(g.l.) Maggio, il mese delle rose consacrato alla Madre Celeste, ma anche del Giro d’Italia che, come l’anno scorso, torna nella sua collocazione tradizionale di fine primavera, dopo il difficile 2020, quando era stato fatto slittare a ottobre a causa dell’emergenza pandemica. Un evento sportivo, ma con grande valenza ai fini promozionali dei territori attraversati che aspettano con frenesia il passaggio, il 27 maggio, della “carovana rosa”, come Prepotto con Castelmonte – conclusione della tappa di 177 chilometri che prenderà il via a Marano Lagunare – e Lusevera con Villanova delle Grotte, dove c’è tutto un fiorire di iniziative a corollario del grande avvenimento.

Il via a Marano Lagunare.

Si tratta, infatti, di un importante momento di valorizzazione e promozione delle eccellenze del territorio a livello internazionale unite ai valori fondanti di solidarietà e unità, come ha sottolineato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia che a Cividale ha portato il saluto della Regione Fvg alla presentazione della 19ma Tappa Marano Lagunare – Santuario di Castelmonte, tenutasi al teatro Adelaide Ristori alla presenza del presidente Comitato locale tappe, del presidente della Comunità Natisone e Torre, e del sindaco della città longobarda. La gara ciclistica uscirà anche dai confini nazionali toccando Caporetto/Kobarid, in Slovenia, per terminare proprio a Castelmonte – per i friulani “Madone di Mont” e per gli sloveni “Stara Gora” – da mesi ormai vestito da una luce rosa che sottolinea l’attesa, rappresentando una eccezionale vetrina per il Friuli Venezia Giulia e anche un momento di riflessione importante sulla solidarietà fra i popoli.
L’amministratore regionale ha ricordato che, nei momenti delicati che stiamo vivendo, a seguito del conflitto in Ucraina, la “bandiera” rosa dei ciclisti che sconfina, unendo due Paesi, porta in alto i valori della pace e della sussidiarietà. Un esempio virtuoso e costruttivo di collaborazione che, ormai da due mesi, vede la Regione operare fattivamente per dare supporto ai profughi in fuga dalla guerra, e integrarli nel tessuto sociale del Friuli Venezia Giulia.
Nel suo intervento, poi, il vicegovernatore ha sottolineato l’importante valenza di promozione turistica del Giro, che quest’anno racconta in quasi 180 chilometri le bellezze di un Friuli Venezia Giulia che offre paesaggi sempre diversi, tutti da conoscere e scoprire, dal mare ai monti, passando per le vallate del Torre e del Natisone le cui peculiarità linguistiche, gastronomiche e storiche raccontano di una terra dove le differenze hanno sempre rappresentato un valore aggiunto. Nel ringraziare gli organizzatori e tutti coloro che stanno collaborando per la buona riuscita di questo attesissimo evento sportivo, l’amministratore regionale ha poi ricordato l’impegno dei tanti volontari della Protezione civile che saranno impegnati in quella giornata durante il passaggio della “carovana rosa” nelle varie località che toccherà. E ora non resta che attendere il grande giorno. Nel frattempo, la “febbre” del Giro sicuramente aumenterà.

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 In copertina, il Santuario di Castelmonte illuminato dalla luce rosa e qui sopra il bel manifesto preparato a Lusevera per il passaggio del Giro a Villanova delle Grotte.

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