di Giuseppe Longo

CIVIDALE – C’era anche un po’ di Friuli in quella suggestiva, e pure divertente, opera di Charles-Camille Saint-Saëns rappresentata venerdì, fra scroscianti applausi anche a scena aperta, al Teatro “Adelaide Ristori” di Cividale. Al “Carnevale degli animali” proposto dall’Associazione musicale “Sergio Gaggia” ha messo mano, infatti, il conterraneo Davide Pitis arricchendo, con i suoi inserti briosi, il testo scenico del cividalese Gianfranco Di Primio, che ben si prestava alle belle coreografie “disegnate” dalle allieve di Erica Bront. Risultato: un’ora di spettacolo molto simpatico e frizzante, accolto con grande entusiasmo soprattutto dal pubblico più giovane.

Oltre ai ragazzi e bambini che affollavano la platea nel concerto serale riservato alla cittadinanza, erano stati infatti più di ottocento gli alunni di varie scuole locali, ma provenienti perfino dalla Carnia, a riempire la sala nelle tre repliche loro riservate, come ha riferito con soddisfazione, aprendo la serata, il maestro Andrea Rucli, “anima” della “Sergio Gaggia”, che questo pomeriggio, a Spessa, ospite della cantina di Paolo Rodaro, offre un nuovo appuntamento con “Enoarmonie”.
Si è trattato, dunque, di una riuscitissima produzione targata 2022 dell’Associazione musicale cividalese che alla “grande fantasia zoologica” di Charles-Camille Saint-Saëns ha innestato, proprio grazie a Pitis, “qualche licenza” offrendo una originale interpretazione del “Carnaval des animaux” per due pianoforti e piccola orchestra composto quasi per gioco nel 1886. Concerto che, dopo la marcia reale dei leoni, ha portato in scena le goffe o curiose movenze, raccontate di volta in volta dalla voce narrante dell’attrice Lara Komar, di emioni, tartarughe, addirittura elefanti, gatti e canguri. Molto suggestivo il cuculo nella foresta, interpretato dal clarinetto, dopo l’acquario e le persone con le orecchie lunghe. E quindi la voliera, i pianisti in posture scherzose, i fossili e le allodole tzigane per finire con l’eleganza del cigno. L’esibizione di ogni… animale è stata sottolineata da generosi applausi, accentuati poi nelle due repliche.
Ricordiamo, allora, i protagonisti di questo entusiasmante progetto – ripreso dalla “Gaggia”, dopo il black-out pandemico, quale momento di promozione della musica, appunto, fra il pubblico giovanissimo – che, oltre alla citata Komar, ha consentito di apprezzare l’efficace racconto della piccola orchestra formata da Joaquin Palomares e Marco Donat (violini), Daniel Longo (viola), Pierluigi Rojatti (violoncello), Chiara Bagolin (clarinetto), Federica Floreancig (flauto), Chia Sultan Ahmed (contrabbasso), Simone Grassi (xilofono e celesta), Andrea Rucli e Gianluca Luisi (pianoforte). Interpreti danzanti Francesca Bauso, Sofia Canciani, Sofia Fraziano, Rebecca Greca, Angelica Gulino, Ester Liva, Alessia Marinig, Athena Martinis, Sofia Mauro, Aurora Meroi, Chiara Novello, Chiara Helena Orawiec, Rosanna Peduto e Ginevra Rossi, tutte preparate dalla Scuola di Erica Bront.
E stasera, dicevamo, nuovo appuntamento con “Enoarmonie”, il festival che abbina la grande musica agli ottimi vini friulani. E a ospitare il concerto sarà la famosa azienda vitivinicola di Spessa. Alle 18, il giovane Elia Cecino interpreterà “Il pianoforte sinfonico”, mentre enorelatore, per creare i collegamenti con i vini Rodaro dei Colli orientali del Friuli, sarà il professor Angelo Floramo. Programma sicuramente appagante con musiche di Schumann, Prokofiev e Debussy.

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In copertina e all’interno alcune immagini della bellissima serata al Teatro Ristori.

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