Nel conto alla rovescia per la 17a edizione del festival Vicino/lontano 2021, la serata di anteprima – domani 30 giugno – sarà nel segno dell’umanità e della collaborazione più che decennale del festival con Medici Senza Frontiere. Una serata davvero speciale sarà dedicata ai 50 anni di attività dell’organizzazione medico-umanitaria Premio Nobel per la pace 1999.
La serata inizierà alle 19 nella chiesa di San Francesco con la proiezione del docufilm di Stéphane Santini e Géraldine André “Egoisti” – voce narrante Stefano Accorsi – che raccoglie le toccanti testimonianze di 40 operatori di Msf. La guerra, le grandi emergenze, le pandemie, le carestie: in tutto il mondo gli operatori umanitari sono abituati alle missioni e ai contesti più estremi e più rischiosi. E talvolta li raccontano con la loro voce di testimoni diretti per farli conoscere a un’opinione pubblica spesso distratta. Capita più raramente, invece, che queste persone ci rivelino se stesse, accogliendoci nei meandri della propria intimità e delle proprie paure – perché la paura è di tutti gli esseri umani, anche dei più coraggiosi. Nel docufilm 40 operatori umanitari, con la partecipazione dei loro cari, hanno compiuto questa scelta per raccontare il rischio, l’impegno, la prima volta, l’impotenza, gli incontri, la passione, il ritorno, l’inesprimibile. E lo hanno fatto mettendosi a nudo, senza filtri, lasciando parlare le emozioni, per ricordare e ricordarci l’anniversario dei primi 50 anni di azione umanitaria di Medici Senza Frontiere.

Stefano Accorsi


La proiezione sarà introdotta dalla presidente di Msf Italia, Claudia Lodesani, medico infettivologo, impegnata con Medici Senza Frontiere dal 2002 e dal 2018 presidente di Msf Italia. Ha passato gli ultimi 19 anni sul campo, iniziando come medico di terreno per poi svolgere ruoli di coordinatrice, capomissione, direttrice di strutture sanitarie di Msf. Ha lavorato in grandi emergenze come l’epidemia di Ebola nel 2014 e 2015, conflitti come quello in Yemen e nella Repubblica Centrafricana, contesti dimenticati come il Burundi, la Repubblica Democratica del Congo o il Sud Sudan. A marzo 2020, dopo una missione di due mesi ad Haiti, è stata la coordinatrice dell’intervento di Msf per il Covid-19 in Italia, prestando servizio fino al giugno.

La serata proseguirà alle 21.30: l’evoluzione dell’azione medico umanitaria in questi ultimi 50 anni e il valore della testimonianza per Msf saranno i temi del dibattito serale, sottolineando quanto la parola e la fotografia ricoprano un ruolo centrale nel dare voce ad emergenze dimenticate lontane dai riflettori. Il racconto vissuto sul campo da Claudia Lodesani – dalle epidemie di Ebola al terremoto di Haiti, dal conflitto in Repubblica Centrafricana fino all’attuale pandemia – sarà accompagnato dall’esperienza di Alessio Romenzi che con le sue foto ha raccontato alcune emergenze in cui Msf è stata in prima linea curando le ferite fisiche e psicologiche di centinaia di migliaia di pazienti.
Marcello Fois racconterà la sua “ferita” tra quelle contenute nel libro “Le Ferite” in cui quattordici scrittori e scrittrici (Marco Balzano, Diego De Silva, Donatella Di Pietrantonio, Marcello Fois, Helena Janeczek, Jhumpa Lahiri, Antonella Lattanzi, Melania G. Mazzucco, Rossella Milone, Marco Missiroli, Evelina Santangelo, Domenico Starnone, Sandro Veronesi e Hamid Ziarati) descrivono ferite profonde e insanabili, a volte taciute o impresse nell’anima.
Tutti gli autori hanno ceduto gratuitamente i loro racconti e la curatrice Caterina Bonvicini ha rinunciato al suo compenso. Con l’acquisto di questo libro il lettore sosterrà la causa di Msf cui l’editore devolverà l’utile del progetto. Nell’ambito di Vicino/lontano, inoltre, dal 30 giugno al 4 luglio sarà attivo in largo Ospedale Vecchio l’infopoint Msf a cura dei volontari del gruppo di Udine.mercoledì 30 giugno© Isabel Corthier.

Marcello Fois

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In copertina, Claudia Lodesani presidente di Msf Italia durante la sua missione in Burundi.

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