Il Teatri Stabil Furlan inaugura la sua prima Stagione teatrale! Dopo l’ottimo inizio con la prima produzione nel mese di maggio, ovvero “La Cjase. Lagrimis di aiar e soreli” andata in scena anche in forma itinerante nei luoghi di Siro Angeli, lo studio su Carlo Michelstaedter “Carlo e Nadia”, con la prima a Mittelfest e repliche a Cormons, San Vito al Tagliamento, Udine e Gorizia, oltre ai sette episodi video della serie realizzata in collaborazione con la Fondazione de Claricini Dornpacher “Dante par furlan” e una riproposta di questo soggetto in presenza, il centro di ricerca e produzione teatrale friulana diretto da Massimo Somaglino mette insieme, a partire da questo mese di ottobre, una vera e propria Stagione teatrale friulana. Sarà proposta al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” – dove è avvenuta l’altro giorno anche la sua presentazione, presente pure il sindaco di Udine Pietro Fontanini -, la cui Fondazione è associata al Tsf, assieme al Comune di Udine, all’Arlef, alla Società Filologica Friulana (oggi il suo Congresso a Venzone), all’Istitût ladin-furlan “Pre Checo Placeran”, al Css e alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”. Sono quattro gli appuntamenti, da ottobre a marzo, nell’insieme di altre iniziative “off” in calendario, realizzate assieme a diverse altre realità culturali del Friuli, nello spirito di cooperazione che è il punto di forza del Tsf.

Il primo dei titoli in programma, ad inaugurare la rassegna, è “Infier”, nel nome di Dante Alighieri “voltât par furlan”, il 23 ottobre alle ore 20.45. È un concerto teatrale, o un teatro concertato, nato in collaborazione con Mimesis Festival, nel quale verrà letto Dante nella versione friulana di Pierluigi Visintin, con recitazioni scandite da musiche dal vivo. La presentazione sarà di Paolo Patui, voce recitante Stefano Rizzardi e musiche dal vivo di Arno Barzan. Sarà un correre continuo di note e suoni di varia natura, per una immersione totale nelle voci “par furlan” del Maestro Alighieri.

Il secondo appuntamento è nel nome di “Guarnerius”, il 26 novembre, alle ore 20.45, di e con Angelo Floramo, Fabiano Fantini, Claudio Moretti ed Elvio Scruzzi. Ritorna così il grande successo di quest’opera del Teatro Incerto, basata sulla vicenda di tre “cramârs” che dopo molte fatiche, raggiungono l’Abbazia di San Gallo in Svizzera per informare della morte dell’umanista di Artegna, senza invero sapere chi era costui e scoprendolo solo grazie alle narrazioni del destinatario dell’informativa, ovvero il monaco Adelmus Silvatico. Il trio del Teatro Incerto, con la cifra comica che lo caratterizza, incontra lo storico Angelo Floramo e la sua formidabile capacità narrativa, dando vita ad uno spettacolo sospeso tra storia e commedia.

Il terzo titolo di questa prima stagione del Tsf è “La ricchezza della povertà”, il 20 gennaio del 2022 alle ore 20.45. È un oratorio scritto come omaggio a David Maria Turoldo, creato dal compositore e pianista Glauco Venier insieme all’attore Luca Fantini, autore anche dei testi tradotti in friulano da Carlo Tolazzi. In scena assieme a Venier e Fantini ci sarà l’orchestra laboratorio permanente “L’Insiùm” diretta da Michele Corcella, per raccontare il prete di Coderno a trent’anni dalla sua scomparsa attraverso letture sceniche e musiche originali di grande impatto sonoro, narrativo ed emotivo.

