di Mariarosa Rigotti

Ritorna in Friuli la Giornata mondiale della marionetta. Infatti, dopo l’edizione del 2019 che vide la manifestazione animarsi a Cividale, nella città di Vittorio Podrecca, dal 18 al 20 marzo troverà spazio a Pordenone, nell’ex convento di San Francesco di via della Motta. L’evento, ricco di proposte, sarà aperto ufficialmente (e ci si potrà collegare anche in zoom) domani, alle 16, dal presidente di Unima Italia, Alfonso Cipolla, dal quale abbiamo raccolto una riflessione.
«Un appuntamento importante, al di là dalla ricorrenza in sé, che segna – ha detto – dopo due interminabili anni d’incontri virtuali, la possibilità di rivederci fisicamente, di condividere non solo momenti di riflessione e di crescita comune, ma anche conviviali, per rinsaldare amicizie e crearne di nuove. Abbiamo però imparato che la formula mista, sia in presenza e sia in alternativa da remoto, è la soluzione che permette la maggior partecipazione possibile e il maggior scambio. E così sarà anche questa volta». Pordenone, come ha ricordato il professor Cipolla, prevede anche una iniziativa di particolare rilievo, e cioè «la grande mostra realizzata per i novant’anni dalla fondazione di Unima: una mostra ricchissima di marionette, burattini, pupazzi creati dai grandi maestri mondiali del Teatro di figura. Il titolo, People & Puppet, in queste ore di sangue e di lacrime – reali e non metaforiche – assume valori vibranti, potenti: è un ricordare la necessaria fratellanza fra i popoli, la mutua comprensione reciproca, che è il nerbo della nostra arte e che il mondo ancora una volta sta rischiando di smarrire».

Alfonso Cipolla

«STOP THE WAR»
Apertura della Giornata Mondiale della marionetta 2022 dedicata alla situazione in Ucraina

Vale, dunque, la pena di anticipare fin d’ora quanto proporrà la rassegna, che sarà inaugurata sabato, alle 16 (ancora pure su zoom), e l’occasione per farlo sono le parole della coordinatrice del gruppo di lavoro, Cristina Grazioli, dell’Università di Padova dove insegna anche Teatri di figure, storie ed estetiche. Una mostra che propone “90 anni nell’universo della marionetta: dal passato al futuro, dall’Europa al mondo”. Intitolata “People & Puppets” – spiega la professoressa Grazioli – «è stata concepita come una festa di compleanno che invita a ripercorrere la storia dei 90 anni di Unima. Si è configurata come uno snodo che esorta a interrogare il presente volgendosi verso il passato e guardando al futuro.
Il titolo della mostra è stato preso a prestito da un saggio di Henryk Jurkowsky pubblicato nel 1979, in occasione del cinquantenario dalla fondazione, quando, in modo simile a quanto avviene oggi, Unima andava alla ricerca delle proprie origini cercando risposte alle domande circa le strade da percorrere».
E così, nel 2019, «si è voluto rendere omaggio “alle madri e ai padri di Unima”, cioè alle personalità che hanno tessuto le relazioni e le sfide di questo organismo complesso, ognuno e ognuna con idee e strumenti diversi, per raggiungere le finalità che i fondatori si erano proposti sin dai primissimi anni di questa immensa avventura. Si rende omaggio anche a personalità che hanno costituito esse stesse dei punti di riferimento nell’evoluzione, tanto strutturale che artistica, delle arti della marionetta. La storia dell’associazione si dispiega così in un rapporto dialettico tra queste figure di grande spessore e l’evoluzione di un’arte comune».

