(g.l.) Anche una interessante proposta culturale, a Nimis, nell’ambito dell’Ottavario di Madonna delle Pianelle che, cominciato il primo settembre, culminerà mercoledì prossimo con la festa solenne della Natività di Maria. Come annunciato anche stamane da monsignor Rizieri De Tina, questa sera, alle 20.30, nella sala dell’Oratorio parrocchiale, verrà infatti proiettato il film “Predis, la nazione negata” che il regista Massimo Garlatti Costa ha dedicato all’autonomismo friulano e che dopo una proiezione capillare nelle principali sale cinematografiche del Friuli, prima della chiusura dovuta all’emergenza Covid-19, era approdato anche sulle reti Rai.

“Predis, la nazione negata” è il secondo capitolo di una trilogia che vuole raccontare la storia del Friuli e dei friulani che hanno lottato per la propria identità: è il seguito di “Missus, l’ultima battaglia”, pellicola del 2017 con cui Garlatti-Costa ha voluto documentare a che punto è la lunga battaglia dei preti di Glesie Furlane per il diritto di pregare nella propria lingua. Ora, «attraverso un viaggio nel ‘900 friulano “Predis” racconta la storia di tre preti friulani, don Giuseppe Marchetti (Gemona), don Francesco Placereani (Montenars) e don Antonio Bellina (Venzone), che hanno dedicato la loro vita al Friuli e alla sua gente, insegnando la storia, la lingua e la cultura e, soprattutto, insegnando a riconoscere la propria identità e a lottare per essa», ha spiegato il regista. “Predis” propone una fotografia in bianco e nero che richiama un Friuli dimenticato ma eterno, abitato da persone che vivono e lavorano ancora a contatto con la terra. Una scelta dell’autore che così ha voluto «rappresentare il Friuli attuale, diverso purtroppo da quello che avrebbero desiderato i tre preti protagonisti. Un Friuli che ho voluto rappresentare in modo essenziale, crudo, quasi atavico. Le uniche riprese a colori sono quelle d’archivio in 8mm, che ci fanno vedere il Friuli al tempo dei tre preti». Uomini illuminati che avevano «anticipato i tempi e i pericoli che il futuro avrebbe portato. Proprio con questa visione i tre preti hanno cercato di far capire allo loro gente quanto importante fosse lottare per i propri diritti, la propria libertà di espressione, di lingua e cultura».

Una importante occasione, dunque, con “Predis, la nazione negata”  per approfondire un periodo-chiave della storia del Friuli e della sua Chiesa che seguì il terremoto del 1976 quando con la ricostruzione delle case nacquero anche significativi fermenti culturali, animati appunto dai tre indimenticabili sacerdoti di Glesie Furlane. Intanto, le celebrazioni dell’Ottavario mariano continuano, registrando ogni giorno una numerosa partecipazione alle tre messe celebrate nel tendone della sagra, a causa delle misure anti-contagio, mentre il Santuario rimane comunque aperto per le visite personali. Quest’anno la predicazione è stata affidata a don Luigi Gloazzo, direttore della Caritas diocesana, che analizza di giorno in giorno le varie problematiche legate al tema, purtroppo molto attuale, della povertà. Domani, soltanto una messa, quella delle 11, tradizionalmente dedicata alle coppie sposate proprio alle Pianelle, mentre la conclusione di questo sentito momento della vita spirituale avverrà l’8 settembre.

Il Santuario delle Pianelle.

—^—

In copertina, i tre sacerdoti friulani protagonisti del film di stasera.

 

, , , , , , , , , , , , , ,
Similar Posts
Latest Posts from 2021-22.FriuliVG.com