di Mariarosa Rigotti

Ultimo appuntamento, domani, 17 ottobre, nel Duomo di Tricesimo con il XIII Festival organistico internazionale friulano “Giovanni Battista Candotti”. L’importante evento è stato ideato in tre percorsi storico-tecnico-artistici con note informative e brani dimostrativi. Curato da Davide Stringaro a due anni dall’inaugurazione dell’organo meccanico in stile barocco veneziano Francesco Zanin (2016/2019).

Lo storico organo tricesimano.


L’incontro sarà dedicato alla scuola tedesca, ma non solo, del ‘600 e ‘700; come nelle domeniche precedenti, anche per domani l’appuntamento è alle 11.15 al termine della messa delle 10.30. E come ha anticipato Stringaro, si tratta, appunto, di «un invito al terzo ed ultimo incontro dedicato all’organo meccanico in stile barocco veneziano del Duomo di Tricesimo. Come negli altri due incontri, inizierò illustrando alcuni suoni e caratteristiche di quest’organo, poi la parte musicale sarà dedicata alla scuola tedesca, ma non solo». E riguardo al programma, nel dettaglio, Stringaro eseguirà tre brani: la Ciaccona di Johann Kuhnau, la Sarabanda di Georg Friedrich Händel e la Toccata Prima di Georg Muffat. Si tratta, spiega l’organista, di «tutti pezzi che metteranno in risalto le ottime caratteristiche foniche di questo strumento. Non mancherà un breve pezzo di commiato, a sorpresa, come anticipazione ad una futura serie d’incontri». E anche un auspicio agli spettatori: «Spero d’incontrarvi numerosi domani e salutarvi con la musica».
Così, proprio guardando al futuro Davide Stringaro anticipa: «Il Friuli è dotato di organi, soprattutto storici, che sono un vero patrimonio. Il maestro Ferruccio Bartoletti, che si è esibito in Duomo a Tricesimo domenica 3 ottobre, è stato prodigo di lodi per l’organo tricesimano, sia per il meccanico in cantoria che per il grande organo con consolle elettrica. Ho pensato fosse importante conoscerli meglio, storicamente, artisticamente, ma anche tecnicamente. Quest’anno, il percorso proposto ha riguardato l’organo barocco, ma spero in futuro di proporre un’analoga serie d’incontri anche per l’organo del 1931, che con i suoi 50 registri è un vero “mondo” di suoni da scoprire».
Come si ricorderà, Ferruccio Bartoletti aveva suonato a Tricesimo, giornata del primo incontro – centrato sulla scuola italiana del ‘500, ‘600 e ‘700 – che aveva previsto anche la proiezione de “L’inferno” film del 1911 con il commento improvvisato all’organo proprio di Bartoletti. In quel primo appuntamento Stringaro, dopo una breve storia degli organi a Tricesimo, aveva illustrato i registri “Tromboncini” e “Voce Umana” e suonato brani di Giovanni Gabrieli, Girolamo Frescobaldi e Domenico Zipoli. Mentre domenica scorsa, 10 ottobre, aveva accompagnato il pubblico alla scoperta dei registri della famiglia del “Principale” e “Ripieno”, eseguendo poi, come anticipato, tutti brani di Arcangelo Corelli, tratti dai Concerti Grossi op. 6 e dalle Sonate, adattati all’organo, sempre nel Settecento, dagli inglesi Thomas Billington ed Edward Miller. Tutto questo, dunque, in attesa dell’incontro di domani.

L’organista Davide Stringaro.

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In copertina, un ritratto del musicista Giovanni Battista Candotti al quale è dedicato il Festival organistico.

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