di Silvio Bini

Fraforeano – in friulano Frofeàn, Frofreàn – riflette il nome personale di epoca romana Furfurius. Documentato per la prima volta il 31 maggio 1222 in un patto tra Asquino di Varmo e il patriarca di Aquileia, il feudo di Fraforeano rimarrà alla famiglia dei di Varmo fino al 1468, quando i di Varmo, per dimostrare la gratitudine verso la nobiltà veneta, vendettero il territorio di Fraforeano, con l’esclusione del mulino, al patrizio veneziano Lorenzo fu Girolamo Barbarigo.
Da questi passerà poi in proprietà a diverse famiglie nobili veneziane e venete. Nel 1876 sarà di Carlo Luigi Herpin di Parigi e nel 1883 fu acquistato dal conte Vittorio de Asarta.
Venerdì 6 agosto, alle ore 18, la cappella che fa parte dell’antico complesso dei de Asarta, sarà aperta al pubblico e presentata da Benvenuto Castellarin. Nicolò Colle descriverà la statua del Cristo deposto. Nel giardino antistante la meravigliosa cappella si terranno letture di brani della Vita Nova di Dante, nell’ambito della rassegna “Un anno con Dante”, organizzata dal Comune di Latisana, di cui il Comune di Ronchis è partner. Curate da Massimo De Bortoli, le letture saranno di Elda Odorico, Angela Todone, Nicolò Colle, Federico Godeassi e Luca Vidal, con la conclusione musicale di Riccardo Zanier. L’ingresso sarà gratuito, i posti limitati. La prenotazione è obbligatoria entro oggi 4 agosto. Per prenotazioni: Comune di Ronchis – Ufficio Segreteria, telefono 0431.56014 int. 2, e-mail: luigia.sbaiz@comune.ronchis.ud.it

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In copertina, un’immagine della storica cappella de Asarta a Fraforeano di Ronchis.

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