Conto alla rovescia, a Tricesimo, per “Madame Guitar”, il famoso festival internazionale di chitarra acustica che da ben 16 anni viene organizzato nella cittadina morenica nel quarto weekend di settembre: quest’anno l’appuntamento, come sempre ricco di proposte, è in programma da domani 24 a domenica 26 settembre. La presentazione dell’ormai storica iniziativa è avvenuta in municipio, presenti il sindaco Giorgio Baiutti e l’assessore Barbara Iannis, il direttore artistico della manifestazione, nonché presidente di Folk Club Buttrio, Marco Miconi, e il più giovane fra gli undici liutai che parteciperanno alla kermesse, il ventitreenne Marco Montina. All’ultimo momento è mancata la presenza del solista sardo di strumenti a corda Mauro Palmas, già ospite del festival, che la sera prima si era esibito a Manzano in un interessante progetto su Dante Alighieri a 700 anni dalla morte e che aveva dovuto ripartire in anticipo.
Marco Miconi e il sindaco Baiutti.
Nelle parole di saluto del primo cittadino, la soddisfazione dell’Amministrazione comunale nell’ospitare uno degli appuntamenti culturali più significativi del Friuli Venezia Giulia e la riaffermazione del ruolo di Tricesimo, da sempre aperto al mondo della musica. Per Baiutti, il festival rappresenta infatti un’occasione formativa importante che consentirà ai partecipanti di affinare, nello scambio di esperienze, le rispettive inclinazioni interpretative di uno strumento musicale straordinario. «Da qui – ha concluso – l’orgoglio di Tricesimo di poter offrire questo festival a un pubblico qualificato che sarà accolto dalla comunità con la tradizionale ospitalità».
Il professor Miconi ha, a sua volta, spiegato le caratteristiche dell’evento, con due serate al Teatro Luigi Garzoni (venerdì e sabato), due pomeriggi in piazza Ellero (sabato e domenica con il concerto finale) e una tarda mattinata nella quiete del Castello di Tricesimo ad ascoltare “Dante e la Musica del suo tempo”, con Angelo Floramo e l’ensemble di musica antica Dramsam. Nell’articolato programma di concerti, che prevede 17 esibizioni di artisti, Miconi ha ricordato alcuni nomi di spicco internazionale come il bluesman americano Guy Davis, il chitarrista italiano ma residente a Londra Antonio Forcione, lo storico cantautore romano Edoardo De Angelis, che celebra i 50 anni di attività, la cantautrice e grande chitarrista ligure Giua, già finalista a Sanremo Giovani, un duo di kora proveniente da Senegal e Gambia, il grande chitarrista belga Jacques Stotzem, ma anche musicisti della nostra regione come l’ensemble di musica folk-rock La Corte di Lunas o il cantautore in friulano Cristian Mauro con Alvise Nodale. Miconi ha ricordato anche la presenza del pittore modenese Franco Ori che torna Tricesimo con i suoi megaritratti musicali eseguiti in diretta durante i concerti.
Montina e la chitarra in costruzione.
Marco Miconi, fin dall’inizio “anima” del festival, ha poi dedicato uno spazio anche alla mostra di liuteria, da sempre molto visitata, che si terrà in alcuni negozi, purtroppo sfitti, di Via Sant’Antonio ed ha sottolineato la presenza di due giovanissimi liutai udinesi, Luca Zerilli e Marco Montina, che hanno da poco aperto i loro laboratori in centro città e che “forse” hanno trovato spunto, come avvenuto a vari giovani chitarristi, proprio dalla rassegna tricesimana, che esordì quando frequentavano ancora la scuola primaria…. Nel suo intervento non poteva mancare un accenno alla pandemia ancora in atto ed ha ricordato che la normativa vigente (green pass, tamponi, mascherine…) offre una grande occasione per ripartire dopo l’assordante silenzio della musica nei lunghi lockdown.
È stato interessante ascoltare anche lo stesso Marco Montina, presente con una innovativa chitarra in costruzione, ma che «sarà pronta per il festival», come lui stesso ha annunciato. Alla domanda su come un ventenne non segua percorsi professionali “moderni”, ma si faccia attrarre da un artigianato antico e “di nicchia”, gli occhi gli si sono illuminati a dimostrare il suo amore per lo strumento e le possibilità enormi di personalizzazione in mano all’artigiano “creatore”; così ha ricordato il suo diploma alla Civica Scuola di Liuteria di Milano, basato su un lavoro specifico su un’innovativa chitarra classica con un sistema di incatenatura di tavola armonica e fondo da lui ideato, scegliendo poi di mettere a disposizione la sua professionalità per la progettazione di piani armonici che accontentino le diverse richieste dei musicisti.
De Angelis, 50 anni di musica.
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In copertina, il logo dell’ormai storica manifestazione tricesimana.