di Giuseppe Longo

Riguardava Cave del Predil e il progetto per la valorizzazione della vecchia Laveria l’ultimo articolo che, oltre un anno fa, Giancarlo Martina mi aveva inviato dalla sua Tarvisio. Poi, per alcuni mesi, si era limitato a girarmi dei comunicati e poi niente più. Evidentemente, le sue forze stavano calando di giorno in giorno perché il male aveva preso il sopravvento, spegnendo quella generosità che l’aveva contraddistinto per tutta la vita. L’infaticabile cronista della Valcanale aveva infatti molto apprezzato l’iniziativa di questo blog e mi mandava periodicamente con entusiasmo i suoi puntuali contributi dedicati, appunto, a Tarvisio, ma anche alla vicina Malborghetto, suo paese d’origine, da Pontebba, Chiusaforte e persino dalla più lontana Val Resia. Un impegno, del tutto disinteressato, che si affiancava a quello ancora giornaliero di corrispondente per tutti gli argomenti (politica, sport, turismo, vita cittadina) del Messaggero Veneto, dalla cui sede udinese l’ho conosciuto, dapprima soltanto telefonicamente, nell’ormai lontano 1980, quando, giovanissimo redattore, cominciai a occuparmi anche di questa parte di Friuli, di questo splendido comprensorio alpino fatta di tanti problemi ma anche di tante incoraggianti prospettive che Giancarlo conosceva perfettamente e trasmetteva in quegli articoli che per decenni ha scritto nei ritagli di tempo che gli lasciava il lavoro alle Weissenfels di Fusine.
Ma, purtroppo, anche sulla operosa vita di Giancarlo Martina, dopo tante sofferenze, è calata la sera: aveva 78 anni, compiuti domenica scorsa, lo stesso giorno della morte. E fra poco, alle 14.30, la comunità della Valcanale, che l’ha tanto stimato, si raccoglierà per salutarlo al funerale che sarà celebrato nella parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. Lascia la moglie Mirella e i figli Barbara e Michele: a loro le più sentite condoglianze anche da parte di questo sito che ha beneficiato, purtroppo non a lungo, della competente e appassionata collaborazione di questo “innamorato” di una valle che gli è di certo grata e che serberà di lui un bellissimo ricordo: quello di un uomo buono, laborioso e sempre disponibile, che non si tirava mai indietro e che sapeva guardare alla vita con fiducia e ottimismo. Un giornalista che si è speso per far conoscere e valorizzare le montagne dei Tre Confini, meravigliose sia d’inverno con la neve sia tra il verde e i fiori dell’estate, guardate da lassù dalla sua tanto amata Madonnina del Lussari.

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In copertina, Giancarlo Martina tra le montagne del Tarvisiano.

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