(g.l.) Capodanno sotto tono, come ovunque, a Grado che si appresta ad accogliere il 2022 senza gli annunciati fuochi sulla spiaggia principale. Uno spettacolo che la ripresa pandemica causata da Omicron ha fatto cancellare, con delusione di quanti – e sono moltissimi – li aspettavano. Nella città balneare si avviano, dunque, alla conclusione in sordina le tante proposte di fine anno che, tradizionalmente, danno vita all'”Isola del Natale”, programmate nella piena osservanza delle norme per il contenimento del contagio, come dimostra appunto l’annullamento dei fuochi e del concerto della notte di San Silvestro. Proposte che partono, naturalmente, dalla Mostra dei Presepi che è diventata una bella e importante tradizione condivisa con le vicine Aquileia e Terzo. Oltre 200 interpretazioni della Natività, fino al 16 gennaio, sono infatti visibili nelle vie cittadine, all’interno del cinema Cristallo e lungo le strade di Fossalon e Boscat, oltre che nelle due località rivierasche. Non manca, naturalmente, il presepe galleggiante con tanto di casone, allestito in porto.
Per quanto riguarda, invece, le celebrazioni religiose, oggi alle 18 nella Basilica patriarcale di Santa Eufemia, la Corale Orchestrale Santa Cecilia, diretta dal maestro Annello Boemo (organo Ivan Bianchi), canterà il tradizionale “Te Deum” di ringraziamento, mentre domani, primo gennaio, parteciperà alle messe solenni dedicate alla Santissima Madre di Dio: sarà eseguito anche il “Veni Creator” con l’invocazione dell’aiuto dello Spirito Santo nell’anno appena cominciato.

Fuochi soltanto tra i ricordi.

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In copertina, il tradizionale presepe tra i casoni di Grado, allestito in Campo dei Patriarchi, in una foto di Mario Callegari.

 

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