L’hanno chiamato “Valerian”, è un maestoso maschio di aquila reale di sei anni e ha abbandonato “casa” – un centro rapaci austriaco, dov’era stato addestrato dai falconieri – a favore della Riserva naturale regionale del lago di Cornino, dalla quale non vuol sapere di andarsene. Falliti, finora, tutti i tentativi di recupero da parte dei proprietari dell’animale, che ogni due giorni plana al carnaio per alimentarsi e che è in qualche modo diventato una singolare mascotte del sito naturalistico: nonostante fosse abituato ai richiami, cui in precedenza rispondeva senza “capricci”, ora il rapace d’Oltralpe fa orecchie da mercante, evidentemente appagato dai “servizi” della Riserva friulana.

L’avvoltoio “monaco”.

E mentre gli esperti di quest’ultima continuano a monitorarne gli spostamenti, due rarissimi esemplari sono stati notati nei cieli di Cornino: prima è arrivato un avvoltoio “monaco”, un paio di giorni dopo, l’altro ieri, un capovaccaio (Neophron percnopterus), avvoltoio di cui nel nostro Paese rimangono solo una decina di coppie, nell’Italia meridionale e nelle isole maggiori, e la cui presenza è in calo in tutta Europa. Si tratta di un magnifico adulto, dal piumaggio contrastato bianco e nero, privo di anelli o altre marcature, dunque non monitorato: ha sorvolato la Riserva per quasi due ore, posandosi infine sul punto di alimentazione.
Di “avvoltoi monaci” al carnaio non se ne vedevano da ben otto anni, esattamente dal 2014: una presenza davvero straordinaria, dunque, che si sta intensificando grazie ai progetti di reintroduzione in Francia e in Bulgaria, e all’aumento della specie in Spagna.

«Un’osservazione di rilievo – commentano Luca Sicuro, presidente della Coop Pavees, che gestisce il sito, e il direttore scientifico della Riserva, Fulvio Genero -, che conferma l’importanza di questo luogo per la conservazione degli avvoltoi, fungendo da punto di riferimento nelle rotte che percorrono spostandosi tra diverse aree geografiche». «E’ nostra intenzione – fa loro eco il sindaco di Forgaria, Marco Chiapolino, che assieme all’assessore alla Riserva, Pierluigi Molinaro, aveva fornito l’anticipazione in sede di presentazione della stagione di eventi 2022 – ampliare il Progetto Grifone, concentrandoci sull’introduzione e lo studio di altri importanti volatili. I tempi sono maturi e l’esperienza consolidata ci dà forza per l’avvio di nuove progettualità di interesse europeo, affiancati dalla Regione Fvg I prestigiosi visitatori che in questi giorni sorvolano Cornino comprovano l’opportunità dell’avvio di nuovi percorsi».

Esemplari di capovaccaio.

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In copertina, ecco “Valerian” il maestoso maschio di aquila reale che ha messo su… casa a Cornino. (Foto Bruno Zuliani)

 

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