(g.l.) Ma che peccato! La terza edizione del Torneo dei borghi di Nimis aveva appena fatto in tempo a disputare le prime tre partite, quelle in calendario lunedì scorso, che ha già dovuto chiudere i battenti, a causa di una positività al Covid riscontrata fra uno degli atleti scesi in campo proprio nella prima serata. Grande delusione nel paese “vestito” con i colori delle varie borgate, che stava vivendo con grande partecipazione ed entusiasmo la competizione calcistica per la quale c’era appena stato il classico fischio d’inizio. Ma, pur con grande rammarico, è prevalso il senso di responsabilità, come emerge nel comunicato emesso dall’associazione organizzatrice, la quale ha reso noto che «il terzo torneo dei borghi, “Green Edition” è ufficialmente terminato. La decisione è stata presa all’unanimità dal consiglio direttivo in piena libertà in quanto, un’associazione nata con lo scopo di portare aggregazione a livello paesano, non ritrova i suoi principi nella possibilità di far incorrere giocatori, staff e spettatori in potenziali rischi».


La decisione del sodalizio sportivo segue l’ordinanza municipale con la quale il sindaco Gloria Bressani aveva sospeso la manifestazione appena venuta a conoscenza del caso di Covid in una delle sei squadre (Cergneu-Valle, Torlano-Centa, San Gervasio-Molmentet) che si erano presentate ai nastri di partenza del torneo. «Dispiaciuti nel comunicarvi questa notizia – termina la nota pubblicata sulla pagina Facebook dell’associazione -, ringraziamo sentitamente tutte le persone che hanno partecipato alla prima serata, allo staff, a tutti i collaboratori che contribuiscono alla riuscita di un evento così complesso, agli sponsor, all’amministrazione comunale e alle associazioni che hanno collaborato con uomini e mezzi per permetterci almeno di sperare; sperare che dopo un anno e mezzo così difficile si potesse rivivere quella che è da sempre l’atmosfera del Torneo. Arrivederci all’anno prossimo, nella speranza di tempi migliori».
Veramente un peccato, quindi, che sia andata a finire così. Perché il Torneo dei borghi, senza dubbio, aveva rappresentato un graditissimo ritorno dopo lo stop imposto l’anno scorso dalla pandemia, tanto che strade e piazze, come pure il ponte sul Cornappo, erano state appunto “vestite” dai colori di ogni borgata: bianco in Centa, arancione in Molmentet, blu in Valle, verde in San Gervasio. La delusione è tanta perché – rilevavamo anche lunedì scorso, in occasione della giornata inaugurale – non si sarebbe trattato soltanto “di una vivace e combattuta competizione col pallone, ma anche di un momento che esprime un senso di appartenenza e di paese. Quello di una comunità che, dopo le lunghe ed estenuanti limitazioni imposte per il contenimento della pandemia, torna a riunirsi, a “vivere” e perché no anche a divertirsi”.
Purtroppo, Coronavirus detta legge ancora e prevale su tutto. D’altra parte, manifestazioni ben più importanti e famose sono state annullate, a cominciare dagli spettacoli delle Frecce Tricolori a Grado e Lignano, con annessi fuochi ferragostani. Per cui saggia è stata anche la decisione degli organizzatori di Nimis di chiudere fin d’ora il torneo, anche se la sua riproposizione aveva comportato spese e notevole impegno. Perché, come giustamente si dice, la salute ha la priorità su tutto. Per cui arrivederci al 2022, con la speranza che il Covid-19 possa essere finalmente relegato fra uno dei ricordi certamente più brutti della nostra storia recente.

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In copertina e qui sopra il ponte sul Cornappo, segno di unione tra le due parti di Nimis, “vestito” con il verde della borgata di San Gervasio.

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