Confcooperative Pordenone al fianco diel festival Pordenonelegge (la festa del libro con gli autori tra i più importanti appuntamenti letterari d’Italia e non solo) per riflettere sugli aspetti sociali dell’economia. Appuntamento oggi, 14 settembre, alle 20.30 nel Ridotto del Teatro Verdi con l’incontro “Neomutualismo. Ridisegnare dal basso competitività e welfare”.

Paolo Tomasin

Paolo Venturi

Sul palco Paolo Venturi, direttore di Aiccon – Centro Studi sull’Economia Sociale nonché docente di imprenditorialità e innovazione sociale presso l’Università di Bologna. Spunto della serata, che sarà presentata dal sociologo Paolo Tomasin, il libro di cui Venturi è coautore con Flaviano Zandonai: Neomutualismo, edizioni Egea 2022. Autore e libro sono stati selezionati dal nuovo Gruppo giovani cooperatori di Confcooperative Pordenone, che sarà parte attiva dell’incontro con i suoi rappresentanti.
«Qui da noi – sottolineano il presidente di Confcooperative Pordenone, Luigi Piccoli, e il direttore Marco Bagnariol – la cooperazione è sempre stata in primis un aspetto economico che ha investito le comunità, partendo dai loro bisogni primari. Poter analizzare questi aspetti in una vetrina prestigiosa come Pordenonelegge, festival a cui partecipiamo da diversi anni, ci permette di aprire una finestra sul futuro prossimo del nostro territorio».
«Sull’onda di un nuovo attivismo e di profonde trasformazioni sociali- spiegano gli autori nel libro -, il neomutualismo non agisce oggi per costruire nicchie al riparo dai fallimenti dello Stato e del mercato, ma per generare impatto sociale, aprendo alla politica e all’economia la possibilità di rifondarsi intorno alla comunità. Per rispondere a questa sfida l’innovazione da sola non basta: occorre abilitare processi e investimenti che incentivino co-progettazione e co-produzione».

Aiuto ai giovani ucraini
colpiti dalla guerra

Sostenere in modo concreto e diretto i giovani colpiti dalla guerra in Ucraina è l’obiettivo della campagna di sottoscrizione fondi che vede in prima linea in queste settimane il Teatro Verdi di Pordenone, che ha attivato l’iniziativa assieme a Croce Rossa Italiana di Pordenone e del Fvg. La finalità della raccolta fondi è l’attivazione di Borse di Studio culturali da poter utilizzare, anche all’estero, per la propria formazione. La campagna prosegue fino a fine mese e trova adesso l’importante sostegno di pordenonelegge, al via proprio oggi con tanti eventi programmati al Teatro cittadino (il programma su pordenonelegge.it). Tutti gli incontri programmati al Verdi offriranno così al pubblico del festival l’occasione di aderire e partecipare concretamente alla campagna. Un accordo che vede in prima fila l’impegno dei presidenti del Teatro Verdi e di Fondazione Pordenonelegge, rispettivamente Gianni Lessio e Michelangelo Agrusti, che hanno voluto condividere, in occasione dell’importante kermesse letteraria, una fattiva collaborazione nel segno della solidarietà e dell’Umanità, la prima cosa che viene smarrita durante tutte le guerre.

Ecco il nuovo
Dizionario Treccani

E’ in programma venerdì 16 settembre, alla 23ma edizione di pordenonelegge, una importante anteprima: quella della nuova edizione del Vocabolario Treccani, composto da tre volumi: Dizionario dell’italiano Treccani, Storia dell’italiano per immagini e Dizionario storico-etimologico. Realizzato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, sarà presentato alla Festa del Lbro dai direttori dell’opera, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, alle 11.30 al Capitol e successivamente se ne parlerà alla quinta edizione di #leparolevalgono, Festival Treccani della lingua italiana, organizzato dalla Fondazione Treccani Cultura a Lecco il 7, 8 e 9 ottobre.
Molte le novità del nuovo Treccani, alcune innovative e addirittura rivoluzionarie rispetto alle precedenti edizioni, perché rivolte a contrastare la discriminazione di genere mediata dal linguaggio. Fra queste, per esempio, l’eliminazione sistematica, all’interno delle definizioni e degli esempi, dei cosiddetti “stereotipi di genere”, in forza dei quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo. E molti i neologismi: dei numerosi e spesso effimeri: sono stati accolti quelli effettivamente entrati nell’uso o perché culturalmente significativi o perché testimoni della contemporaneità, come – per fare soltanto qualche esempio – Covid-19, Dad, distanziamento sociale, infodemia, lavoro agile, lockdown, reddito di cittadinanza, rider, smart working, termoscanner, terrapiattismo, transfobia.

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