Il ricordo di Mario Bertolin, morto nei Lager nazisti, emergerà a Casarsa in occasione della Giornata della Memoria 2021. L’Amministrazione comunale ha infatti ricevuto la donazione, da parte di Piero Pastorello, degli effetti personali del concittadino morto nel 1945 nel campo di concentramento di Mittelbau-Dora. La donazione al centro di un video che sarà trasmesso proprio oggi sulla pagina Facebook Eventi a Casarsa della Delizia. Come è noto, ogni anno, il 27 gennaio, si celebra la “Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah”. La ricorrenza internazionale è stata istituita il 1° novembre 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Con la Risoluzione 60/7, l’Onu ha voluto commemorare le vittime dell’Olocausto e «condannare tutte le manifestazioni di intolleranza, incitamento, molestia o violenza contro persone o comunità, sia su base etnica che religiosa».
L’amministrazione comunale di Casarsa della Delizia da alcuni anni, proprio in occasione della Giornata della memoria, al fine di scongiurare il rischio di una assuefazione e ritualizzazione retorica di tale ricorrenza, ha ritenuto di avviare una riflessione ripartendo dagli accadimenti, talvolta oscuri e dimenticati, che hanno vista protagonista la popolazione casarsese. E la vicenda di Mario Bertolin è una di queste. La sua troppo breve traiettoria esistenziale è riemersa grazie all’interesse di un collezionista, appassionato e studioso di storia militare, appunto Piero Pastorello, che si è casualmente imbattuto in alcuni cimeli appartenuti al concittadino, testimonianza dei suoi ultimi tragici mesi di vita.
Il dottor Pastorello ha espresso da subito la volontà di cedere gratuitamente al Comune di Casarsa questi cimeli, a condizione che essi fossero custoditi e preservati a beneficio della cittadinanza e che siano oggetto di attività culturale divulgativa, condizioni che coincidono con gli intenti e le prerogative della civica amministrazione volte al recupero, preservazione e divulgazione della cultura e della nostra memoria storica.
La donazione è stata formalizzata alla presenza del sindaco Lavinia Clarotto e dell’assessore alle Poliche culturali Fabio Cristante. La cerimonia, sobria ma particolarmente toccante, è avvenuta nella sala di rappresentanza del palazzo municipale. “Mario è tornato a casa, è nato una seconda volta”, ha affermato Pastorello.
Il sacrificio di Mario Bertolin verrà quindi ricordato pubblicamente proprio oggi in occasione della Giornata della memoria attraverso un video che sarà trasmesso sulla pagina Facebook Eventi a Casarsa della Delizia. Sulle parole dell’imprenditore triestino Osiride Brovedani, deportato sopravvissuto allo stesso campo di lavoro nazista di Mittelbau-Dora, interpretate magistralmente da Fabiano Fantini, verranno riportati alla luce gli ultimo oggetti della quotidianità di Mario: un cucchiaio, un coltellino, una cintura, gli occhiali rotti. ”Impossibile non provare dolore nel vedere ciò che rimane di una persona racchiuso in una scatola – ha affermato l’assessore Cristante -. Era solo un ragazzo e aveva tutto il diritto di realizzare la sua vita in pienezza. Invece, è morto lontano da casa. È nostro dovere fare storia e memoria di quelli che sono stati nostri vicini, ma se la dignità di ogni vita è valore universale la storia chiama anche noi a farci vicini, a non volgere lo sguardo ora, a ritrovare quell’umanità che ci faccia sentire ancora dolore allo stomaco per le vittime di ogni violenza e sopruso. Se il Novecento si è concluso, non i genocidi, gli stermini, la diffidenza, la rabbia, il rifiuto e la violenza”.
Il video sarà per l’Amministrazione comunale, e in particolare per l’Assessorato alle politiche culturali, una prima occasione di onorare l’impegno preso nei confronti del dottor Pastorello e nei confronti della memoria di un concittadino. La vicenda di Mario Bertolin andrà certamente approfondita ed indagata. Il suo nome è indicato tra i nove partigiani e patrioti casarsesi caduti, accanto a Guidalberto Pasolini, Gino Menotti, Enrico Castellarin, Elio Morassutti, Severino Cossutta – sepolti nella tomba monumentale di Casarsa –, di Cesare Francescutti giustiziato a Carbona, Costante, Borean tumulato a Dachau.
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In copertina, gli oggetti appartenuti a Mario Bertolin; all’interno, due momenti della consegna da parte del dottor Pastorello al sindaco Clarotto e all’assessore Cristante.