(g.l.) Mentre cresce l’attesa per il Torneo dei borghi, il cui fischio d’inizio è fissato per domani, si annuncia molto invitante la domenica a Nimis, dove si vive la seconda e conclusiva giornata di “Diamo un taglio alla sete” – l’iniziativa benefica a favore dell’Africa martoriata dalla mancanza d’acqua che si tiene negli ampi spazi esterni della cantina I Comelli in via Valle -, ma anche nelle sue frazioni.
A Cergneu, infatti, si festeggia San Giacomo con la tradizionale sagra che si è aperta ieri sera con bella musica (un consiglio, però: contenere un po’ il volume) e un’ottima cucina, nella quale vanno a ruba gli arrosticini di “cjastron” (il maschio della pecora), la novità di questi festeggiamenti della ripartenza. Stamane, messa solenne per il patrono, seguita dal tradizionale pranzo paesano (prenotazione obbligatoria) fra tanta musica, quella proposta dal bravo Graziano Collino, di Spilimbergo, che ha appena presentato il suo nuovo lavoro tutto in friulano. La festa è organizzata dall’Associazione Cernedum, la stessa che negli anni prima che si abbattesse su di noi il ciclone Coronavirus proponeva la suggestiva rievocazione storica tra i resti del Castello medioevale e la rinata Chiesetta di Santa Maria Maddalena (l’auspicio è che possa riprendere già il prossimo anno): un sito molto interessante dal punto di vista culturale e naturalistico ieri al centro di una interessante passeggiata con StudioForest nella frazione più orientale del Comune pedemontano e che merita d’essere adeguatamente valorizzato.

La rievocazione medioevale…

… e l’Abisso di Vigant.

A Borgo Vigant, una manciata di case sulla Bernadia che si rianima soltanto nel fine settimana perché ad esservi stabilmente residente è soltanto una persona, giunge all’apice la simpatica festa, con messa poco dopo mezzogiorno e pranzo nel bosco tra il profumo dei ciclamini che letteralmente “tappezzano” tutta la zona e in particolare il suggestivo sentiero che conduce al famoso Abisso di Vigant, meraviglia della natura salita alla notorietà soprattutto in questi ultimi anni, beneficiando anche del grande successo che hanno sempre più le vicinissime Grotte di Villanova. Ieri sera, all’antro sono scese numerose persone per la recita del rosario e il canto delle litanie dinanzi al suo ciclopico portale.
Insomma, una bella domenica, fatta di proposte semplici ma invitanti, alle quali si somma lo spirito di fratellanza che da ben quindici anni contraddistingue proprio la festa che, con il “vino della solidarietà”, si propone di aiutare ancofra fratel Dario Laurencig, il religioso delle Valli del Natisone che si fa in quattro per trovare l’acqua sotto il suolo africano arso dal sole aiutando così quelle povere popolazioni. E in tanti anni di duro lavoro è riuscito davvero a dissetarne parecchie. Ma, come anche la festa di oggi dimostra, il suo impegno continua senza soste.

Fratel Dario in Africa.

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In copertina, ecco i resti del castello medioevale, simbolo di Cergneu.

 

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