Con qualche giorno in anticipo sulla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (voluta dall’Assemblea generale dell’Onu, nel 1999, e che si celebra il 25 novembre di ogni anno), l’Alleanza Cooperative Italiane del Friuli Venezia Giulia organizza l’evento teatrale “Un altro modo per dirlo” dedicato al tema del contrasto alle molestie sul luogo di lavoro e dell’influenza del linguaggio nelle relazioni fra le persone. L’appuntamento – coordinato dalla regista Rita Maffei, direttrice artistica e vicepresidente del Css Teatro stabile di innovazione del Fvg (nella foto) – alternerà momenti interpretati da attrici, interventi dei/delle partecipanti al laboratorio di teatro partecipato e del pubblico, momenti musicali e video. Il palco sarà quello del Teatro Palamostre di Udine dove avrà luogo il laboratorio partecipato, oggi 20 novembre, a partire dalle ore 21.
Nei mesi scorsi, il progetto “Un altro modo per dirlo” ha creato quattro momenti di confronto e riflessione sul tema della parità di genere, coinvolgendo oltre mille persone all’ascolto della sociolinguista Vera Gheno (“Il linguaggio che uso ha un effetto”); dell’ex pallavolista Maurizia Cacciatori (“Leadership e gioco di squadra”); della dirigente cooperatrice Anna Piacentini (“La felicità sul luogo di lavoro si basa sulla fiducia. Il linguaggio è fiducia”) e del sociologo Salvatore Toti Licata (“Femminilità come valore”).
Questo evento conclude, ora, la prima parte del percorso che Aci Donne e Parità regionale (in collaborazione con quella lombarda) sta realizzando per lavorare sull’importanza del linguaggio nei luoghi di lavoro, con una particolare attenzione al linguaggio di genere e al suo impatto sulle relazioni professionali e personali. Molto spesso, infatti, nel mondo del lavoro manca una vera riflessione sull’uso delle parole, e questo lascia spazio a stereotipi di genere e all’uso di linguaggi obsoleti che possono avere riflessi anche negativi sul clima che si sviluppa sul luogo di lavoro e, a volte, si riflette pure nei rapporti familiari. Parlare di benessere organizzativo non può prescindere da questi temi ed è in virtù di tale riflessione che l’Aci ha scelto di impegnarsi su queste tematiche avendo sempre la persona al centro del proprio agire utilizzando anche canali non consueti come, appunto, il teatro.
“Un altro modo per dirlo” ha ottenuto il patrocinio della Commissione Pari opportunità donna del Fvg e della Consigliera di parità della Regione Lombardia. La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria, inviando una mail a: biglietteria@cssudine.it, indicando il numero di partecipanti.
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La violenza di genere è una piaga sociale che continua a sanguinare, come confermato dal costante aggiornamento della conta di femminicidi in Italia. È fondamentale diffondere la cultura del rispetto al fine di debellare la sub-cultura della violenza, partendo soprattutto dalle nuove generazioni. E proprio ai giovani è dedicato Respect!, il nuovo progetto dell’associazione culturale Living Music, assieme a The Groove Factory e l’avvocata Ester Soramel: uno spettacolo che si propone di illustrare attraverso la musica e l’arte visiva – forme comunicative emozionali e d’immediata percezione, per arrivare ai giovani con un linguaggio immediato, diretto e facilmente comprensibile – l’ampio spettro in cui si declina la violenza di genere. L’appuntamento, riservato alle classi seconde, terze, quarte e quinte superiori di alcuni istituti scolastici udinesi aderenti alla rete “Il piacere della Legalità? – Mondi a confronto”, è fissato per lunedì 22 novembre, ore 11: inizialmente l’evento si sarebbe dovuto svolgere al Teatro Palamostre, ma il peggioramento della situazione sanitaria in regione, che quasi certamente comporterà il passaggio in zona gialla con il conseguente divieto di uscite didattiche per le scuole, ha costretto l’organizzazione a trasmettere in streaming il concerto. Tale modalità consentirà di estendere il pubblico ad altri istituti e a tutti coloro che vorranno connettersi al link che verrà comunicato sulla Pagina Facebook www.facebook.com/associazionelivingmusic.
Quattordici brani accuratamente selezionati nel panorama italiano e internazionale, dagli anni ’60 a oggi, per sottolineare la triste e persistente evoluzione di un fenomeno che purtroppo non conosce battute d’arresto. Ogni esibizione sarà impreziosita da un video creato ad hoc dal visual designer Marino Cecada, professionista di fama nazionale che ha lavorato, tra gli altri, con artisti del calibro di Ligabue, Negrita, Il Volo, Negramaro, Giorgia, The Giornalisti. Marino Cecada assieme a Massimo Racozzi e Fabio Babich, in tempo reale grazie alla SandArt (disegno con la sabbia), creeranno delle vere e proprie opere d’arte ispirate alle canzoni. La band che eseguirà il repertorio scelto è formata da Caterina Licata (voce), Luca Moreale (voce, chitarra e programmazione), Michele Zanni (basso), Valerio Simonini (tastiere), Alessandro Dri (batteria). Ospite, in un brano, il giovane rapper Silly Sam.
