di Giuseppe Longo

Un nuovo inizio, dopo la forzata interruzione causata dalla pandemia, per il gemellaggio di Nimis con Lannach, sottoscritto ventidue anni fa nel ricordo dello scultore Rodolfo Zilli, auspice il figlio che portava lo stesso nome. Una rappresentanza friulana, guidata dal sindaco Gloria Bressani, ha infatti restituito la visita che il borgomastro della cittadina stiriana, Josef Niggas, aveva compiuto l’8 settembre scorso, in occasione della ricorrenza della Madonna delle Pianelle. E l’opportunità per salire a Lannach, località che si trova a pochi chilometri da Graz, è stata offerta dalla festa locale che il calendario assegna tradizionalmente alla prima domenica di ottobre. Con il primo cittadino di Nimis c’erano anche gli assessori Serena Vizzutti e Fabrizio Mattiuzza, oltre a un gruppo di volontari della Biblioteca Civica, della Pro Loco e di Ora Nimis che hanno gestito un piccolo stand con prodotti tipici del paese pedemontano, tra i quali primeggiava ovviamente il Ramandolo Docg, del quale si sono rapidamente esaurite tutte le scorte. «Sono molto grata, interpretando anche i sentimenti dei colleghi amministratori – ha detto Serena Vizzutti -, a questi volontari per avere presentato proprio magistralmente i nostri prodotti. Un impegno che corona quanto espresso, con tanta disponibilità, durante tutta l’estate proponendo varie e apprezzate iniziative per il paese».

Il gruppo di Nimis a Lannach.

Folto il pubblico alla manifestazione di Lannach, visto che proprio quel giorno la cittadina austriaca ricordava un altro gemellaggio ufficializzato un paio di anni dopo quello stretto con Nimis. La comitiva friulana, affrontando una levataccia, è giunta di buon mattino fra gli amici stiriani e dopo aver assistito alla messa nella Chiesa dinanzi alla quale c’è la grande scultura di “Dio Padre”, opera appunto di Rodolfo Zilli, ha partecipato alle cerimonie seguite nell’area festeggiamenti, raggiunta con il corteo aperto dalla Banda. Il tutto si è protratto fino al pomeriggio, quando è giunto il momento dei saluti, con un arrivederci in Friuli alla prima occasione di comune interesse.

Il “Dio Padre” di Zilli e la Chiesa.


Come si diceva, una delegazione di Lannach, guidata proprio dal borgomastro Niggas, aveva fatto visita a Nimis in occasione dell’antica “Sagre des Campanelis”, partecipando alla celebrazione sul sagrato del Santuario e poi a un momento di festa insieme. Al termine del pranzo gli ospiti erano stati accompagnati, tra l’altro, in visita al cantiere delle nuove scuole. Quindi era seguita una puntatina a Chialminis, la piccola frazione sul monte Bernadia, dove gli ospiti sono stati accolti con molta simpatia. E ora, appunto, il ritorno a Lannach dopo un paio di anni, a causa proprio della interruzione dei viaggi causati dall’emergenza sanitaria, sebbene i contatti epistolari nel frattempo non siano mai mancati al fine di tenere viva la fiamma dell’amicizia fra le due comunità. Che ora è stata ravvivata proprio da questi due incontri ravvicinati, avvenuti, prima a Nimis e poi a Lannach, in poco meno di un mese, gettando le basi per un nuovo corso – è proprio il caso di dirlo – del gemellaggio, una volta che finalmente del Coronavirus non resterà che un purtroppo triste ricordo.

Gli amici stiriani alle Pianelle.

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In copertina, Gloria Bressani festeggiata dal collega di Lannach, il borgomastro Josef Niggas.

 

 

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