infatti l’ultimo vincitore Premio Strega per il romanzo “Due vite” (Neri Pozza), Emanuele Trevi, che tratterà una particolare modalità di rapportarsi alla letteratura, l’autofiction. Passando per l’officina dei suoi stessi romanzi, e analizzando romanzieri contemporanei da Carrere a Modiano, Trevi si interrogherà sull’ “io” nella narrazione per restituirsi vicini al lettore, ma anche alla propria esperienza. Nadia Terranova approfondirà invece uno dei primi problemi che si trova ad affrontare un romanziere, un momento tecnico della scrittura: l’ambientazione del romanzo. E Loredana Lipperini racconterà come non solo il mondo reale si nutre naturalmente di dimensioni fantastiche, ma soprattutto come queste dimensioni siano una forma potente del nostro immaginario: immettere sguardi legati alla presenza del sovrasensibile può portare alla narrazione un potente valore aggiunto. Alberto Garlini si occuperà invece di “sguardi”, cioè della capacità di andare oltre i pregiudizi e le ideologie di un’epoca, mentre Gian Mario Villalta parlerà dei dialoghi e della narrazione scandita dalle voci dei personaggi, esplorando le tecniche e le possibilità mimetiche dello stile che avvicinano il personaggio al suo parlato. Info e dettagli www.pordenonelegge.it, telefono 0434.1573100.

Regione Fvg al Salone del Libro – «È motivo di orgoglio e di vanto aver ricevuto un riconoscimento che premia un territorio ai vertici in Italia per numero di lettori e che permetterà alla nostra regione di far conoscere in modo ancora più incisivo le sue peculiarità culturali di livello nazionale ed internazionale». Così il governatore Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, hanno commentato la notizia secondo cui sarà il Friuli Venezia Giulia la Regione ospite della 34ma edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma nel capoluogo piemontese dal 19 al 23 maggio. A rivelarlo sono stati gli stessi organizzatori di una delle più grandi kermesse internazionali dedicate al libro e all’editoria, evidenziando come il Friuli Venezia Giulia vanti un patrimonio culturale ricco e variegato, frutto di secoli di storia e della confluenza di diverse popolazioni e culture. In un ampio spazio dedicato agli incontri ed espositivo appositamente allestito, la Regione Fvg si aprirà ai visitatori per raccontare le proprie ricchezze culturali, storiche e artistiche che rendono unico il territorio, attraverso una serie di dialoghi, appuntamenti e presentazioni di iniziative e progetti che animano la vita culturale. «Che il Friuli Venezia Giulia sia regione ospite del Salone del Libro di Torino – ha detto Fedriga – è un lustro e un vanto. Vediamo riconosciuta la diffusione record della lettura nella nostra popolazione: oltre la metà dei nostri corregionali ha letto almeno un libro nel 2020, valore più alto di dieci punti rispetto alla media nazionale. Il libro è la lanterna che accende la fantasia e la ragione; ne siamo consapevoli e come Amministrazione regionale siamo impegnati a promuovere la lettura con progetti mirati rivolti soprattutto ai più giovani. Solo sull’educazione a leggere, lo sappiamo, potremo costruire una società ancora più libera e consapevole». «Essere Regione Ospite al Salone del Libro di Torino del 2022 – ha osservato Tiziana Gibelli – è una notizia che ci riempie di orgoglio e che premia l’ottimo lavoro che è stato fatto in tutti questi anni di presenza da Pordenonelegge, dalla Direzione Centrale Cultura e Sport e da Promoturismo Fvg. Anche nell’ultima edizione svoltasi ad ottobre del 2021, la prima dopo lo stop a causa della pandemia, il Friuli Venezia Giulia ha portato a Torino uno stand rinnovato e accattivante nel quale sono stati promossi non solo i prodotti editoriali, ma anche gli eventi e il territorio. Sono convinta che essere Regione ospite ci porterà ancora più visibilità a livello nazionale e internazionale e questo non potrà che avere ricadute positive per la cultura, per l’economia e per il turismo della nostra regione».

Gorizia, “Richiedo asilo artistico” – È stata lanciata la call 2022 di “Richiedo asilo artistico”, promossa dai Festival In\Visible Cities e Contaminazioni Digitali, organizzati dall’associazione Quarantasettezeroquattro, in collaborazione con A.ArtistiAssociati e PimOff! Il bando offre spazi, tempi e risorse economiche e materiali per scrivere, creare, sperimentare. La call è rivolta a singoli artisti di qualsiasi nazionalità, purché maggiorenni; ma anche a gruppi, collettivi e compagnie. I candidati potranno presentare uno spettacolo, una performance, un’installazione multimediale da sviluppare in residenza in due o 3 tappe presso le realtà proponenti o, in alternativa, proporre l’ospitalità di un progetto che ha già debuttato in spazi urbani o teatrali. Per ogni tappa di residenza e ogni ospitalità è previsto un cachet di 1.200 euro. Particolare attenzione sarà data ai progetti urbani, site specific, itineranti, capaci di proporre modalità d’interazione e linguaggi innovativi, ma aperti a un pubblico ampio. A partire dalle suggestioni disponibili sul bando, gli artisti sono invitati a proporre, in particolare, performance che possano riguardare direttamente il fiume Isonzo o riflettere, più in generale, sul rapporto tra corsi d’acqua, popoli e territori, storia e memoria, ambiente e paesaggio. Il bando completo – con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Camera di Commercio della Venezia Giulia, i Comuni di Gradisca d’Isonzo, Gorizia e Turriaco – è disponibile su invisiblecities.eu. Sullo stesso sito è possibile trovare anche l’apposito modulo da utilizzare per inviare la propria candidatura, entro il 28 febbraio prossimo.

