(g.l.) Venerdì Santo, giornata in cui il credente ricorda la Passione e la Morte in croce di Cristo. Un Venerdì Santo particolare, anche questo, perché avviene in un momento ancora critico dell’emergenza sanitaria che ci perseguita da oltre un anno. E la “zona rossa” non consente di tenere manifestazioni di alcun genere, tanto che la famosa Passione di Ciconicco – opportunamente rinviata, come l’anno scorso, alla prossima estate – potrà essere vissuta soltanto virtualmente, rivedendo le immagini di quella proposta in settembre. Infatti, al fine di mantenere vivo l’interesse nei confronti della Sacra rappresentazione che si ripete da oltre quarant’anni, l’Associazione culturale “Un Grup di Amîs”, guidata da Andrea Schiffo, ha programmato diverse iniziative quali la trasmissione – appunto proprio nella serata odierna – del video della Passione 2020 su Telefriuli, la pubblicazione di una serie di manifesti e fotografie delle edizioni passate sui social, la riproposizione di alcune immagini della Passione per le vie della frazione di Fagagna ed in ultimo l’allestimento di una vetrina presso il Centro Commerciale Città Fiera, allo scopo di dare maggiore diffusione all’evento. Una sorta di ripiego, ovviamente, ma in questo periodo non è possibile fare di più, se non aspettare tempi migliori.


Intanto, l’Unione nazionale delle Pro Loco si appresta ad avviare un’accurata catalogazione delle Sacre rappresentazioni che si tengono ogni anno in Italia, compresa quindi anche quella Ciconicco: un progetto che rientra nelle azioni previste nel protocollo d’intesa siglato con Europassione per l’Italia. È questo uno degli spunti emersi dal webinar dal titolo “Le Sacre rappresentazioni. Un dialogo fra reti in prospettiva Unesco” organizzato pochi giorni fa dalle due associazioni al quale hanno preso parte, fra gli altri, qualificati relatori, esperti Unesco, docenti universitari, illustri esponenti della Cei e del Pontificio Consiglio della Cultura. In Italia, prima della forte riduzione imposta dalla pandemia, secondo alcune stime si attestavano in oltre tremila i riti popolari e religiosi celebrati in occasione del solo periodo pasquale.
«L’opera di catalogazione consentirà di realizzare un prezioso ed importante archivio che potrà rappresentare anche un volano per valorizzare e promuovere le sacre rappresentazioni, partendo dalla condivisione delle buone prassi», ha affermato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina, che ha aggiunto: «Il convegno ha rappresentato anche un significativo momento di confronto e riflessione, ricco di spunti interessanti e proposte operative, costituendo un punto saliente del percorso avviato per creare una rete che possa anche mettere a sistema eventi molto diffusi e profondamente sentiti dalle popolazioni».
«Stiamo anche ragionando in merito alla costituzione di un apposito gruppo di lavoro che possa dedicarsi esclusivamente a questo tema. In un momento storico nel quale per il secondo anno consecutivo le Rappresentazioni sacre saranno fortemente ridotte, d’intesa con le altre associazioni abbiamo voluto riaccendere l’attenzione su tali patrimoni immateriali» ha aggiunto il vicepresidente dell’Unpli, Fernando Tomasello.
«L’iniziativa ragguardevole della mappatura delle Sacre rappresentazioni in Italia a cura dell’Unpli, attraverso la capillare presenza delle Pro Loco sul territorio, ci permette di mantenere viva l’attenzione su questo grande e inestimabile patrimonio», ha sottolineato Flavio Salino, presidente di Europassione per l’Italia e da sempre “anima” della Via Crucis vivente di Ciconicco. La catalogazione costituirà anche un importante tassello del più ampio progetto avviato da Europassione per l’Italia di valorizzazione nazionale ed internazionale, finalizzato alla presentazione di una proposta di candidatura Unesco per le buone pratiche di salvaguardia delle rappresentazioni e dei riti della Settimana Santa italiana.


I lavori sono stato condotti da Gabriele Desiderio (Coordinamento progetti e relazioni Unesco dell’Unpli) che ha ricordato come già in passato l’Unpli abbia supportato e sostenuto concretamente l’inserimento de “Le feste della rete delle grandi Macchine a spalla” nella Lista rappresentativa del Patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco, evidenziando quanto questi percorsi siano importanti affinché i territori prendano coscienza e valorizzino tali patrimoni immateriali.
Al convegno sono intervenuti anche Marcella Natale, assessore comunale alla Cultura di Caltanissetta (città capofila della rete dei sindaci), Patrizia Nardi (responsabile tecnico-scientifico del progetto Unesco-Europassione), Francisco Lopez Morales (esperto Unesco e già direttore del Patrimonio mondiale degli Stati federali del Messico), monsignor Pasquale Iacobone (responsabile del dipartimento Arte e Fede del Pontificio Consiglio della Cultura) e don Valerio Pennasso (direttore dell’Ufficio nazionale per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei), don Fausto Panfili (Comunità Europassione per l’Italia), Claudio Bernardi (docente dell’Università Cattolica di Milano) e Luisa Vietri (Antropologa catalogatrice progetto Unesco-Europassione).
Tornando a Ciconicco, la Sacra rappresentazione che si tiene sulle verdi colline che circondano il paese conta oltre una settantina tra figuranti e collaboratori, e propone ogni anno un tema diverso basato su un testo inedito, arricchito da rinnovate scenografie, costumi, luci e musiche. Il tema della 43a edizione -coordinata dal regista Giacomo Trevisan e curata nella scenografia da Luigina Tusini- è un richiamo all’unità del genere umano, superando le divisioni, le velleità di sopraffazione ed abbracciando la fratellanza, l’accoglienza e l’ascolto che il messaggio evangelico pronuncia.

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In copertina e all’interno alcune belle immagini della Passione di Ciconicco.

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