Una ricorrenza che rappresenta le radici dalle quali crescono le foglie del nostro presente. Foglie che però ora devono iniziare a guardare al futuro. Sulle radici dalle quali proveniamo, infatti, stiamo costruendo il Friuli Venezia Giulia di domani. Questo il concetto espresso ieri, in sede di Consiglio regionale Fvg, dal governatore Massimiliano Fedriga intervenendo nel corso del punto all’ordine del giorno dedicato alla celebrazione della “Fieste de Patrie dal Friûl”.

Massimiliano Fedriga


Se infatti, come ha sottolineato il massimo esponente della Giunta regionale, la nostra forza è rappresentata da quello che le precedenti generazioni ci hanno lasciato, il compito oggi è quello di proiettarla al futuro lasciando un’eredità adeguata ai nostri tempi e altrettanto importante per chi verrà dopo. Un bagaglio costituito da valori che non devono essere dispersi. E con essi la lingua friulana, strumento di trasmissione culturale indispensabile affinché quelle radici nutrano le foglie del nostro futuro. Anche perché tutte le diversità costituiscono una ricchezza per la regione.
Da qui l’impegno dell’Amministrazione regionale per la tutela e la valorizzazione della lingua friulana, in quanto all’estinzione del patrimonio linguistico corrisponderebbe un vuoto valoriale inaccettabile. In questo senso, vanno anche gli sforzi compiuti nei confronti della Rai per rafforzare la programmazione in friulano.
Alla luce di tutto ciò, la “Fieste de Patrie dal Friûl”, come ha concluso il governatore, non è una manifestazione di maniera, ma il riconoscimento di una identità che non vuole essere un’espressione di particolarismo, bensì una ricchezza da valorizzare per la crescita civile, sociale ed economica dell’intero Friuli Venezia Giulia.

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In copertina, una delle tante bandiere del Friuli storico esposte in questo mese di aprile nelle case dei friulani

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