di Mariarosa Rigotti
Nuovo appuntamento domani mattina, nel Duomo di Tricesimo, con la XIII a edizione del Festival organistico internazionale friulano Giovanni Battista Candotti. L’evento, a cura di Davide Stringaro, dopo il primo incontro di domenica scorsa incentrato sulla scuola italiana del ‘500, ‘600 e ‘700, sarà dedicato alla scuola italiana del ‘700 ed in particolare ad Arcangelo Corelli. L’incontro che anche questa volta sarà orchestrato in forma di un percorso storico, tecnico e artistico, si snoderà dalle 11.15, dopo la messa delle 10.30. L’ingresso è libero nei limiti e nel rispetto delle norme anti-Covid.
Va ricordato che la significativa proposta nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Purificazione arriva a due anni dall’inaugurazione dell’organo meccanico in stile barocco veneziano restaurato da Francesco Zanin (2016-2019). Uno strumento su cui si era soffermato lo stesso Stringaro: «Nel settembre di due anni fa, il maestro Olivier Latry, organista della Cattedrale di Notre Dame, a Parigi, inaugurò l’organo in cantoria nella sua completezza, cioè finalmente dotato di una tastiera, pedaliera e tutto il necessario per poterlo suonare indipendentemente dalla consolle elettrica. L’organo in cantoria, seppur di dimensioni più modeste rispetto allo strumento del 1931, è un gioiellino per qualità foniche, dal momento che è stato costruito sullo stile degli organi barocchi veneziani, ispirandosi al prezioso Nachini-Dacci che si trovava nella stessa collocazione fino al 1931». Poi il maestro Stringaro aveva evidenziato: «Ho pensato, quindi, che sarebbe stato interessante proporre un primo ciclo d’incontri per conoscerlo meglio, tramite brevi note informative, curiosità sul suo funzionamento e alcuni brani, secondo un percorso che ci porterà dal ‘500 alla prima metà del ‘700, attraverso diverse scuole musicali, per comprendere come quest’organo offra stupende qualità espressive con stili così diversi».
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In copertina il prezioso organo storico e qui sopra il Duomo di Tricesimo.