di Mariarosa Rigotti

Da Azzano Decimo arriva uno “stop” deciso al linguaggio sessista! Una interessante proposta in tal senso è, infatti, in programma per questo pomeriggio – può essere colta andando semplicemente su Facebook – ed è nata con l’obiettivo di cominciare a «scardinare il linguaggio sessista e dare alternative al messaggio maschilista che spesso è presente nella musica ascoltata dai giovani». Si tratta di un’iniziativa intitolata “Un altro passo. Mondo dello spettacolo e violenza di genere. Quali alternative?” e che si concretizza in una serie di approfondimenti sul linguaggio sessista nel mondo dello spettacolo assieme a un percorso di narrazione musicale dal cantautorato alla trap.

L’assessore Roberta De Simone.


A proporla è l’assessorato alle Pari opportunità del Comune della Destra Tagliamento che, a dire il vero, aveva organizzato l’evento per il 7 marzo dell’anno scorso. Una proposta multidisciplinare che avrebbe trovato spazio al teatro “Mascherini” e che poi era stata ovviamente annullata per il dilagare della pandemia. E così si è arrivati ad oggi, quando la proposta si animerà sulla pagina Facebook di Azzano Eventi. Va detto che la serata rientra nelle azioni del Protocollo dei Comuni del Pordenonese per la parità di genere e «ha l’obiettivo di affrontare le tematiche del linguaggio sessista e della violenza di genere all’interno delle rappresentazioni musicali e di spettacolo che maggiormente sono in grado di catturare l’attenzione del pubblico italiano, in particolare quello dei giovani».
Un progetto significativo, dunque, che è stato ideato dal cantautore Pablo Perissinotto, condiviso con il rapper Dj Tubet e che è stato subito accolto da Roberta De Simone, assessore alle Pari opportunità, la quale ne ha colto «l’immediata portata innovativa» aggiungendo, appunto, che «l’intento dell’intera iniziativa è iniziare a scardinare il linguaggio sessista e dare alternative al messaggio maschilista che spesso è presente nella musica ascoltata dai giovani». La esponente della giunta guidata dal sindaco Marco Putto ha pure evidenziato che «è necessario promuovere una valida alternativa ai messaggi sessisti e violenti che in tutti gli ambiti, ma in particolare nel mondo dello spettacolo, creano spesso più curiosità e interesse che indignazione. “Cambiare passo” nella direzione del rispetto, considerando che questo passa anche attraverso l’uso corretto delle parole».

Pablo Perissinotto


Mentre, passando al programma di quest’oggi, in apertura di sipario ci sarà un breve focus di approfondimento sulla tematica del sessismo dal punto di vista linguistico, psicologico e sociale grazie agli interventi di Giuliana Giusti, docente di linguistica, e di Carlo Rizzo psichiatra e aderente all’associazione “In Prima Persona-uomini contro la violenza sulle donne”. Quindi, si passerà alla musica con protagonisti appunto Pablo Perissinotto e Dj Tubet. L’incontro sarà presentato da Clelia Delponte.
Un momento importante, dunque, su cui si sofferma lo stesso Perissinotto evidenziando che stasera ci «sarà l’occasione per intraprendere un cambiamento concreto attraverso la ricerca di una alternativa al linguaggio sessista e stereotipato che, proprio per la sua pervasività, è difficile da concettualizzare in un mondo musicale giovanile dove spesso prevale una visione patriarcale del concetto di “libertà di espressione”». Oltre al cantautore anche il rapper di Nimis, Dj Tubet (al secolo Mauro Tubetti), propone una riflessione sulla questione sostenendo che «nel rap italiano ed estero c’è un sessismo esplicito dilagante, nascosto da pratiche stilistiche in cui viene cercato l’eccesso in un’auto-celebrazione del rapper che si basa su una visione sessista mercificata del corpo femminile. Bisogna però ricordare – aggiunge – che la causa principale della violenza di genere è la discriminazione alimentata da stereotipi culturali, dall’ignoranza e da una forma di sessismo diffuso consapevole o inconsapevole che sia».
Inoltre, Tubet e Perissinotto non nascondono una convinzione: «Queste problematiche albergano da sempre nella musica popolare, cantautorale, rock, rap e nella moderna trap, e anche se ogni tanto colpiscono l’opinione pubblica con qualche scandalo sanremese e si fanno più evidenti, è importante discuterne collettivamente portando il dibattito alla portata dei più giovani che spesso non sono del tutto coscienti del potere evocativo che le parole hanno».

Dj Tubet

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In copertina, ecco la significativa immagine scelta per la locandina.
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