Sarà una giornata intensa quella di oggi, la quarta, a GEOgrafie Monfalcone Festival, promosso da Comune cantierino e Fondazione Pordenonelegge con il sostegno di Fincantieri, curato da Gian Mario Villalta, Michela Zin, Silvana Corbatto e Roberto Covaz con il Comitato scientifico municipale.
Si parte in mattinata con un tributo a Trieste nelle pagine del romanzo di Diego Marani “La città celeste”, edito La nave di Teseo (ore 11 Spazio Nord Piazza della Repubblica). Il libro illumina le culture di una città di confine e la passione per i libri. Trieste sarà al centro anche dell’appuntamento rivolto ai ragazzi con Corrado Premuda (alle 16 Rocca di Monfalcone), che ci condurrà alla scoperta di una città speciale sin dall’origine dei tempi, quando il dinosauro Antonio abitava da queste parti prima che vi approdassero gli Argonauti. Alle 12 la premiazione del concorso fotografico “Monfalcone: ritratto sentimentale di una città”; quindi, il debutto narrativo di Mina Fiore che presenta “Doppia impressione” (Vydia editore), la storia di un giovane fotografo e del rapporto col suo maestro.

Luca Barbarossa

(Foto Danilo D’Auria)

Attesissimo protagonista di questa terza edizione di GEOgrafie Monfalcone Festival sarà Luca Barbarossa, uno dei più celebri cantautori italiani, da anni conduttore di Radio 2 Social Club. Di recente ha dato alle stampe “Non perderti niente” (Mondadori), libro di cui parlerà a GEOgrafie in una conversazione con Valentina Gasparet, alle 18.30, nello spazio Nord. Barbarossa scrive un’autobiografia irregolare che racconta un modo di guardare la vita e il mondo con la fame di esperienze e con la cautela della sensibilità, accettando le sorprese della vita e il fatto di dover imparare sempre qualcosa di nuovo. Ma anche a GEOgrafie Luca Barbarossa non mancherà di cimentarsi alla chitarra, utilizzando quella fornita dall’associazione World Music School di Monfalcone.

Il pomeriggio partirà con un tuffo nella storia assieme al giornalista Luca Telese, intervistato da Elisabetta Pozzetto alle 15.30 nello Spazio Nord. Per l’occasione presenterà “Qualcuno era comunista. Dalla caduta del Muro alla fine del Pci a oggi, una grande storia di leader e di popolo” (Solferino 2021), un autoritratto del comunismo italiano attraverso i protagonisti, i fatti, persino gli oggetti di un secolo, e oltre nella storia ed evoluzione della sinistra italiana. E dall’Italia alla tragica attualità afghana: alle 16 Maria Morigi parlerà di “Afghanistan. Storia, Geopolitica, Patrimonio” (Anteo edizioni) in dialogo con Sergio Zilli.

L’universo delle piante sarà, invece, indagato oggi dallo scienziato Stefano Mancuso alle 17 nello Spazio Nord, con l’intervista a cura di Alberto Garlini. Botanico, accademico e saggista italiano, docente di arboricoltura generale ed etologia vegetale all’Università di Firenze, Mancuso parlerà de “La pianta del mondo” (Laterza), spiegando che le piante sono la mappa di base del mondo in cui viviamo. Sul filo dell’attalità pandemica saranno le testimonianze di vita in dodici storie estreme raccolte dalla giornalista Maria Giovanna Maglie ne “I dannati del Covid” (Piemme), dove si condensa un anno e mezzo da incubo. L’autrice ne parlerà nell’incontro alle 20 nello Spazio Nord.

La giornata si aprirà con alcuni appuntamenti che raccontano le geografie del territorio giuliano nella storia, nell’ambiente, nella narrativa: si inizia alle 10 nello Spazio Sud con l’avvincente storia del vascello Zenta, la nave da guerra austro-ungarica costruita a Pola nel 1897, una vicenda ricostruita da Pio Baissero. Chiara Gallanti e Giovanni Donadelli, sempre alle 10, nell’attiguo Spazio Nord condurranno il pubblico alla scoperta del primo Museo di Geografia in Italia. E ancora Marco Mantini che, alle 18, esplorerà la zona monumentale del Monte Sabotino, bastione settentrionale della testa di ponte austro-ungarica di Gorizia. Il sabato di GEOgrafie sarà puntellato da un’alternanza di “letture a volontà” (a cura dei Lettori in cantiere) e di passeggiate letterarie: dalla visita guidata al villaggio operaio di Panzano e al Museo della Cantieristica (alle 9 ritrovo all’Europalace Hotel), alle esplorazioni tra libri e natura per bambini e famiglie in Libri Selvatici (alle 17 alla Rocca) e la passeggiata insolita per Monfalcone con Roberto Covaz, alle 17 (appuntamento in piazza della Repubblica).
Chiude la giornata al Teatro Comunale, alle 21, lo spettacolo “Il sognatore” tratto dal romanzo di Ian McEwan di e con Roberto Anglisani, uno dei più raffinati narratori del teatro italiano, produzione Css Teatro stabile di innovazione Fvg in collaborazione con l’associazione Stropula Cantieri Teatrali. Presenta Franco Ongaro.

Maglie, Mancuso e Telese.

Tutti gli appuntamenti del festival, con fruizione gratuita, osserveranno i protocolli di sicurezza legati alla pandemia: accesso con green pass o garanzie equipollenti. Per gli eventi programmati indoor si consiglia di presentarsi mezz’ora prima dell’orario di inizio.

GEOgrafie Festival è organizzato dal Comune di Monfalcone con Fondazione Pordenonelegge, con il sostegno di Fincantieri. Hanno inoltre collaborato Monfalcone Città che legge, Monfalcone Eventi, Biblioteca Comunale di Monfalcone e Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Progetto LeggiAMO, Turismo FVG, Consorzio Culturale del Monfalconese, BiblioGO! Sistema bibliotecario del Monfalconese, Cooperativa Socioculturale, Servizio Civile Universale. Media partner Il Piccolo e patrocinio di AIB.

Info e dettagli: geografiemonfalcone.it

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In copertina, la centralissima piazza della Repubblica a Monfalcone.

 

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