di Giuseppe Longo

A Grado quando si scrive “teatro” si legge “Svettini”. Perché Tullio Svettini, istriano di nascita ma gradese di adozione da una vita, è una figura di primo piano nella cultura dell’Isola, a cominciare, appunto, da quella teatrale. Non si contano, infatti, le rappresentazioni che l’hanno avuto come protagonista. E ora, grazie a questo “respiro” che ci è concesso tra un’ondata e l’altra di Coronavirus e sue varianti, proporrà un suo nuovo lavoro proprio in questa settimana ferragostana, dando appuntamento per due serate di seguito, domani e giovedì, in Calle Tognon (Casata), nel cuore del centro storico, di quel “Castrum Gradense” in cui si respira ancora il passato di una comunità che un tempo, quando non si sapeva cosa fosse il turismo, si dedicava prevalentemente alla pesca.

Marta Chiuso

Per questa importante occasione della “ripartenza” delle iniziative culturali e di intrattenimento – va detto che, nell’Isola del Sole, al ritorno della “zona bianca” c’è stata una vera e propria esplosione di proposte – Tullio Svettini ha scelto il thriller storico del professor Cristiano Meneghel, “Una spia in laguna”, facendone una riduzione teatrale. E il lavoro ora viene offerto in due serate – come si annuncia – esclusive e affascinati all’interno della suggestiva città vecchia: l’appuntamento è alle 21.15. Protagonisti gli attori di Grado Teatro che daranno voce e azione allo “spion” Moroni: interpreti saranno infatti, con lo stesso Svettini, Giorgio Amodeo e Tatiana Malalan, mentre l’accompagnamento musicale è stato affidato a Marta Chiuso. L’ingresso è gratuito, ma la prenotazione è obbligatoria alla mail prenotazioni@arteventiudine.it, in ossequio alle norme anti-Covid.
Dicevamo di una lunghissima presenza culturale nell’Isola, oltre mezzo secolo, di Tullio Svettini. Ce la riassume brevemente lui stesso: «Ho inventato il “Teatro in piazza” e dal lontano 1968 (allora con “I persiani” di Eschilo in Campo San Niceta-Savial) al 2019 (con “Le anciughere” in Calle Tognon) ho ininterrottamente continuato ad organizzare tale manifestazione. E dopo questo lavoro, che attinge all’opera di Cristiano Meneghel, il 3 di settembre saremo presenti al tradizionale appuntamento di villa Teresa (gentilmente concessa) con una lettura dal titolo “Dante e l’esilio”, tratta dalle tre cantiche. Infatti, villa Teresa ospitò gli esuli istriani dal 1947 al 1958. “Grado Teatro” ha da sempre individuato, sia nel centro storico che nelle ville dell’isola (ville Bianchi, villa Marin, il Castelletto e casa Marocco) gli spazi ideali per le rappresentazioni estive all’aperto; senza trascurare le sacre rappresentazioni nelle Basiliche di Santa Eufemia e delle Grazie, e il “Teatro in laguna” per 10 anni con la Croce Rossa gradese… E non è tutto!».
Appuntamento, dunque, domani e giovedì con “Una spia in laguna teatro” nella bellissima cornice di Calle Tognon che si presta a meraviglia per una rappresentazione teatrale, ma non solo, appunto nella bella stagione. La bravura e la passione di Tullio Svettini sono fin d’ora una garanzia di qualità per il pubblico che sicuramente sarà numeroso. E anche questa è una motivazione della scelta di articolare lo spettacolo proprio su due serate.

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In copertina, Tullio Svettini (a destra) durante una rappresentazione.

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