Nel mondo ancora afflitto dal Covid-19 si rendono evidenti le similitudini fra le crisi economiche del passato e quella attuale. Ridotta ai minimi termini dal catastrofico primo conflitto mondiale, sospesa fra un primo liberismo di matrice giolittiana e lo statalismo impresso dopo il 1925 dal governo fascista, l’Italia fra le due guerre fallì l’obiettivo di entrare nella ristretta cerchia delle potenze economiche del continente. Un errore di cui, per certi versi, scontiamo ancora le conseguenze. Ma quali sono stati, effettivamente, i limiti di quella azione di governo? “L’Italia tra le due guerre. Economia e società di una nazione periferica” titola appunto la terza lezione affidata allo storico e accademico Giulio Mellinato, ordinario di Storia Economica e History of Globalization all’Università di Milano Bicocca, relatore dei quattro Incontri di Cultura Economica promossi dall’Istituto Regionale di Studi Europei del Friuli Venezia Giulia. Domani 18 marzo appuntamento alle 17.30, con accesso gratuito per tutti previa registrazione sul sito Irse.


Come si diceva, le similitudini fra le crisi economiche del passato e quella attuale sono evidenti, a cominciare dalla divisione sociale e dalle diseguaglianze, in costante crescita. Per questo Irse dedica alle scelte economiche e politiche – fatte e non fatte – nella prima metà del Novecento, e quindi al tema “Economia&Governance: memoria del primo Novecento e sfide attuali”, la 37ª serie di cultura economica, che si incrocia ai temi del ciclo Narratori d’Europa, focalizzato quest’anno sulle Storie nella Storia del ’900, e del contest per le scuole Memoria, Consapevolezza, Responsabilità. Le lezioni di Giulio Mellinato saranno introdotte e coordinate dal divulgatore Gianluca Liva, giornalista scientifico e storico di formazione. «La logica che tiene insieme i temi dei quattro incontri ha a che fare con la delicatezza e la complessità dei meccanismi della evoluzione economica – spiega Mellinato – Dopo l’analisi di tre macroscopici errori dedicheremo il quarto incontro, giovedì 25 marzo, al Piano Marshall: un evidente successo purtroppo poco conosciuto, nel merito. Troppo spesso diventa una specie di formula magica, come se le difficoltà potessero risolversi da sole, invece di agire per trovare soluzioni opportune ed efficaci».
Ricordiamo che Giulio Mellinato insegna Storia Economica e History of Globalization all’Università di Milano Bicocca. Si è laureato in Storia Contemporanea a Trieste e ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia della società europea a Pavia. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia internazionale dei trasporti e dei commerci, la storia dell’impresa pubblica in Italia, la storia economica della Venezia Giulia. Ha fatto parte del direttivo della Società italiana di storia del lavoro, ha collaborato a lungo con la Rai ed è stato presidente della associazione Apertamente. Tra le sue ultime pubblicazioni, il libro L’Adriatico conteso. Commerci, politica e affari tra Italia e Austria-Ungheria (1882-1914), e il saggio “Constructuring” the First Maritime Globalization. Competing Shipping Subsidies and the Race for the Commercial Spaces 1881-1914.

Qui il link utile per partecipare alla lezione dell’18 marzo:
https://showtime.zoho.eu/join#/30002122117/22911000000272622/register?talkId=22911000000272624 oppure accedendo al sito www.centroculturapordenone.it/irse
Intanto le prime due Lezioni del 4 e 11 marzo si possono rivedere sul sito https://centroculturapordenone.it/irse

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In copertina, un’immagine storica del Ventennio fascista in Italia; all’interno, Giulio Mellinato e Casa Zanussi a Pordenone.

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