Torna oggi, 21 maggio (inizio ore 20.15), la grande lirica al Teatro Verdi di Pordenone con il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, nella produzione dell’Ente lirico di Trieste. Maestro direttore e concertatore è Valerio Galli, mentre la regia e le scene sono affidate a Éric Chevalier. Sul palco l’Orchestra e il coro del Verdi di Trieste. Commissionata dal Teatro La Fenice di Venezia nel 1850, opera prima della cosiddetta “trilogia popolare”, Rigoletto scardina i termini tradizionali del melodramma e rappresenta quel capolavoro in cui anche un compositore del XX secolo come Stravinsky coglie “più genuina invenzione”. Verdi si affida a Francesco Maria Piave per rielaborare una pièce originale di Victor Hugo, da lui ritenuta “il più gran soggetto e forse il più gran dramma dei tempi moderni”. Il Maestro è insuperabile nell’esprimere in musica il tragico destino del protagonista e il tema della maledizione di cui sarà vittima il buffone asservito a un nobile dissoluto esplode nella rabbia, nel rancore, nella furia disperata. Si tratta della prima opera del Verdi maturo: un trionfo indiscusso fin dalla prima esecuzione, una popolarità che da allora non conosce eclissi.
Nelle sue note di regia, Chevalier spiega che «un’opera popolare come Rigoletto è in grado di attirare un nuovo pubblico, ma deve essere presentata in modo leggibile e comprensibile, per rivolgersi efficacemente allo spettatore che non abbia necessariamente i codici del teatro lirico. Mi è sembrato fondamentale, registicamente, interpretare l’opera in modo tale da non scoraggiare chi si appresta per la prima volta al linguaggio lirico. Le trasposizioni nel tempo, l’opera ambientata in uno spazio e tempo diversi da quelli originali, possono funzionare, ma in realtà̀ non sono essenziali. Credo sia fondamentale invece interpretare quest’opera cercando di restituirle il suo significato originario». Nell’opera, il buffone gobbo di corte Rigoletto (Devid Cecconi), il Duca di Mantova (Antonio Poli), la giovane e bella Gilda (Ruth Iniesta) sono i protagonisti principali di un dramma senza tempo, nel quale vibrano stratagemmi e passioni. Si potranno riascoltare alcune tra le arie più celebri di sempre, come “La donna è mobile” e “Questa o quella”. Prevendite online e in biglietteria. www.teatroverdipordenone.it, telefono 0434.247624.

Musica anche nella vicina Sacile, dove questa questa c’è “Flute dimensions”: appuntamento alle ore 20.45 a Palazzo Ragazzoni. Sono annunciate musiche di Wolfgang Amadeus Mozart (Laura Zanardi, flauto); Robert Schumann (Laura Mosconi, flauto); Louis Ganne (Jenson Colby, flauto); Francois Devienne (Eleonora Donà, flauto); Carl Reinecke (Francesca Contò, flauto); Sergej Prokofiev (Stefano Sadè, flauto); al pianoforte Umberto Ruboni. I Corsi annuali di Alto perfezionamento sono ormai una realtà consolidata dell’Accademia musicale di Sacile. Lo scopo è dare la possibilità ai giovani talenti di migliorare le loro doti e il loro sapere, entrando in contatto con artisti straordinari. Hanno come finalità principale quella di rispondere alle esigenze culturali di approfondimento e specializzazione degli interpreti, laureandi, laureati e diplomati di Conservatorio in una prospettiva di elevata professionalità nell’approccio al mercato concertistico nazionale e internazionale. I Corsi di perfezionamento, che nascono dalla constatazione dell’assenza di specifiche opportunità di formazione in questo campo nell’ambito dei percorsi tradizionali, hanno il compito di formare interpreti tecnicamente e culturalmente in grado di affrontare il grande repertorio solistico, fornendo adeguate conoscenze di metodi e contenuti artistico-culturali, approfondendo al tempo stesso la riflessione sui nuovi linguaggi musicali. Accanto a questo, nel loro quadro formativo, per formare i migliori musicisti di domani, offrono la possibilità di finalizzare l’esperienza di studio nell’ambito di performances, nel contesto di un vero e proprio festival musicale. Poche in Italia sono le occasioni offerte ai giovani di fare musica davvero, di confrontarsi con il pubblico, oltre che con gli altri musicisti, con tutta l’emozione che ciò comporta. Proprio per tale capacità di coniugare l’attività didattica con quella formativa e con l’esperienza concertistica, i Corsi annuali di Perfezionamento dell’Accademia musicale di Sacile si distinguono nel panorama dell’offerta formativa italiana. Docente del Corso di annuale di perfezionamento in flauto traverso il maestro Nicola Guidetti.

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In copertina e all’interno scene del “Rigoletto” in programma a Pordenone.

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