CIVIDALE – Momento di alto livello culturale, nel pomeriggio di domani 14 novembre, nel Duomo di Santa Maria Assunta, dove verranno eseguiti il noto “Planctus Mariae” e altri antichissimi drammi liturgici di raro ascolto custoditi dall’archivio del Museo archeologico nazionale di Cividale: l’evento, che permetterà di rivivere la suggestione di una tradizione del passato nel luogo che la accolse – anche con rappresentazioni sceniche – per decenni, forse addirittura per secoli, si inserisce nel cartellone del festival autunnale dell’Associazione Gaggia, “Trivium. Dante e la musica sottesa”, che proseguirà fino al 28 novembre. L’appuntamento è per le ore 16.
Produzioni musicali del tempo di Dante, i drammi liturgici cividalesi rappresentano un passaggio obbligato per ogni studente di storia della musica: al Planctus Mariae appunto – un pilastro del genere – il programma affiancherà l’inusuale ascolto di altri arcaici pentagrammi. A conferire ulteriore suggestione alla proposta sarà l’introduzione della cattedratica Teresa Perusini, che illustrerà al pubblico le caratteristiche sceniche e teatrali e le consuetudini sociali che accompagnavano la rappresentazione all’epoca del sommo poeta. Il dramma liturgico, dal quale si può dire discenda tutta la tradizione del teatro medievale, ha vissuto nel Patriarcato friulano una delle sue stagioni più floride, diffondendosi poi anche in area veneta, attraverso il Patriarcato di Venezia, erede di tante tradizioni aquileiesi. Numerosi di quei testi sono conservati in manoscritti cividalesi: tre di essi affrontano i passaggi fondamentali della vita di Gesù e i momenti più intensi della liturgia, l’Annunciazione, la Passione e la Resurrezione. E’ richiesta la prenotazione, tramite sms al numero 3290966910 o via mail, all’indirizzo silvia.assgaggia@gmail.com

L’interno della Basilica.

POVOLETTO – Oggi, alle 18, nella Basilica di San Silvestro a Trieste, e in replica domani, stessa ora, all’auditorium di Povoletto, il festival internazionale di musica contemporanea Trieste Prima propone uno straordinario recital pianistico d’ispirazione dantesca ispirato dal verso: “Nel lago del cor m’era durata la notte”. Ospite il talento della musica contemporanea ed elettronica Franco Venturini, protagonista di una performance pianistica dove composizioni di Henry Cowell, tra i massimi esponenti delle nuove musiche americane del Novecento, George Crumb, premio Pulitzer per la musica, Giampaolo Coral, compositore triestino a tutti noto e padre del festival triestino, si confronteranno insieme a pagine di Gervasoni, Adès, Maestri, lo stesso Venturini ed un inatteso Schumann con il ciclo “Gesänge der Frühe”.
Saranno i temi della notte, delle inquietudini, delle paure d’animo e degli stati ignoti dell’essere, tramati nelle terzine del primo canto di Dante, nelle atmosfere notturne della selva oscura, a fare da filo conduttore al concerto. Un appuntamento chiave della programmazione di Trieste Prima che dedica questa trentacinquesima edizione a “La musica di Beatrice”, con due date che l’associazione Chromas, diretta dal compositore e fisarmonicista Corrado Rojac, organizza in collaborazione con la Comunità evangelica di confessione Elvetica triestina e l’associazione Euritmia di Povoletto. Per prenotare la data a Trieste è necessario chiamare o scrivere al numero: 347 299 44 01 (chromas.it). Per la data di Povoletto: euritmia.it

Franco Venturini

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In copertina, ecco un suggestivo scorcio del Duomo di Cividale.

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