(g.l.) Il Governo della Repubblica di Slovenia, come è noto, ha proclamato il 2022 Anno Tartiniano, ricorrendo il 330° anniversario della nascita del musicista avvenuta a Pirano l’8 aprile 1692. Nella cittadina istriana continuano pertanto le iniziative dedicate al “Maestro delle Nazioni” e per domani, 2 agosto, alle ore 21, è stato organizzato un concerto nell’anfiteatro dell’auditorium di Portorose. Per l’occasione, nell’ambito di “Tartini 330”, si esibiranno il violinista Alessandro Quarta e I Filarmonici di Roma. Per ulteriori informazioni scrivere a: tartini330@piran.si
Come detto, Giuseppe Tartini nacque a Pirano,che allora faceva parte della Repubblica di Venezia, nel bel palazzo oggi sede della Comunità degli Italiani che dà sulla piazza contraddistinta dal monumento con la statua dedicata proprio al grande compositore. Morì invece a Padova il 26 febbraio 1770.

Alessandro Quarta

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Trieste, al Conservatorio Tartini
un Centro studi in lingua slovena

Parte da Trieste, il cui Conservatorio è dedicato a Giuseppe Tartini, una piccola rivoluzione in tema di Alta Formazione Musicale in rapporto alle minoranze linguistiche: attraverso la avvenuta istituzione del Centro studi musicali in lingua slovena, si è finalmente arrivati ad una scelta inclusiva, dando attuazione su questi temi alla legge 38 del febbraio 2001, recante “Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della Regione Friuli Venezia Giulia”. «Si tratta – ha spiegato il presidente del Tartini, Lorenzo Capaldo – di una riflessione doverosa al termine di un triennio “costituente” per il Conservatorio: durante il convegno di oggi abbiamo presentato alla cittadinanza le modifiche introdotte nell’ordinamento interno del Conservatorio per evidenziare il legame rafforzato con le comunità linguistiche del territorio, in primis quella slovena. Il Centro studi musicali in lingua slovena avrà uno sportello permanente e potrà contare su corsi dedicati, permetterà di valorizzare le specificità culturali degli studenti di quella minoranza linguistica. Una scelta inclusiva e innovativa, quindi, per rendere sempre più “unico” il Conservatorio di Trieste nel panorama dell’Alta Formazione Musicale. La strada che separa i Conservatori dall’autonomia delle Università è quindi ancora molto lunga, per questo la scelta del Tartini è stata di precedere il legislatore, utilizzando tutti i margini di autonomia già esistenti. A dimostrazione del fatto che i Conservatori non sono tutti uguali: sono portatori di diversificate istanze del territorio e di peculiari vocazioni culturali e artistiche, che esigono risposte adeguate e flessibili». Il Convegno, intitolato ”Le Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale tra istanze di autonomia e vincoli centralistici”, è stata l’occasione per riflettere sulle questioni ancora aperte a livello generale, quali la piena attuazione proprio della legge 38/2001. Il delicato rapporto con le diverse comunità linguistiche locali. Con il Presidente del Tartini Lorenzo Capaldo sono intervenuti l’accademico Andrea Crismani, ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Trieste, su “Indirizzo amministrativo e gestione nelle Istituzioni Afam”. E a seguire il direttore del Conservatorio, Sandro Torlontano, sul tema “Il Centro Studi Musicali Sloveno”.

Il convegno al Conservatorio di Trieste.

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In copertina, un ritratto di Giuseppe Tartini del quale ricorrono i 330 anni dalla nascita.

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