Cristina Grazioli


E allora Cristina Grazioli fa un escursus storico: «L’Unione Internazionale della Marionetta (dapprima dei Marionettisti) – spiega la docente di Padova – fu fondata a Praga nel maggio 1929, data del primo Congresso, con lo scopo di riunire tutti i marionettisti, gli storici e i collezionisti di marionette e tutti gli amici di quest’arte, favorendo le relazioni tra marionettisti e burattinai di tutti i Paesi e di tutte le nazionalità», come recitano gli Statuti firmati al secondo Congresso Unima a Parigi, nell’ottobre del 1929. «Un’organizzazione che riunisce persone dal mondo intero, che contribuiscono allo sviluppo dell’arte della marionetta, al fine di servire attraverso quest’arte la pace e la mutua comprensione tra i popoli, a prescindere da razza, convinzione politica o religiosa (Statuti del 1961)». E dunque, evidenzia Cristina Grazioli, «rileggere oggi e riflettere sulle priorità artistiche e professionali che quelle persone (uomini e qualche donna) si posero, ci rivela il dispiegarsi di una vera e propria “cultura della marionetta”. Nei decenni successivi alla fondazione ogni risorsa umana sarà messa a disposizione per raggiungere gli obiettivi allora chiaramente definiti (uno degli strumenti fu il plurilinguismo, che traduce la volontà di comunicare al di la di ogni frontiera)». La mostra, aggiunge, «ci invita a considerare la vastità di questa storia, a partire dalla sua “pre-istoria”, fino all’epoca segnata dalla caduta del Muro di Berlino, che ci conduce dentro alla nostra epoca contemporanea globalizzata».
Riguardo ai materiali esposti, la professoressa Grazioli sottolinea che «numerose marionette esposte sono state oggetto di doni, divenendo parte integrante di musei e collezioni, talvolta costituendone il punto d’avvio. I doni sono un “fil rouge” in questa storia: rappresentano i legami tra diverse culture, sono testimonianze di amicizia e della volontà di confronto, segni di omaggio e di ammirazione, di sodalizi tra teatri e compagnie; sono emblemi di apertura e fiducia in un futuro comune».
Non manca una spiegazione sulle motivazioni della proposta: «Perché una mostra? Immergendoci in questa storia apprendiamo che le mostre di marionette sono state sin dal primo Novecento uno strumento della volontà di conoscenza e di dialogo tra diverse culture. Questa idea attraversa tutta la storia dell’Unione: testimonia la necessità e l’auspicio di difendere e di far dialogare il patrimonio con il presente». Inoltre, «l’ingresso di Unima nell’Unesco come Ong (1960) con l’impegno per l’iscrizione di diverse tradizioni di marionette nel patrimonio immateriale dell’umanità è uno dei segni di questa urgenza; un’urgenza che anima anche questo progetto espositivo. I due poli costituiti dal prologo (il logo “animato” che rammenta la storia) e dall’epilogo (una targa intercontinentale che annuncia un caleidoscopio futuribile) sottolineano questa dialettica. L’intero percorso espositivo mette in evidenza l’evoluzione di Unima verso la sua attuale dimensione mondiale, intrecciata all’arte della marionetta, che da sempre ha attinto da tradizioni e tecniche venute da altrove».

Giornata mondiale della marionetta 2022

IL PROGRAMMA

Venerdì 18 marzo – Alle 14 “EUROPA S/O – Per una cooperazione transnazionale. Parte prima”. Tavolo di lavoro internazionale, aperto ai soci UNIMA Italia, coordinato da Walter Broggini e con la partecipazione di: Nicolas Saelens, presidente di THEMAA/UNIMA France; Toni Rumbau, rappresentante di UNIMA Federación España; Fabrizio Montecchi, segretario nazionale di UNIMA Italia. La collaborazione iniziata due anni fa tra UNIMA Italia e THEMAA/UNIMA France, e recentemente allargata a UNIMA Federación España, viene ricordato, «può diventare la base su cui costruire un Raggruppamento di Centri nazionali capace di portare avanti politiche attive a livello europeo, progetti di cooperazione d’interesse comune e scambi culturali e artistici. Gli incontri di Pordenone sono l’occasione, grazie alla partecipazione di rappresentanti dei tre Centri nazionali, per definire i termini di questa cooperazione ed arrivare alla stesura di una Convenzione che vincoli questi soggetti a politiche e azioni comuni».
Alle 16 (anche su zoom) 40 anni di UNIMA Italia. Il presidente UNIMA Italia Alfonso Cipolla apre ufficialmente la GMM 2022 con un intervento dedicato ai 40 anni dall’atto di fondazione di UNIMA Italia e con un omaggio a Otello Sarzi, nell’anniversario dei 100 anni dalla nascita. Quindi, alle 16.30 (anche su zoom) “Quale futuro per il nostro settore?”. Incontro con il dottor Antonio Parente, direttore generale della Direzione dello Spettacolo, e la dottoressa Carmelina Miranda, dirigente del Servizio I – Teatro, Danza, Circhi e Spettacolo viaggiante, del Ministero della Cultura; a cura di Walter Broggini, Veronica Olmi, Fabrizio Montecchi per UNIMA Italia. Come viene anticipato, sarà «un’occasione per riaffermare che, al di là dalla sua specificità artistica, il teatro di figura è a tutti gli effetti un importante settore del comparto culturale del nostro Paese, e come tale deve essere considerato se si vogliono superare le criticità del passato e le incertezze del presente».
Quindi, alle 18 (anche su zoom), “Drammaturgie per il teatro di figura”. Incontro con Maria Dolores Pesce, vicedirettore di Dramma.it, «rivista virtuale che dallo scorso settembre ospita mensilmente una rubrica curata da Alfonso Cipolla sulle molteplici drammaturgie specifiche dei tanti linguaggi del teatro di figura. A oggi sono stati pubblicati gli articoli di Romano Danielli, Fabrizio Montecchi, Luì Angelini, Tonino Murru, Alessandro Libertini, Silvano Antonelli».
Sempre alle 18 “EUROPA S/O – Per una cooperazione transnazionale. Parte seconda”. Tavolo di lavoro internazionale, aperto ai soci UNIMA Italia, coordinato da Walter Broggini e con la partecipazione di: Nicolas SAELENS, Presidente di THEMAA/UNIMA France; Toni Rumbau, rappresentante di UNIMA Federación España; Fabrizio Montecchi, segretario nazionale di UNIMA Italia .
Alle 19.45 online Radio Resistiamo, a cura di Marco Lucci con la partecipazione dei soci UNIMA Italia e alle 20.30, al teatro Comunale Carlo Gozzi (via Roma 113), a Pasiano di Pordenone. Organizzato da Ortoteatro nell’ambito della biennale espositiva L’Aprisogni e Paolo Paparotto burattinaio “Pantalone memento mori”, spettacolo di Teatro di burattini della Commedia dell’Arte veneta per un pubblico misto di giovani e adulti.