Il quarto appuntamento, per i cento anni dalla nascita del poeta di Casarsa, è “I Turcs tal Friul” di Pier Paolo Pasolini, il 3 marzo alle ore 20.45. Ovvero il testo teatrale friulano che nella storia ha avuto più visibilità al di là dei confini regionali, a partire dal debutto a Venezia nel 1976. Alcuni attori della fortunata edizione di Elio De Capitani del 1996, affiancati da una nuova leva di professionisti, hanno ripreso in mano quel copione, per raccontare ancora la storia dell’invasione turchesca del 1499 che si traduce in un rito teatrale da celebrare insieme. Nella produzione del Tsf, le letture sceniche sono a cura di Fabiano Fantini e Massimo Somaglino, con gli attori Luca Altavilla, Fabiano Fantini, Daniele Fior, Renato Rinaldi, Marta Riservato, Marco Rogante, Massimo Somaglino e Aida Talliente. Le immagini sono a cura di Entract di Carlo Della Vedova e la produzione dello spettacolo è tutta a firma Teatri Stabil Furlan.

Eventi collaterali

Tra gli appuntamenti “off” paralleli alla stagione, progetti ideati e condotti nel novero delle virtuose collaborazioni che il Tsf tesse con significative realità culturali, attori, divulgatori e intellettuali del Friuli, si segnalano nel corso del 2021 le seguenti iniziative:

“VII STAZIONE – HIROSHIMA”. Giovedì 28 ottobre, alle ore 20.30 , al cinema Visionario. Verrà proiettato il lungometraggio tratto dal testo teatrale scritto da Luigi Candoni del 1961, tradotto nella variante carnica della lingua friulana da Carlo Tolazzi. Il progetto è stato realizzato dal Tsf in co-produzione con l’associazione Luigi Candoni, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine e la collaborazione di Far East Film Festival. Il video, girato interamente all’interno del Teatro udinese da Mike Tessari, vede la partecipazione degli attori Marco Rogante, Giuliano Bonanni e Chiara Donada. Ad impreziosire di contenuti e simboli questo prodotto d’arte intervengono: maschere antropomorfe realizzate da Brat Teatro e sequenze di filmati storici, ricognizioni aeree in territorio carnico, immagini delle devastazioni della tempesta ‘Vaia’ del 2018, due opere: “Gong di Hiroshima” realizzate da Luciano Ceschia nello stesso anno 1961, e la colonna sonora originale firmata da Mariano Bulligan. Prima della visione del video che verrà presentato in anteprima, seguirà un dibattito sulla figura e l’opera di Luigi Candoni, con Paolo Patui e altri ospiti.

“TRAME RICUCITE”. Dal 5 al 17 novembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ore 20.45. Ritorna con quattro appuntamenti la seconda edizione della rassegna di letture sceniche in friulano ideata da Paolo Patui, curatore inoltre delle drammaturgie e della direzione artistica del progetto. Con le azioni sceniche a cura di Paolo Sartori e le selezioni musicali di Daniele D’Arrigo, sono in programma tre appuntamenti volti a far conoscere tre testi esemplari della drammaturgia friulana: “Tra parinçh” di Luigi (Luis) Merlo, in scena il 5 novembre, “In Germanie!” di Giuseppe Edgardo Lazzarini, il 10 novembre, e “Presons” di Alberto Luchin il 17 novembre, sempre alle ore 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (info e prenotazioni: www.teatroudine.it). Un’iniziativa che è volta a dimostrare con particolare efficacia quanto sia ricco e vario il repertorio drammaturgico friulano, spesso ingiustamente e superficialmente sottovalutato. “Trame Ricucite” lo sperimenterà fedele alla formula di un’indagine curiosa e vivace tra le pieghe dei dialoghi e delle modalità di scrittura dei testi prescelti. Quasi una prova aperta in cui gli attori Caterina Bernardi, Manuel Buttus, Caterina Comingio, Carlotta Del Bianco, Alessandro Maione, Paolo Mutti, Gianni Nistri, Marta Riservato e Massimo Somaglino, verranno di volta in volta guidati dal vivo dalla regia di Paolo Sartori nel corso di una lettura in azione, interrotta, a volte anche a sorpresa, dagli interventi di Paolo Patui, a motivare i perché di una battuta o dei comportamenti di un personaggio.

Tutte le informazioni sulle modalità di acquisto biglietti e accesso agli spettacoli: www.teatristabilfurlan.it

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In copertina e all’interno immagini della presentazione della Stagione avvenuta al “Giovanni da Udine”.

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