Un evento che sarà un’esperienza coinvolgente per il pubblico: toccando la sfera emotiva, verrà condotto in profonde riflessioni sull’ampio spettro in cui si declina la violenza di genere. Dalla violenza domestica al femminicidio, esaminando anche l’alibi del violento e le conseguenze sulle vittime collaterali, ossia i figli, per poi giungere al riscatto e all’emancipazione della donna dalle situazioni di oppressione. E tutto questo attraverso la forza dirompente di canzoni italiane che spaziano tra vari generi come “Donna” di Mia Martini, “Malo” di Bebe, “Ballata Triste” di Nada, “La signora del quinto piano” di Carmen Consoli, “Colpo di pistola” di Brunori Sas, “Via Broletto 34” di Sergio Endrigo, “Vietato morire” di Ermal Meta, “Il figlio del dolore” di Adriano Celentano, “Gesù Cristo sono io” di Levante, “Nessuna Conseguenza” di Fiorella Mannoia e “Uomini Contro” di Ensi. E sul piano internazionale successi come “Behind The Wall” (Tracy Chapman), “Where The Wild Roses Grow” (Kylie Minogue, Nick Cave), “I’m Ok” (Christina Aguilera), “X3” (Marti Stone) per concludere con “Respect” di Aretha Franklin.
“Respect!” è un progetto dell’Associazione Living Music assieme a The Groove Factory e l’avvocata Ester Soramel, realizzato con il sostegno di Confindustria, MD System, Pizzikotto, Dis-pe, Lions Agorà e Lions International, nonché con il patrocinio di Comune di Udine, Commissione Pari Opportunità del Comune di Udine, Commissione Regionale per le Pari Opportunità, Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Udine e Ordine degli Avvocati di Udine, Associazione Zerosutre e con il supporto del Comitato Pari Rappresentanza 50e50.
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“A tutte le donne che non ce l’hanno fatta, a coloro che non hanno atteso il secondo schiaffo e a tutti gli uomini che hanno capito la grandezza delle donne”: inizia così il libro “Ultimo appuntamento sul Tagliamento” scritto dal giornalista Daniele Paroni e dedicato al femminicidio di Nadia Orlando, la 21enne di Vidulis uccisa il 31 luglio 2017 dall’ex fidanzato di Muzzana del Turgnano. Un anno fa, dopo essere stato condannato in appello a 30 anni di reclusione, Francesco Mazzega si è suicidato, portando con sé tanti interrogativi, quegli stessi che molti altri uomini non hanno sciolto dopo aver ucciso le loro compagne. Patrocinato dal Consiglio regionale, il libro tratta il delicato e doloroso tema del femminicidio. Il libro di Daniele Paroni sarà presentato venerdì 26 novembre, alle 20.30, nel salone delle ex scuole Elementari in via Matteotti a Nimis.
Sempre per venerdì prossimo, e alla stessa ora, è previsto infine uno spettacolo nel Centro Lemgo di Pradielis: una rappresentazione teatrale racconterà come nelle guerre che hanno attraversato il Novecento il corpo della donna sia stato usato come campo di battaglia.
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(s.b.) Una iniziativa del Comune di Precenicco, nell’ambito della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si svilupperà in tre giorni (25 – 26 – 27 novembre) con la collaborazione della Regione Fvg, dell’associazione Sorridi Ancora di Latisana e dell’associazione anziani locale, Stin Insieme. Elisa Zanelli, assessore alla cultura, all’istruzione e alle politiche sociali, nell’invitare i cittadini, afferma che “coraggiose sono le donne che si battono ogni giorno per i loro diritti, per la libertà e l’uguaglianza. Quelle che dicono no alla violenza e lottano per delle condizioni di lavoro più eque e per una sessualità libera da pregiudizi, proponendo infine l’educazione dei bambini, adolescenti, uomini e donne perché avanzino tutti insieme verso un mondo più giusto e consapevole“. L’inizio è con uno spettacolo teatrale (giovedì 25, ore 21, auditorium comunale ). E’ “Il corpo che parla“ di Gioia Battista, con la regia di Elisa Risigari e l’interpretazione di Martina Boldarin, sul tema del femminicidio raccontato attraverso lo sguardo incredulo di chi ama. Venerdì 26, al centro civico, alle 18, verrà proposta invece una serata informativa sulla violenza di genere. Sarà un dibattito su atti persecutori, bullismo e cyberbullismo con Mara Lessio e Lorena Colosetti, commissarie della Questura di Udine, moderatrice Serena Bellamio, avvocata e presidente dell’associazione Sorridi Ancora. Infine, sabato 27, ore 17, al centro civico ci sarà la proiezione del film Mulan, un cartoon della Disney, ispirato alla leggenda cinese di Hua Mulan, donna guerriera che, rompendo schemi e stereotipi, salverà il suo paese contro l’ invasione dei guerrieri del Nord. E’ consigliata la prenotazione in Biblioteca (telefono 0431.58038 interno 7 oppure 339.2348403 dal lunedì al venerdì 10-13) ed è possibile prenotare anche con sms WhatsApp (specificando nome e cognome dello scrivente). Green Pass obbligatorio per i soggetti maggiori di 12 anni.