Quasi duemila vittime: sono quelle che Friuli e Veneto piangono ancora a distanza di 58 anni dal disastro del Vajont, quell’immane tragedia che si scatenò la sera del 9 ottobre 1963, devastando dapprima Erto e Casso, e poi Longarone con altri paesi del fondovalle. L’Associazione PianoFvg – organizzatrice a Sacile dell’omonimo Concorso pianistico internazionale diretto da Davide Fregona – assieme al Distretto culturale, presieduto da Dory Deriu Frasson, ha organizzato per questa mattina, 1 ottobre, un ricco appuntamento musicale per la celebrazione della “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont” con la direzione artistica della docente di Storia della Musica al Conservatorio di Firenze e musicologa Luisella Botteon. Il concerto sarà preceduto, alle 11, da un momento di commemorazione presso la “fontana monumentale vittime del Vajont” con la presenza istituzionale di un delegato del presidente del Parlamento Europeo, dell’eurodeputato Marco Dreosto e del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

La devastazione dei paesi.


Alle 12, nella Chiesa Sant’Antonio al Colomber, alla Diga del Vajont, in programma il concerto “Vajont: elegia alla montagna”, articolato nell’esecuzione dell’omonimo brano, composto in esclusiva dal maestro Roberto Fabbriciani, e in un programma musicale per voce, flauto e archi, sempre selezionato e diretto dal celebre flautista e compositore. Accanto a Fabbriciani, la presenza del soprano Susanna Rigacci, nota al pubblico internazionale per le sue esibizioni in vocalizzo di celebri brani scritti e diretti da Ennio Morricone, repertorio con il quale ha tenuto concerti dal vivo in diverse nazioni. Ad esibirsi anche il prestigioso Quartetto d’archi composto da Lucio Degani e Antonella Defrenza al violino, Giancarlo di Vacri alla viola e Giuseppe Barutti al violoncello e il Coro della Società degli Alpinisti Tridentini. Oltre all’esecuzione del brano originale firmato da Fabbriciani “Elegia alla montagna” – per soprano, flauto e quartetto d’archi, proposto in prima assoluta – il programma prevede anche un medley di brani di Ennio Morricone, l’elegia di Giacomo Puccini per quartetto d’archi Crisantemi e quattro Canti Popolari per coro armonizzati da Arturo Benedetti Michelangeli, eseguito dallo stesso coro della Sat.
A seguire, alle 13.00, sempre nella Chiesa Sant’Antonio al Colomber, deposizione di una corona di alloro da parte del sottosegretario al Ministero della Transizione Ecologica Vannia Gava e dell’eurodeputato Dreosto con giro del coronamento e benedizione da parte del vescovo di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini.

Roberto Fabbriciani

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: 0434.088775 – 392.3293266
info@pianofvg.eu

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In copertina, la Diga del Vajont: il disastro avvenne il 9 ottobre 1963, con quasi duemila morti

 

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