Sabato 19 marzo – Alle 9 (anche su zoom), “ITALIA N/E – Raccontare i territori” dove si evidenzierà che «le strutture e le organizzazioni territoriali sono la ricchezza del nostro Paese. Sono soprattutto loro, attraverso la loro azione diretta, a intervenire nella concreta trasformazione della realtà. L’incontro con gli artisti e gli operatori del teatro di figura del Triveneto, come altri realizzati in precedenza da UNIMA Italia, muove dalla convinzione che è proprio nella virtuosa sinergia nazionale – locale che avvengono le esperienze più dinamiche e interessanti di trasformazione del territorio».
Poi alle 11.15 Gran parata: «Burattini e pupazzi, tra musica e allegra follia, sfilano per le vie cittadine». Quindi, alle 14.30 (anche su zoom) “EUROPA S/O – Per una cooperazione transnazionale. Parte terza”. Sarà un incontro «per presentare ai soci THEMAA/UNIMA France e UNIMA Federación España, con le quali si sta cercando di costituire un Raggruppamento di Centri nazionali europeo. Sarà anche l’occasione per comunicare i risultati del tavolo di lavoro del giorno precedente tra le tre Associazioni». E poi alle 16 (anche su zoom) organizzato da Ortoteatro nell’ambito della biennale espositiva “1929/2019 – 90 anni UNIMA” «introduzione alla mostra: come è nata la mostra che celebra i novant’anni di UNIMA? Un incontro con la curatrice, professoressa Cristina Grazioli, per capire quali sono stati i ragionamenti e le scelte alla base del progetto espositivo». Alle 17.30 “1929/2019 – 90 anni UNIMA” / Inaugurazione della mostra Organizzata da UNIMA internazionale per il 90° anniversario della sua fondazione: «questa mostra pone in evidenza l’evoluzione dell’Associazione e delle arti della marionetta a livello mondiale, con materiali audiovisivi, mappe e itinerari, oggetti strettamente legati alla nascita di UNIMA e marionette provenienti da tutto il mondo»; alle 18 (online) “1929/2019 – 90 anni UNIMA” : visita guidata online della mostra Per i soci UNIMA Italia che non possono raggiungere Pordenone, una visita virtuale della mostra a cura di Ciro Arancini, Francesca Cecconi e Angela Forti; alle 19.15 online Radio Resistiamo a cura di Marco Lucci con la partecipazione dei soci UNIMA Italia; alle 20.30 all’auditorium Concordia, in via Interna 2, a Pordenone. Organizzato da Ortoteatro nell’ambito della biennale espositiva L’Accademia della Sgaizza presenta “Un matrimonio da matti”, due atti per il teatro dei burattini emiliano romagnoli. Con: Romano Danielli, Marco Iaboli, William Melloni, Grazia Punginelli, Riccardo Pazzaglia, Mattia Zecchi. Regia di Romano Danielli.

Domenica 20 marzo – Assemblea generale UNIMA Italia (anche su zoom) alle 9 (prima convocazione) e alle 9.30 (seconda); poi alle 14.30 (anche su zoom) omaggio a Romano Danielli. Incontro con il nuovo socio onorario UNIMA Italia a cura di Mattia Zecchi; alle 17 all’auditorium Concordia, organizzato da Ortoteatro nell’ambito della biennale espositiva, Ortoteatro stesso presenta “Qua Qua Attaccati là”, storia avventurosa di Oche magiche, Principesse ribelli e Giovani coraggiosi. Infine, alle 18.45, online Radio Resistiamo, a cura di Marco Lucci con la partecipazione dei soci UNIMA Italia.

Collegamento online in diretta su canali YouTube e Facebook di UNIMA ITALIA

 

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