Ernest Hemingway in friulano a Lignano. Nella città balneare – dove il Premio Nobel trascorse una giornata che è entrata nella storia della nostra regione, era il 15 aprile 1954 quando accompagnato dalla famiglia Kechler giunse a Lignano Pineta, per cui esclamò l’espressione diventata celebre: «Ma questa è la Florida, anzi è la Florida d’Italia!» – il romanziere americano rivivrà in un’originale lettura scenica prodotta dal Teatri Stabil Furlan e Arlef (Agenzia regionale per la lingua friulana), in collaborazione con l’Associazione Lignano nel Terzo Millennio.  S’intitola “La stilo di Hemingway” ed è in programma oggi 2 settembre, alle ore 18.30, al Palapineta del Lungomare Alberto Kechler, evento inserito nella rassegna “Incontri con l’autore e con il vino” che proporrà a fine spettacolo, come è di tradizione, una degustazione curata in questo appuntamento dalla tenuta Pribus di Bagnaria Arsa.
Un incontro che segue quello di ieri sera, applauditissimo, con il giornalista-scrittore Federico Rampini (Pinot grigio Collio dell’azienda Marco Felluga di Gradisca d’Isonzo), che ha presentato, in una sala da tutto esaurito, il suo nuovo libro “America – Tutto quello che non sapevamo e sovremmo sapere” (Solferino).

Massimo Somaglino

Fabiano Fantini

Denis Biason

Dal testo originale di Pietro Spirito “La penna di Hemingway” pubblicato nel libro antologico “Lignano: ti racconto” (La Nuova Base 2001) che ha ispirato anche l’omonimo lungometraggio con la regia di Renzo Carbonera, la pièce in “marilenghe” nella traduzione di Stefano Montello, prenderà voce con gli attori Massimo Somaglino, Fabiano Fantini e gli accompagnamenti alla chitarra, in aderente stile americano, di Denis Biason. I protagonisti della vicenda in una trama dalle tinte noir sono un narratore senza nome appassionato di penne stilografiche ed il Signor Samuel che sostiene di possedere, mostrandola, una stilo appartenuta ad Hemingway. Il primo è interessato all’acquisto, mentre il secondo è interessato alla vendita del prezioso cimelio. L’incontro tra i due si svolge all’interno di una villetta di Lignano di proprietà di Samuel, un uomo sulla cinquantina rientrato in Italia dopo una vita trascorsa in Sudafrica. Che sia davvero appartenuta al famoso narratore la stilografica che propone? La penna in questione è una Parker del ’51: «Esempio concreto di equilibrio tra estetica e funzionalità», che in quel famoso giorno, tra casualità e furbesca occasione, passò dalle mani dello scrittore a quelle del venditore, come lo stesso racconta.

«Tra le curiosità più interessanti che si ritrovano in questo particolare racconto – anticipa l’attore e direttore artistico del Teatri Stabil Furlan, Massimo Somaglino -, è l’indicazione del testo dove si legge che il venditore parla con un forte accento inglese. Una sfida avvincente declinarlo al friulano. A dare materia a quest’atmosfera internazionale e americana, sarà sul palco con me e Fabiano Fantini il chitarrista Denis Biason, friulano che suona come un bluesman del Mississipi, in piena atmosfera Hemingway». «Abbiamo organizzato questo evento con grande passione assieme a LignanoPineta Spa – aggiunge il presidente dell’Arlef, Eros Cisilino -. La nostra lingua è l’aspetto più interessante per scoprire e valorizzare il territorio friulano in una località balneare che ha una grande vocazione letteraria come Lignano, ponte tra il passato ed il futuro della lingua friulana».

L’incontro di ieri con Federico Rampini.

Ingresso gratuito. Tutte le informazioni su teatristabilfurlan.it

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In copertina, lo scrittore Ernest Hemingway all’arrivo a Lignano Pineta nell’aprile 1954.

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