(g.l.) Il Club per l’Unesco di Udine oggi celebra diverse Giornate mondiali e internazionali: Marittima, Turismo, Habitat, preservazione dello stato di ozono, riduzione dei disastri naturali. Quest’ultima è quanto mai importante e attuale, vista l’alluvione che ha colpito pochi giorni fa le Marche, calamità atmosferica che ha più volte interessato anche il Friuli Venezia Giulia in modo più o meno grave, senza parlare degli eventi di straordinaria potenza degli anni Sessanta come il disastro del Vajont, con pesantissimi effetti anche sulle comunità friulane di Erto e Casso, oltre che sulla veneta Longarone spazzata via dalle acque sprigionate dalla grande diga (quasi duemila vittime), e l’alluvione di Latisana da parte del Tagliamento esondato.
Quindi è sempre di stringente attualità mettere l’accento sulla improrogabile esigenza della salvaguardia ambientale. Temi, quelli appunto dell’ambiente, che sottendono le citate Giornate senza confini e che saranno trattati proprio oggi, 20 settembre, durante un incontro che si terrà con inizio alle 17 nella Biblioteca dell’Africa, in via Romeo Battistig, 48, a Udine. I lavori potranno essere seguiti anche da remoto (come emerge dalla locandina che pubblichiamo).
Dopo l’intervento introduttivo di Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’Unesco di Udine, al quale si deve l’organizzazione dell’importante appuntamento, prenderanno la parola con interessanti relazioni Teresa Gualtieri, Adriano Conti, Luigi Luca da Riva, Viviana Mattiussi, Germano Pontoni e Giuseppe Capoluongo.
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In copertina, un suggestivo scorcio del Cornappo, a Nimis, ancora incontaminato.
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