Udine, Artisti per il sociale – Si sono conclusi i laboratori della terza edizione Co.So! Artisti per il sociale, un progetto artistico a cura dell’Associazione Culturale udinese EtrArte, volto a sensibilizzare le comunità della regione rispetto ai temi della salute mentale, dell’inclusività e del benessere sociale. Attraverso il coinvolgimento di diversi professionisti, da fine ottobre si sono susseguiti tre laboratori, dalla pittura al teatro, che hanno avuto come principale obiettivo l’incontro degli artisti con le comunità locali e le organizzazioni che operano nell’ambito della salute mentale e della disabilità. Tutte le opere prodotte nei vari laboratori, comprese testimonianze foto e video, daranno origine in marzo ad una mostra aperta al pubblico, a Palmanova, a testimonianza di come Co.So! Artisti per il sociale rappresenti ormai un vero e proprio esempio di progetto multidisciplinare dedicato alla comunità, a partire dai suoi cittadini più fragili. Ne parla Elena Tammaro, fondatrice dell’Associazione EtrArte: “Il periodo della pandemia ha accentuato esigenze già presenti nella nostra società: la volontà di condividere esperienze gratificanti dal punto di vista fisico, intellettivo ed emozionale e la necessità di abbattere pregiudizi sui temi dell’inclusione sociale, il contrasto alla solitudine e all’isolamento delle persone. Co.So! – continua la fondatrice – nasce proprio da tali esigenze, portando gli artisti in piccole comunità e creando le condizioni per delle esperienze dove si possono sviluppare abilità nuove a prescindere da quelle di partenza, ma soprattutto dove si sta insieme in un percorso di crescita continua”. Una fusione, dunque, capace di mettere in luce gli aspetti di cura e co-costruzione legati alle pratiche artistiche, sottolineandone la relazione con la cura nella terapia di sostegno psicologico. Lo testimoniano perfettamente i laboratori dell’edizione 2021: il primo, svoltosi a fine ottobre a Fiumicello, con l’artista udinese Giulia Iacolutti e l’associazione teatrale Cantiere dei Desideri dal titolo “Dopamina. Uno studio visivo sugli ormoni dell’amore”, ha permesso a pazienti diversamente abili di cimentarsi in un corso intensivo di espressività teatrale, immortalato dagli scatti della fotografa e presentato al Pac di Milano in dicembre. Nel secondo weekend di fine novembre, la pittrice bulgara Anastasiya Parvanova ha lavorato con gli utenti della Comunità Casa Teresa di Aiello del Friuli sul tema dei “Sogni” attraverso un percorso di avvicinamento alla pittura, terminato con una grande tela composta dai dipinti di tutti i partecipanti. Si arriva dunque a dicembre, con il terzo laboratorio di pittura e scultura “Avvistamento” che ha avuto l’obiettivo di valorizzare la regione quale terra di confine, tra leggenda e mitologia. A condurlo è stato l’artista sloveno Sarà Enej Gala che ha lavorato con i ragazzi dell’Istituto Isis Pertini di Monfalcone e Collettiva Giovani (Collettiva 48), spazio di aggregazione giovanile della città gestito della Cooperativa Thiel.

Sipario su Bestiario Immaginato – Dopo l’ultimo intervento nelle scuole di Francesco Muzzopappa con “L’inferno spiegato male”, Bestiario Immaginato ha chiuso il 2021 con un bilancio più che positivo. Da giugno sono stati coinvolti oltre 700 tra bambini e ragazzi e più di 350 adulti (insegnanti, amministratori, genitori). In gennaio il viaggio verso la Francia e verso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Di fronte a 120 ragazzi delle classi delle scuole secondarie di primo grado di Fagagna, Tavagnacco, e Remanzacco si è concluso Bestiario Immaginato: Muzzopappa ha conversato con Damatrà a proposito del citato libro: anche l’ultimo atto del progetto di Bestiario “Pecore Matte”, dunque, è avvenuto sotto l’egida delle celebrazioni del Sommo Poeta. Muzzopappa, che nel suo volume racconta Dante in maniera inedita e originale (tanto da guadagnarsi il bollino del comitato nazionale DANTE 2021) tra giochi interattivi e idee divertenti, ha rapito e incuriosito i giovani lettori: anche quelli che con la Commedia avevano litigato, ci hanno fatto pace! Come detto, sono più di 700 i bambini e i ragazzi che hanno partecipato alle attività di Bestiario Immaginato e oltre 350 gli adulti (tra genitori insegnanti e amministratori) che hanno collaborato al progetto: un numero importante che prova quanto sia fondamentale per la comunità dei ragazzi trovare corrispondenza in un progetto creativo che li veda coinvolti in modo così attivo e propositivo. Il lungo percorso di studio e di ricerca dell’ottava edizione di Bestiario Immaginato, che ha avuto la sua attività principale tra giugno e ottobre, con diverse attività collaterali, ha coinvolto le comunità di Colloredo di Monte Albano, Pagnacco, Moruzzo, Tavagnacco, Remanzacco, Fagagna, San Vito di Fagagna e Cividale ed è “espatriato” – già durante l’estate – a Pola, dove ha proposto alcuni laboratori alle classi di lingua italiana. Un progetto dunque che conferma di saper rispondere al bisogno di tante comunità (in particolare dei loro più giovani componenti) di condivisione, di esperienze creative, di sperimentazione. Bestiario Immaginato (ideato da Damatrà onlus, quest’anno per la seconda volta con la direzione artistica di Andrea Ciommiento) è infatti un articolato percorso di mediazione creativa, un’ “esperienza artistica relazionale” con laboratori e spettacoli che dal 2014 coinvolge le comunità locali e ogni anno diverse centinaia di bambini e persone adulte del Friuli Venezia Giulia, attivando collaborazioni in Italia e all’estero.

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