di Giuseppe Longo

Giornata importante, oggi, per la cultura del Friuli Venezia Giulia. Nella sala Tomadini, Polo economico dell’Università di Udine, alle 17, ci sarà infatti la presentazione ufficiale di “Agenda Friulana 2023” edita da Chiandetti. Un prezioso vademecum per i 365 giorni del prossimo anno che conta la bellezza di 47 edizioni, quante sono quelle collezionate dalla casa editrice di Reana del Rojale che ha in Luigi Chiandetti il suo storico leader.


L’incontro comincerà con il saluto del professor Enrico Peterlunger, a nome dell’Ateneo friulano, e con la presentazione da parte di Elisa Mauro Chiandetti, curatrice dell’annuale pubblicazione che si avvia appunto rapidamente al mezzo secolo di vita. Seguiranno l’intervento del professor Angelo Floramo, autore di un interessante contributo storico, e dell’editore. La serata, che sarà allietata dai Solisti dell’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani, beneficia del patrocinio della stessa Università, di Confartigianato Imprese Udine, dell’Ente Friuli nel mondo e dell’Arlef, l’Agenzia regionale per la lingua friulana, sostegni ai quali si è aggiunto il plauso del Club per l’Unesco di Udine.
Ma perché la presentazione nella sede dell’Ateneo? Perché proprio allo stesso è dedicata questa edizione dell’Agenda fin dalla copertina del volumetto che ci accompagnerà nei prossimi dodici mesi, soffermandosi sul legame con il territorio di quell’Università tanto auspicata e infine realizzata a pochi anni dal terremoto, che nel 1976 aveva seminato il Friuli di lutti e macerie, di pari passo con la ciclopica opera di ricostruzione. E proprio all’Università è spettato l’impegnativo, ma esaltante compito, di accompagnare la rinascita culturale delle nostre comunità – che si riconoscono nel Castello di Udine -, divenendo in così pochi decenni uno fra i più prestigiosi atenei d’Italia. Ma oltre a tutto questo, molto ricco si presenta, come sempre, il ventaglio degli argomenti trattati dai vari collaboratori – ai quali ho avuto l’onore di essere affiancato per due anni di seguito, quando mi ero soffermato sul patrimonio storico-artistico delle Chiese di Nimis e sul grande pittore Tita Gori, nel 150° anniversario della nascita avvenuta proprio nel paese pedemontano – che spaziano tra arte, cultura, storia, costumi e tradizioni di questa terra di confine. Un importante arricchimento, dunque, per tutti coloro che avranno tra le mani “Agenda Friulana 2023”, uno strumento che ci aiuta da 47 anni a conoscere meglio questa nostra meravigliosa regione, quella che per Ippolito Nievo era – ma è lo tuttora – “un piccolo compendio dell’Universo”.

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In copertina, il Castello di Udine nel quale si riconosce tutto il Friuli storico.

 

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