(g.l.) Anche a Grado è bastato l’acquazzone di questa mattina, accompagnato da alcune raffiche di borino, per spazzare via (finalmente!) l’afa opprimente, ma anche per rivoluzionare la giornata, con un vero e proprio crollo delle temperature almeno fino al primo pomeriggio, tanto che in un bar-ristorante, fra i più gettonati di piazza Duca d’Aosta, in pieno centro storico, per accontentare alcuni avventori infreddoliti, sono state prontamente rimesse in moto le stufette a fiamma.
Quando si dice che il clima è sempre più pazzo! In effetti, è appena il 23 agosto e non il 23 settembre, quando sarebbe normale vedere la comparsa di un ausilio termico per poter sostare ai tavoli esterni dei locali. Il maltempo è durato comunque pochissimo e dopo un po’ è tornato il sole, ma non sufficiente per poter passare qualche ora in spiaggia. Per cui è rimasto soltanto il piacere del passeggio, con magliette e giacche a vento, sul lungomare e nei viali del centro che dopo la pioggia sono apparsi nuovamente molto animati.
E adesso Osmer Fvg, dopo aver previsto il peggioramento odierno, annuncia almeno tre giornate di tempo bello, anche perché continuerà a soffiare un po’ di bora. Ma già venerdì sulla cartina nel Friuli Venezia Giulia sono indicate due gocce anche nella zona costiera. L’estate non è ancora finita, sebbene sia consuetudine far iniziare l’autunno meteorologico il primo settembre. Ci saranno sicuramente ancora tante belle giornate, ma i fuochi ferragostani – quelli solari, s’intende – sono sicuramente archiviati, con un arrivederci al prossimo anno.

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In copertina le stufette ricomparse in piazza Duca d’Aosta e all’interno immagini del pomeriggio gradese.

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