Nuovo appuntamento in musica al Verdi di Pordenone per la Stagione 2021-2022, curata dal consulente musicale Maurizio Baglini, nella quale risaltano elementi di innovazione di un Teatro ormai capace di produrre eventi musicali, non solo di ospitarli. In programma oggi, alle 20.30, l’omaggio al Barocco dell’Imaginarium Ensemble “Non lo udite lo parlare?” un concerto dedicato al rapporto tra voce umana e virtuosismo strumentale italiano dal primo Seicento sino al tardo Barocco, quell’epoca di grande fermento che vide gli strumenti musicali affrancarsi dal semplice ruolo di sostegno delle voci. Fino ad allora infatti, gli strumenti della famiglia del violino, privi di un repertorio scritto, raddoppiavano le voci dei cantori o erano impiegati per accompagnare il ballo.
Nel Seicento il violino inizia invece la propria emancipazione, grazie alla stampa di brani espressamente dedicati a questo strumento: da allora i compositori svilupperanno in modi e stili diversi il filo ininterrotto che lega violino e voce. In questo canto senza parole, gli strumenti offrono l’espressione di immagini e passioni non meno intense di quelle evocate dai testi poetici. Sul palco l’Imaginarium Ensemble fondato e diretto da Enrico Onofri – violino e direzione, Premio della Critica Musicale Franco Abbiati 2019 come miglior solista e Direttore Principale della Filarmonica Arturo Toscanini – affiancato da Alessandro Palmeri al violoncello, Simone Vallerotonda all’arciliuto e Federica Bianchi al clavicembalo. Nel concerto saranno eseguite musiche di Aurelio Virgiliano, G.Paolo Cima, Francesco Rognoni, Richardo Rognono, Biagio Marini, G. Marco Uccellini, Alessandro Stradella, Isabella Leonarda, F. Antonio Bonporti, Arcangelo Corelli.
Nel 2006 Imaginarium Ensemble ha pubblicato con grande successo il suo primo Cd dedicato al grande repertorio per violino del Seicento, nel 2019 l’album Into Nature (dedicato alle Stagioni di Vivaldi e ad “altri suoni dalla Madre Terra”, vincitore di numerosi riconoscimenti) e nel 2020 Seicento!, ideale prosecuzione proprio de La voce nel violino. Tutte le informazioni sul sito teatroverdipordenone.it e in biglietteria (telefono 0434.247624).

Enrico Onofri

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Festeggia la sua 30ma edizione il Festival Internazionale di Musica Sacra promosso da Presenza e Cultura con il Centro Iniziative Culturali Pordenone, in sinergia con l’assessorato alla Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il Comune di Pordenone, per la direzione artistica di Franco Calabretto ed Eddi De Nadai. E sarà una figura iconica della scena musicale del nostro tempo, la “voce di Sardegna” Elena Ledda, con il suo prestigioso Ensemble di grandi musicisti, a inaugurare il Festival nella serata di venerdì 29 ottobre, alle 21, nel Duomo Concattedrale di San Marco a Pordenone. “Mamma Nosta Soberana” titola il concerto che raccoglie il filo rosso tematico dell’edizione 2021 del Festival di Musica Sacra, in programma fino al 20 dicembre, seconda tappa del progetto triennale dedicato alla “Trinità dell’umano” quest’anno focalizzato appunto sulla figura della “Mater”, la madre.
Una preziosa ouverture, quindi, quella di Elena Ledda, che da oltre due decenni esplora artisticamente questo percorso: indimenticabile la sua partecipazione all’album tributo a Fabrizio De Andrè “Canti Randagi”, con la rilettura di “Tre Madri” -che compariva nello storico album “La Buona Novella” – declinata in “Sas Tres Mamas”, uno degli episodi più luminosi dell’intera raccolta. Cantante in lingua sarda per vocazione, Elena Ledda è da tempo artista di riferimento a livello internazionale per la sua capacità di spaziare in un repertorio universale, che abbraccia suoni e voci delle genti del Mediterraneo, e oltre. Impegnata anche a livello istituzionale nella difesa della lingua e della cultura della sua terra, come assessore al Comune di Quartu, ha idealmente raccolto il testimone di un’altra icona dell’isola, la grande cantante Maria Carta, scomparsa nel 1994. Nel progetto discografico “Cantendi a Deus” dedicato interamente al canto sacro, Elena Ledda ha raccolto il lavoro di una lunga ricerca che evidenzia come in Sardegna i canti sacri mantengano ancora intatta la loro capacità comunicativa assieme alla loro funzione sociale. Ha attinto alla pura tradizione, composto brani originali e, con lo stesso rispetto, rivisto e recuperato, senza snaturarne l’essenza, qualche canto la cui esecuzione si era persa nel tempo. I canti devozionali sardi sono in grande maggioranza dedicati al culto mariano, spesso di derivazione gregoriana, catalana, dall’antico al moderno.
Nell’Ensemble di Elena Ledda si esibiranno a Pordenone i musicisti Mauro Palmas mandole, Marcello Peghin chitarre, Silvano Lobina basso e Simonetta Soro voce. Il cartellone del 30° Festival internazionale di Musica Sacra di Pordenone sarà presentato proprio oggi 27 ottobre, nell’ambito di un incontro stampa al quale interverrà, con i promotori, l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli. L’accesso al concerto inaugurale è gratuito, con green pass e prenotazione obbligatoria inviando mail a pec@centroculturapordenone.it. Info e dettagli sul nuovo sito dedicato musicapordenone.it

Elena Ledda

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In copertina, l’Imaginarium Ensemble che si esibirà questa sera nella Concattedrale di Pordenone.

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