Apre oggi, 8 ottobre, con l’evento inaugurale in programma alle 17 nell’auditorium Lino Zanussi, alla Casa dello Studente di Pordenone, la 14ma edizione di “Sentieri Illustrati” dedicata al coloratissimo mondo di Altan, il grande disegnatore italiano che oltre quarant’anni fa ha disegnato per la prima volta Pimpa, la tenerissima cagnolina a pois rossi amata da tante generazioni di bamnbini, e dai loro genitori. Promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone, la mostra “Francesco Tullio Altan, Pimpa e i suoi amici” si inaugura con l’incontro che vedrà protagonista il geniale cartoonist, a tu per tu con le sue giovani lettrici e i giovani lettori. All’incontro farà seguito la vernice del percorso espositivo allestito negli spazi della Galleria Sagittaria, visitabile fino al 27 novembre. Interverranno, con Altan, i curatori di Sentieri Illustrati Silvia Pignat e Angelo Bertani, assieme alla presidente Cicp Maria Francesca Vassallo. L’ingresso è libero, visite della mostra da lunedì a sabato in orario 10-12/16-19. Laboratori per le scuole saranno attivati con la partecipazione degli illustratori dal 24 ottobre all’11 novembre.

La mostra si apre, nella Galleria Sagittaria, con una prima parte ludico-immersivo in cui i piccoli lettori di Pimpa troveranno ad accoglierli la simpatica cagnetta a pois e i suoi amici, potranno entrare nella piccola casa di Pimpa o dedicarsi alla lettura dei libri illustrati che la vedono protagonista. Nell’atrio che precede la Galleria, oltre alla biografia di Altan, saranno presentate alcune delle sue stripes di Trino e Cipputi, fulminanti microstorie che hanno reso celebre lo stile essenziale e di Altan e la sua capacità di restituire le ‘humanae res’, formato vignetta. Infine negli spazi della Sala Zuzzi entriamo nel laboratorio creativo di Altan: su una parete viene esposta la celebre storia in cui Armando scopre la Pimpa fra le fronde di un cespuglio, nella stessa sala troveremo alcuni storyboard, le tavole originali e una sequenza visuale della “filiera” dei fumetti di Altan, il processo che dal bozzetto conduce alla tavola. «Grazie Altan, per essere un vero amico di tanti bambini e adulti – commenta Maria Francesca Vassallo – Con l’entusiasmo dei suoi personaggi è bello andare alla scoperta del mare profondo, della profondità del cielo, del mondo dei numeri e conoscere il mondo delle emozioni. È facile imparare, e soprattutto capire che abbiamo le capacità di stare bene con noi stessi e gli altri».

«La curiosità è la dote principale della Pimpa – osserva Angelo Bertani – Quella che le permette di scoprire di volta in volta nuove cose, di esplorare nuovi mondi, di farsi tanti nuovi amici. Non ha certo paura di ciò che è insolito, anzi è sempre pronta a esplorare e a entrare in contatto diretto e sincero con coloro che appaiono cordiali e disponibili. Con tutti loro va alla scoperta di dimensioni fantastiche, che colorano di ulteriore senso, e più profondo, la realtà, anche quella minima e quotidiana: così una vecchia poltrona l’accoglie per raccontarle una fiaba, il frigorifero le prepara la colazione, il cavallino di una giostra vince con lei una gara all’ippodromo e la placida luna, dopo aver bevuto il latte in sua compagnia, torna in cielo più grande e più luminosa. È Armando che l’ha trovata per caso in un bosco, e ha deciso di ospitarla nella sua casa. Fra loro nasce una simpatia a prima vista, ma la Pimpa è uno spirito libero: vede in Armando un amico gentile, ospitale e generoso, magari a volte anche un po’ noioso con tutto quel suo buon senso. Lei però non sarà mai la sua cagnetta, manterrà sempre quella sua autonomia che le permetterà di scoprire il mondo, avventura dopo avventura. Pimpa ha una visione olistica del mondo (…) è ecologista integrale in senso stretto, e non occasionale e modaiolo: anzi, per lei il mondo della natura si lega strettamente a quello della cultura. Nell’isola che non c’è della dimensione fantastica, tutti gli esseri recuperano il mitico linguaggio delle origini, quello prebabelico con cui tutti gli esseri comunicavano: e così fa anche la Pimpa, istintivamente, in virtù dello stato di natura».

Se Pimpa è venuta alla luce dalla matita di Altan nel 1975, per raccontare nuove storie a sua figlia Kika, subito dopo sono arrivati anche Armando, la gatta Rosita, il topo Sandro, il vitellino Vito, il Colombino, il Coniglietto. Un microcosmo dolcissimo, che da quasi quarant’anni affascina i bimbi, e li guida in un mondo gioioso e di scoperta continua. Francesco Tullio-Altan, semplicemente conosciuto come Altan, classe 1942, nato a Treviso, ha fatto i primi studi a Bologna e ha frequentato la Facoltà di Architettura di Venezia. Alla fine degli anni ’60 è a Roma e lavora come scenografo e collabora anche per il cinema e la televisione come sceneggiatore. Le sue prime vignette e illustrazioni vengono pubblicate dal mensile per soli uomini Playmen. Trasferitosi a Rio de Janeiro nel 1970 lavora nel cinema brasiliano. Nel 1974 inizia la collaborazione regolare come cartoonist con giornali italiani e tornato in patria nel 1975 si stabilisce prima a Milano, poi ad Aquileia. Lo stesso anno nasce la Pimpa, la cagnolina a pois rossi amatissima dai bambini e i suoi primi fumetti per adulti appaiono su «Linus», giornale del quale sarà per anni collaboratore permanente; le sue famose vignette di satira politica vengono pubblicate da «Tango», «Cuore» e «Smemoranda», ma appaiono anche su molti altri giornali italiani, come «L’Espresso» e il quotidiano «La Repubblica». Dal 1977 ha pubblicato numerosi libri e romanzi a fumetti – tra i quali ricordiamo: Cipputi, Trino, Colombo, Ada, Macao, Friz Melone, Franz, Cuori pazzi, Zorro Bolero. A partire dal 1992 ha illustrato tutta la serie dei romanzi e racconti di Gianni Rodari; tra le opere di altri autori sono da ricordare Il libro dei gatti tuttofare di Thomas S. Eliot, Il naso di Nikolaj Gogol’ e Istruzioni alla servitù di Jonathan Swift. Tra il 1982 e il 1983 ha lavorato ad una serie, diretta da Osvaldo Cavandoli, di 26 filmati di animazione col personaggio della Pimpa per una co-produzione televisiva internazionale Rai, replicata più volte in vari paesi. Nel 1990 ha vinto il premio ‘Capri’ per il giornalismo e nel 2001 gli sono stati assegnati ben tre premi: il ‘Grinzane Junior’ per il libro Pimpa vola in Africa, il ‘Pozzale’ per il libro Anni Frolli e il premio ‘E’ Giornalismo’ assegnatogli da Giorgio Bocca e Enzo Biagi «perché le sue vignette, con una capacità di informazione e una sintesi straordinarie, assumono un’importanza non inferiore a un articolo di fondo». Altan vanta una proficua collaborazione nel campo della pubblicità e della editoria, i suoi disegni e le sue vignette sono inoltre molto richieste e vengono pubblicate in opere antologiche e collettive, per illustrare copertine di altri autori, su giornali e periodici nazionali ed esteri e siti web.

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In copertina, Pimpa con l’amico Armando; all’interno, la cagnetta lettrice. In alto, il suo autore Francesco Tullio Altan.

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