L’attesa del Piccolo Opera Festival è terminata: da oggi al 10 luglio il Castello di Spessa ospiterà l’evento di punta del programma 2022, ovvero l’esclusivo allestimento del capolavoro di Giacomo Puccini, “Madama Butterfly”. Saranno molteplici gli eventi racchiusi in questo importante debutto che inaugurerà ufficialmente uno spazio teatrale unico nel suo genere in regione, ovvero il Teatro di verzura realizzato sulla collina del castello grazie allo slancio mecenatesco di Loretto Pali proprio per offrire al festival e al suo pubblico un palcoscenico nuovo e di eccezionale suggestione. Il teatro si inserisce infatti nel paesaggio con palco, golfo mistico e gradinate a stretto contatto con la natura e sotto le stelle. I campi da golf, il tappeto erboso, gli alberi secolari e i laghetti della tenuta faranno al tempo stesso da cornice e teatro a una produzione messa in scena da Enrico Stinchelli, regista e notissimo conduttore radiofonico dalla grande sensibilità e competenza in ambito operistico. Sul podio ci sarà invece il maestro Hirofumi Yoshida, direttore giapponese dalla carriera internazionale che ha collaborato anche con il Festival pucciniano di Torre del Lago.
Alla Fvg Orchestra si aggiungerà il GO! Borderless Opera Chorus che fa parte del laboratorio transfrontaliero istituito dal Piccolo Festival. Per questa produzione il coro è stato preparato dal maestro triestino Elia Macrì. Nel cast della produzione del Piccolo Opera Festival spicca la Butterfly del soprano lettone Ira Bertman nel ruolo del titolo. La fedele Suzuki sarà Giovanna Lanza. La compagnia è internazionale e anche nella scelta degli interpreti il festival evidenzia la propria volontà di promuovere i rapporti italo-sloveni in una zona di confine: i ruoli di Pinkerton e Sharpless verranno interpretati da Oreste Cosimo e Jure Počkaj, Goro e lo Zio Bonzo saranno Federico Lepre e Tomaž Štular. Stinchelli ha immaginato una Butterfly perfettamente inserita nello scenario naturale che riproduce in modo estremamente realistico la collina presso Nagasaki. La produzione sfrutterà tutte le suggestioni offerte dal contesto con il contributo dello scenografo Claudio Mezzelani. I costumi sono di Ilaria Papis, luci e video di Angelo Sgalambro.
Lo spettacolo è stato realizzato con la collaborazione del Comune di San Vito al Tagliamento, della Fondazione Luigi Bon, dell’Istituzione musicale e sinfonica del Friuli Venezia Giulia. I biglietti possono essere prenotati e acquistati online, ma anche telefonicamente. Tutte le informazioni e I contatti sono pubblicati sulla pagina www.piccolofestival.org.

Ira Bertman

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Dopo il brillante, applauditissimo esordio di ieri pomeriggio a Sacile, l’Orchestra d’Archi del Conservatorio Giuseppe Tartini oggi “gioca” in casa: alle 21 infatti suonerà al Castello di San Giusto, nell’ambito di Triestestate 2022 (ingresso libero, conts.it). La nuova produzione, coordinata dal docente Andrea Amendola, ha impegnato il maestro preparatore Luca Paccagnella nel training di una cinquantina di giovani musicisti. Il programma, di alto impatto per la fruizione del pubblico, partirà con la St. Paul’s Suite per Orchestra d’Archi di Gustav Holst, che si articola in quattro movimenti e incorpora melodie popolari inglesi e scozzesi. Seguirà il Concerto per Archi d Nino Rota, articolato classicamente in quattro movimenti: all’interno di un impianto formale e uno stile tradizionali si inseriscono invenzioni ironiche e spesso divertenti. Gran finale con la Serenata per Archi di Čajkovskij: frutto di una “possessione mozartiana” che si traduce in una scrittura per archi dall’equilibrio perfetto, tersa, “serena” appunto, svolta a sostegno di melodie semplici, dal cuore puro e ardente, che rapiscono immediatamente l’ascoltatore per la loro intensità e la loro infinita grazia.

Luca Paccagnella

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